Buon compleanno Gaetano

Mi chiamo Gaetano Toffali, il 24 ottobre compio gli anni e ho deciso di farmi un regalo.

L'unico giovane pompiere che mi piace: mio nipote Memi.

Un paterno sfogo personale, verso quei giovani che non sanno più osare il futuro.

Un tempo si diceva:

Incendiari da giovani e pompieri da vecchi

Intendendo che da giovane hai voglia di cambiamento, di cogliere rischi, di agire; mentre l’età matura porta al desiderio di conservare, quello che si è raggiunto.

Io sono un manager strano, perché innovazione, cambiamento, creatività, differenziazione, sono ancora tra i capisaldi del mio agire professionale e mi cadono le braccia a parlare con troppi giovani manager vecchi.

Che hanno come unico obiettivo il raggiungere il budget prefissato, applicando sempre e solo i due strumenti meno efficaci:

spremere chi produce e tagliare i costi

Sicuro che non esiste un'altra via oltre a quella affollatissima che percorrono tutti?

Sicuro che l’obiettivo sia copiare la concorrenza se rincorri, o cercare solo di mantenere il distacco, se sei provvisoriamente davanti?

Sicuro che aprire lo sguardo all'orizzonte non proponga anche strade diverse, migliori e più rapide?

uomo spremuto

Cambia il verbo spremere in formare e vedrai la differenza produttiva, tra un bravo e motivato collaboratore e chi ogni giorno perde un pezzo di sorriso.

Taglia tutti i costi inutili, hai ragione il grasso è superfluo; ma attento a non confondere grasso con muscolo: sarebbe errore drammatico.

Caro giovane manager che fai benissimo i conti sui costi, quante volte ti sei fermato ad immaginare un’azione differente, per un'idea di ricavi nuova e diversa?

Vi sono dotte teorie in proposito: dalla

“strategia dell’oceano blu”

passando per il

“sur-petere con il pensiero laterale”

per citare le due mie preferite, l’essenza però è la stessa: se non sei differente dagli altri, perché dovrei scegliere te invece che il più conveniente?

Guardati in giro: quante aziende leader di mercato vedi che hanno puntato solo sulla banalità del abbassare i prezzi o tagliare i costi?

Il tuo smartphone è Alcatel? E la tua macchina è una Logan?

Difficile, esistono, vendono ma hanno basse quote di mercato. Anche se sono certo siano buoni prodotti, nessuno fa più prodotti scadenti, non sono loro i leader.

Apri una possibilità al cerino della innovazione e del marketing creativo, sii diverso per essere migliore!

Questo non è un vero post, definiamolo uno sfogo e un abbraccio, rude, a chi ha ancora trent’anni o giù di lì e vuole diventare un manager di successo.

Accetta la difficile bellezza del tuo ruolo: il manager decide, opera, gestisce; traducilo come vuoi ma quello che non fa è stare fermo a difendere una barricata ogni giorno più debole.

Lo so è una banalità nella forma, ma ancora una potente verità, dire che:

Il mondo si muove e chi mantiene le proprie posizioni in realtà sta andando indietro.

Hop hop, forza sii differente, offri ai clienti qualcosa di inaspettatamente bello, o almeno provaci.

Cambia prima di essere costretto a farlo.  (Jack Welch)

Post scriptum

Un consiglio infine a te amico odontoiatra che hai uno studio avviato e che ben funziona: cambia!

Il cambiamento ha bisogno di risorse, di tempo e di tranquillità interiore.

E' adesso, che le cose vanno bene, il momento giusto per cambiare e puntare alle tue ambizioni e alla tua felicità.

Anticipa il futuro, sei già davanti agli altri? Bene mantieni il distacco e se vuoi confrontarti con un sognatore concreto, contattami.

Hai provato sintonia leggendo questo post?  Conosciamoci meglio.

Chiedimi informazioni sulle mie consulenze di Marketing Strategico Breve.

FUNZIONA.

"Alcuni cambiamenti sono così lenti che non te ne accorgi, altri sono così veloci che non si accorgono di te" (A.Brilliant)

Sii parte del cambiamento, sii il suo motore.

A presto sentirci,

Gaetano


Fotografando: intervista con il dottor Roberto Favero

In un post precedente abbiamo parlato di radiologia digitale, condividendo l’importanza diagnostica dell’esame endorale e extraorale, TAC in primis.

Oggi parliamo di un argomento correlato: la

fotografia

Come sempre per approfondire argomenti di cui non sono molto competente cerco un esperto.

Fortunatamente conosco il migliore: il

dottor Roberto Favero.

roberto favero
Medico Odontoiatra e fotografo

Il dottor Roberto Favero è Laureato in Medicina e Chirurgia, Socio Fondatore SICOI; Socio Fondatore POIESIS e Socio dell’Associazione Italiana Fotografi Professionisti.

Attualmente è docente di “Fotografia clinica” presso la Scuola Superiore Post-Universitaria di Medicina Estetica Agorà di Milano e l’Università di Parma.

Per cui senza dubbio è più che competente in materia.

Buongiorno Roberto, ti definisci un fotografo imprestato alla odontoiatria?

Sì, prima di tutto sono un medico odontoiatra, ma con la grande passione per la fotografia.

Mi dedico alla fotografia odontoiatrica da più di trent’anni.

Tu sei spesso relatore in congressi, quanto è importante fornire una buona documentazione fotografica?

Al giorno d’oggi la documentazione fotografica non deve essere più considerata un optional. La fotografia rappresenta un mezzo diagnostico fondamentale e potremo dire al pari di altre metodiche come l’esame radiografico, la risonanza magnetica etc.

Ritieni la documentazione fotografica una necessità clinica?

Sì, numerose sono le indicazioni ed applicazioni della fotografia in ambito dentale, o se vogliamo in senso lato le applicazioni della fotografia clinica.

Facciamo degli esempi: documentare il paziente prima e dopo il trattamento permette a noi clinici di valutare il risultato ottenuto coinvolgendo non solo il paziente, ma tutto il nostro staff, il laboratorio odontotecnico eventualmente il pubblico.

Nel caso del nostro odontotecnico mi è difficile pensare di poter trasferire verbalmente o per mezzo di uno scritto la quantità di informazioni che la fotografia mi permette di fare (colore, forma, composizione). Dobbiamo anche aspettarci che in caso di contenzioso ci venga richiesta una documentazione fotografica del caso.

Io la vedo anche come strumento di marketing, che ne dici?

Sì, hai ragione Gaetano, la fotografia è uno strumento di marketing favoloso.

Tutti conoscono, ad esempio, lo Smile Design, che ci consente di simulare al computer quello che sarà il risultato finale.

E’ un approccio, questo, che io ritengo fondamentale per comunicare e fidelizzare il paziente, come il mock-up ed il test drive.

Il paziente oggi è molto più attento e preparato; legge riviste, si documenta su internet e desidera conoscere a priori se l’investimento che andrà a fare sarà utile in termini di tempo e denaro.

Ci chiede spesso se abbiamo esperienza di quello che gli proponiamo.

Quando, tramite la documentazione fotografica, presento ai pazienti i casi che abbiamo affrontato e risolto nel nostro studio ottengo uno straordinario impatto emotivo. Ritengo che discutere un piano di trattamento senza far vedere al paziente di che cosa stiamo parlando sia paragonabile ad un relatore che nel suo corso/congresso non usa il videoproiettore.

So che tu ti dedichi anche alla estetica periorale, qui documentare è la prassi?libro-ezio-costa

Sì, quello che ho detto riguardo alla fotografia clinica vale allo stesso modo per chi fa estetica periorale. In quello che ad oggi è uno dei migliori volumi sull’estetica periorale, scritto dall’amico Ezio Costa, il presidente di Poiesis, un intero capitolo è dedicato alla fotografia in medicina estetica.

Il libro lo conosco molto bene e so che il capitolo sulla fotografia è stato scritto da te, non essere modesto

E’ vero, Ezio ha coinvolto molti amici nel libro e a me ha fatto l’onore di trattare l’argomento riguardante la documentazione fotografica.

Roberto ma come si impara a fotografare bene?

Ti rispondo con una frase che Dudu Medeiros, a mio avviso uno dei più bravi e geniali fotografi odontoiatrici, mi ha riferito in occasione di un corso che ho fatto con lui in Brasile, proprio in agosto di quest’anno, 2015.

La passione, prima di tutto, in una data disciplina rappresenta la spinta, il motore.

E’ necessario, poi, applicarsi costantemente.

E’ come suonare uno strumento; si affina di giorno in giorno la sensibilità e la tecnica, si diventa in qualche modo più critici verso se stessi, evitando, così,  di ripetere gli errori del giorno prima.

E come impara a fotografare professionalmente un odontoiatra?

E’ fondamentale, comunque, seguire dei corsi specifici.roberto.favero-foto

Come per tutte le altre attività, il tutor, soprattutto, nelle fasi iniziali, rappresenta la guida, insegna quello che è utile sapere con notevole risparmio di tempo e di denaro.

Consentimi una piccola pubblicità; io faccio spesso corsi di fotografia: spesso in ambito Poiesis a Verona o nel mio studio, le date le trovi su l mio sito personale

Roberto Favero Photography

Sono corsi di fotografia odontoiatrica a 360°.

Durante questi corsi, ad ogni sessione teorica segue una sessione pratica da parte di tutti.

Sono giornate molto interattive, durante le quali parliamo di fotografia extra ed intra orale, di presa del colore, di fashion photography etc.

Parlando di strumenti di lavoro, attrezzarsi è complesso?

L’attrezzatura di base che io consiglio, e che consiglia la maggior parte di chi come me tiene corsi di fotografia odontoiatrica, consiste in un corpo macchina (possibilmente reflex), in un obiettivo macro con lunghezza focale di 100-105 mm, e in un flash anulare o meglio twin.

Oggi c’è chi consiglia l’uso di compatte o smartphone, ma per il momento nutro un certo scetticismo per il risultato che questi dispositivi possono offrire, almeno per ora.

Una curiosità, nel tuo corso parli di Smile Design? 

Sì, nel mio corso parleremo di Smile Design perchè è tecnica utilissima.

Come ti avevo anticipato, questa tecnica ci permette di simulare al computer il risultato finale.

Oltre ad essere un mezzo di comunicazione importante esso rappresenta un ottimo prodotto di marketing.

Il corso si conclude con l'Emotional Phothography.

Di la verità qui esageri?

No, Gaetano non esagero affatto!

Bene, partiamo da questo punto: in generale la visione di un’immagine crea in tutti noi un’emozione. La fotografia, anche in questo caso ci dà una mano.

Dobbiamo essere capaci di trasmettere ai nostri pazienti ed al pubblico le emozioni che proviamo noi stessi quando valutando un sorriso ne proponiamo le modifiche.

Va da sé che più conosciamo lo strumento, in questo caso la fotocamera, maggiormente saremo in grado di esprimere i nostri stati d’animo, le nostre emozioni coinvolgendo chi ci sta vicino.

Grazie Roberto hai “messo a fuoco” l’argomento fotografia in modo perfetto.

Auguri per il tuo prossimo corso.

Credo di fare inoltre cosa gradita a tutti i medici odontoiatrici che ci leggono inserisco il link per vedere il programma.

Ricordo che sul mio sito www.gaetanotoffali.it sono inoltre presenti altri post dedicati a:

Marketing

Comunicazione

Intervista con l'esperto sulla radiologia digitale.

Intervista con l'esperto sullo sbiancamento.

 


corso marketing Gaetano Toffali

Tattica e nuvole: il lato bello della pratica.

Oggi il mio post parte musicale, il titolo è ispirato ad una canzone di Paolo Conte, resa famosa da Enzo Jannacci:

Messico & Nuvole

Che mi pare si adatti molto all'argomento “tattica”, perché anche questa è composta da concretezza ed immaginazione.

Tattica è concretezza!

La tattica è il metodo utilizzato per raggiungere gli obiettivi strategici.

La tattica è un qualcosa di molto concreto: è la trasformazione della strategia in azioni logiche e conseguenti.

La tattica richiede una specifica competenza operativa: per questo, quando intraprendi un’azione tattica, assicurati di avere al tuo fianco consulenti o dipendenti abili nel attuare le tue indicazioni.

Individui che con le loro specifiche competenze siano in grado di pianificare ed eseguire la direttiva strategica del capo: la tua.

La competenza è requisito fondante per l’attuazione vincente della tattica, sia in ambito tecnico specialistico sia nella comunicazione e marketing. Ad esempio:

  • Voglio offrire ai miei pazienti un servizio innovativo e installare una Cone Beam nel mio studio?

    Qualcuno poi deve conoscere tutte le sue funzioni, per usarla bene: competenza tecnico specialistica.

  • Voglio che la Cone Beam sia utilizzata tanto?

    Qualcuno, la DOM, deve avere competenza sui vantaggi che offre al paziente e saperli esporre e proporre: competenza in comunicazione e marketing

Questo però non basta.

La tua competenza professionale ti consente di eseguire bene il tuo lavoro, ma oggi sono tantissimi i tuoi competitori che offrono una buona competenza; diventa imperativo puntare all'eccellenza.

Questo lo ottieni con due armi tattiche in più: la determinazione e l'immaginazione.

Determinazione perché come ci ricordava l’Alfieri, nel mio post precedente, quando ti attivi in un’azione tattica è fondamentale crederci e agire, con massima diligenza, impegno, volontà.

“Volli fortissimamente volli”

Immaginazione perché è complesso l’imparare ad utilizzarla in modo organizzato e produttivo, quindi fa ancora la differenza.

Nuvole è immaginazione!pensiero laterale

Che è un concetto ben diverso da creatività artistica.

L’artista utilizza capacità naturali per ottenere un'opera d’arte.

L’immaginazione, che Edward De Bono ha meglio definito come pensiero laterale, è invece composta da un insieme di tecniche creative rivolte al raggiungimento di un obiettivo prefissato.

In modo originale rispetto ai paradigmi usuali.

Ti faccio un esempio semplice di come l’uso della creatività ti faccia correre più velocemente.

Utilizziamo la metafora della corsa, paragonandola alla attività lavorativa.

Ipotizziamo di partire per la corsa della vita con presupposti simili di età e di fisico (che sono le nostre basi culturali) e di allenarci tutti nello stesso modo (migliorando il nostro fisico e in metafora le nostre competenze) ebbene questa gara ci vedrà partecipare con risultati simili.

Nessuno andrà a velocità doppia della nostra.

Solo fino al giorno in cui un partecipante non cambierà radicalmente il suo modo di correre, mettendosi ai piedi un paio di pattini a rotelle: viaggiando molto più veloce di tutti gli altri, campioni inclusi.

corso marketing Gaetano Toffali

Almeno fino al momento in cui la sua idea non verrà copiata ed i pattini saranno diventati il nuovo standard.

Hai già immaginato vero il passo successivo? Pensavi alla bici o alla moto?

Bravo, ora la stessa tattica creativa, lo stesso pensiero laterale lo devi utilizzare nella realtà:

oltre alla concretezza serve immaginazione.

Ci credo da molti anni e ci ho basato la mia “mission” personale, che prende in prestito i versi di una vecchia canzone.

 “La vita è bella perché varia, i piedi a terra ed i castelli in aria”

Degli artisti, come spesso accade, hanno colto in due righe il senso di quello che volevo perseguire:

I piedi in terra perché devo saper fare se voglio dei risultati.

I castelli in aria perché ad autolimitarci non si vola verso la felicità.

Ti ringrazio per il tuo interesse e spero di averti fatto sorgere il desiderio di fornire nuova linfa alla tua professione.

Desiderare il cambiamento, applicare un approccio originale e diverso, per ottenere maggiore redditività e miglior soddisfazione dal tuo operare.

In questo posso essere al tuo fianco, come formatore o come coach personale.

Chiamami, con una tattica seria ed immaginifica raggiungeremo il tuo obiettivo.

Gaetano


ezio costa

Tutto nasce da un sorriso: intervista a Ezio Costa

“Tutto nasce da un sorriso” è il libro/biografia scritto da Ezio Costa, questo ne è l’incipit:

Sono un dentista, o meglio lo ero

Da questo incipit e dalla sua attività quotidiana che ne è derivata, nasce la prima:“Intervista all'immaginazione”

Dedicata a quei medici che erano dentisti, ma che hanno percorso strade nuove e originali per arrivare a cambiare radicalmente l’approccio alla propria professione.

La strada scelta da Ezio Costa, medico ed odontoiatra, ha come sua base una considerazione molto semplice.

Buongiorno Ezio, perché tutto nasce da un sorriso?ezio-costa

Tutto nasce da un sorriso perché quando stiamo bene e lo vogliamo dire con un sorriso, ci apriamo ad emozioni nuove. Sorridere è comunicare a noi stessi e agli altri la voglia, la gioia di vivere. È entusiasmo e passione. Conoscenza della vera essenza delle cose. Sorridere è un dono che crea condivisione, amicizia, amore. Sorridere, continuare a sorridere, ritornare a sorridere. Noi dentisti siamo i medici del sorriso e occuparsi del sorriso dei nostri pazienti è proteggere il loro benessere, non perché curiamo i loro denti, ma perché ci interessiamo della persona che sta attorno a quei denti.

Tu dai un importanza straordinaria alla prima visita con il paziente, perché?

Il tempo di prima visita è un momento di incontro e di conoscenza di fondamentale importanza per l’inizio di un rapporto medico-paziente. Io sono passato dalla veloce comprensione del problema dentale specifico, lasciando pochi minuti al primo contatto e posticipando la vera prima visita a dopo l’acquisizione di tutti i rilievi diagnostici del caso, ad uno spazio ampio e definito di almeno 40 minuti-1 ora.

Dobbiamo stabilire una sorta di alleanza col cliente-paziente attraverso attenzioni e modi di fare congrui, autentici. Occorre mettersi dal punto di vista dell’altro, capendo il suo mondo «come se» fosse il proprio, creare empatia quindi. Sospendere il giudizio e ascoltare con grande disponibilità. Insomma, prima visita è parlare di noi ascoltando gli altri. Non facile…

Tu hai inserito all'interno del tuo studio anche l’estetica periorale, ce ne parli?

Da sempre gli odontoiatri si occupano di estetica facciale, di armonia, di proporzioni, di supporto dei tessuti molli, di dimensione verticale. Un sapere e un studio approfonditi che avevano un limite però: non si sapeva come intervenire direttamente sulle varie zone del viso che condizionavano l’estetica periorale e non si sapeva come affrontare l’aging.

L’invecchiamento dei tessuti è un aspetto molto importante che ne condiziona salute ed estetica. La mia curiosità mi ha portato ad affacciarmi all’affascinante mondo della medicina estetica. Ho seguito per anni corsi, master, congressi e frequentato una delle due scuole che in Italia sono riconosciute per la formazione dei medici estetici.

Con attenzione ho introdotto queste nuove conoscenze nella mia professione e l’ho fatta diventare innovativa. Quando ho avuto le competenze ho proposta questa “visione” in tutta Europa, riscuotendone grande successo. Ho scritto due libri, uno che spiega il perché faccio quello che faccio, l’altro per insegnare le tecniche.

Però sei ancora odontoiatra vero?

Certo che sì. Il mio “lavoro” principale rimane l’odontoiatria intraorale.

La medicina estetica del viso è una notevole, fondamentale opportunità di crescita, di innovazione e cambiamento. È l’affermazione del nuovo medico sul vecchio dentista.

Oltre che libero professionista tu sei anche presidente di Poiesis, cos'è?

Poiesis è una società scientifica nata nel 2009 da un sogno, da un’intuizione, supportata da un gruppo di amici appassionati come me alla medicina estetica del viso.

poiesis.nuovo.logo“Si propone come punto d’incontro qualificato per tutti i professionisti coinvolti nel trattamento dell’estetica facciale. L’intento è quello di creare un circuito di professionisti attenti e preparati nelle tecniche più avanzate e scientificamente validate nei trattamenti d’ogni settore del viso e soprattutto di stimolare la crescita d’una nuova attenzione e sensibilità al benessere delle persone.

Tu ti definisci un medico del sorriso, può esistere anche un odontoiatra del sorriso?

L’odontoiatra è un medico che può occuparsi del sorriso dei suoi pazienti, intervenendo sia intraoralmente che nel periorale.

Questa è la novità, la rivoluzione che cambierà la nostra professione. Medico del sorriso quindi. Medico del benessere dei nostri pazienti e sarà vero successo quando verrà valorizzata una formazione di alto livello anche nelle Università, accanto alle realtà formative che già esistono.

Ci sono molti dubbi legati alla normativa, circa la possibilità di fare estetica periorale per gli odontoiatri, qual è il tuo parere?

Io credo che la cattiva informazione a cui stiamo assistendo in questi giorni sia la fonte primaria di disorientamento e vulnerabilità dei pazienti e degli operatori.
Lo riscontriamo quotidianamente quando i tabloid diffondono notizie e immagini prive di scientificità.
Il diritto alla salute e all'accessibilità delle cure è sancito dalla nostra Costituzione. Il parere espresso del Consiglio Superiore di Sanità dichiara che l’odontoiatra ha le conoscenze e le competenze tecniche per effettuare trattamenti estetici sui tessuti molli nel distretto di sua competenza.
Gli odontoiatri seguono percorsi formativi post laurea in materia di medicina estetica al pari dei medici chirurghi e dei medici estetici.

Il Distretto di competenza è quello che viene espressamente enunciato dalla legge 409/85 che istituisce la figura professionale di Medico Odontoiatra.

La Consensus Conference organizzata da Poiesis, nell'Aprile del 2014, ha fatto chiarezza su questi temi e ha portato alla stesura di un documento a tutela della salute dei cittadini e della serenità degli operatori sottoscritto In maniera unanime dai maggiori sindacati e dai maggiori esperti di medicina legale e odontologia forense.

Alcuni medici odontoiatri sono perplessi nel proporre una procedura estetica, tu che approccio consigli?

Di continuare a fare i medici odontoiatri, che vuol dire prendersi cura del sorriso e del benessere psicofisico dei nostri pazienti, delle loro esigenze di "star bene" che passano anche dalla volontà e dal desiderio di piacersi. Tutto passa dall'ascolto attento di quello che i nostri pazienti vogliono dirci, e alla fine ci accorgeremo che sono loro a chiederci di aiutarli a sorridere!

Come si può imparare bene l’estetica periorale?

I percorsi formativi in medicina estetica per i medici odontoiatri sono tanti e attivi sin dal 2006 con Corsi accreditati dal Ministero della Salute tramite L’Educazione Continua In Medicina.

Nel 2009 l’Università di Padova ha istituito il primo Master Universitario di II livello per i trattamenti estetici dei tessuti periorali; e oggi numerose Università hanno provveduto ad attivare similari percorsi formativi tramite Corsi di Perfezionamento o Master.

Anche Poiesis ha la sua offerta formativa in collaborazione con Stomygen, un'azienda che produce un filler tutto italiano con standard di purezza e sicurezza elevatissimi. Pensa che il progetto corsi nato con loro nel 2012 si chiama proprio "Bellezza con Sicurezza" .

E poi c'è l'Academy Ezio Costa ….costa-academy

Academy Ezio Costa è un percorso formativo rivolti a medici chirurghi e medici odontoiatri che vogliono apprendere le conoscenze per proporre piani di trattamento di estetica dei tessuti molli facciali. Si articola in 10 weekend (da febbraio a dicembre) in cui sono forniti gli strumenti teorici e pratici per conoscere l’Estetica dei Tessuti Periorali. Dallo studio del paziente, alla prima visita e piano di cura integrati.

È un percorso molto esclusivo, ristretto a dieci partecipanti ogni anno, molto pratico. Per chi vuole seguirmi e davvero è determinato e convinto di entrare in questo "favoloso mondo".

Diamo qualche riferimento ai colleghi interessati?

Certo! Le lezioni di Academy si svolgono presso la mia clinica a Verona. Dettagli e riferimenti sono disponibili sul sito oppure contattando l'indirizzo mail: martino@dottoreziocosta.it.

Grazie Ezio per i sempre piacevoli incontri che mi regali, concludendo?

Grazie a te Gaetano, permettimi un autocitazione concludendo questa intervista con le stesse parole del libro:

Chi vuole migliorare il proprio sorriso vuole migliorare la propria vita a beneficio di tutti.

È un individuo che esprime un gusto estetico cui non intende rinunciare.

Diamogli il benvenuto tra noi, salutiamolo con un sorriso.

Ringraziando il dottor Costa per l'intervista ti ricordo che vi sono alcune pagine Facebook interessanti da inserire come "amici" per essere tenuto informato sulle attività relative alla estetica periorale.

La pagina di POIESIS, quella di EZIO COSTA e la pagina ESTETICA PERIORALE che ho creato in qualità di consulente marketing di Poiesis.

La prossima intervista sarà con Paolo Andriolo, che in 20 anni ha realizzato uno studio di 1.100 mq; a Creazzo provincia di Vicenza.

Contattami se vuoi un consulente marketing che ti segua per iniziare a fare estetica periorale nel tuo studio in modo proficuo o potenziare la redditività di quella che stai già facendo.