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Cuntent Marketing: per iniziare a farlo

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Nel post precedente scherzavo con due concetti: uno molto conosciuto dai web marketer, il Content Marketing ed un altro inventato dal sottoscritto, il Cuntent Marketing.

Un gioco di parole originato da una solida realtà: mia forte opinione è che l’obiettivo del marketing sia offrire agli altri delle buone ragioni per essere felici.

Da questa considerazione è partita l’idea del libro  “Marketing per iniziare a farlo” i cui capitoli hanno trovato spunto da dodici libri che ho amato leggere e che mi hanno costruito professionalmente.

L’espressione originale, Content Marketing, è termine nuovo per un concetto consolidato:

Il Content Marketing ha lo scopo di attrarre utenti tramite la creazione e diffusione di contenuti pertinenti.

Tali contenuti non devono avere carattere pubblicitario, ma solo informativo e/o illustrativo.”

Nel post precedente citavo il suo caso più noto: la guida Michelin, nata per dare informazioni ai propri clienti, soprattutto gli autotrasportatori, su dove mangiare bene.

Idea che direttamente non ha fatto vendere alla Michelin una gomma in più, ma che si è trasformata dapprima in uno straordinario mezzo per la diffusione del brand e poi addirittura in un’area di business.

Poiché in tutte le 177 pagine del mio libro ho citato solo due volte il concetto di Content Marketing, mi è sorto un dubbio, ho forse sbagliato e scritto un libro non attuale?

L’ho quindi ripreso in mano e vi ho cercato dei contenuti in linea con un corretto approccio al Content Marketing, capitolo per capitolo.

Nel primo capitolo

Scrivo che per realizzare un marketing efficace devi essere preparato, conoscere metodi e strumenti che si sono dimostrati validi e che senza congrue basi teoriche neanche un idraulico fa bene il suo mestiere.

Proseguo affermando che: se prima non fai un buon piano strategico e poi non lo controlli non fai marketing, ma tentativi.

Contenuto tosto nel capitolo ce n’è, perché spiego diffusamente come fare un piano di marketing basico ma efficace, però ai lettori non regalo nulla, anzi levo da subito un illusione: che fare marketing significhi solo l’avere una buona idea.

La qual cosa non renderà contenti i molti convinti che: tutti i problemi complessi hanno una soluzione semplice. Basta cercarla

La dura realtà è che questa è solo la mezza verità, quella intera è che:

Un problema complesso necessita di una soluzione complessa, per essere risolto davvero ed in modo definitivo.

La soluzione alessandrina del nodo gordiano, taglio e risolvo, è una metafora piacevole ma che ha fatto disastri commerciali.

In sintesi: il primo capitolo spiega il titolo: bisogna imparare, per fare marketing. Il che non è facile, specie se vuoi arrivare fino al Cuntent? Marketing.

Nel secondo capitolo

Parlo di tutt'altro, di come la comunicazione convincente sia alla base di ogni strategia; che se pensi solo al tuo interesse e te ne freghi degli altri, a loro questo non piacerà.

Secondo me è una bella etica e vado a dimostrare che è redditizia da applicare, ma il contenuto è nell'ambito della comunicazione, anzi addirittura sfiora la psicoterapia.

Qui propongo un contenuto prezioso, troppo spesso sottovalutato, ed esprimo un concetto basilare del mio Cuntent? Marketing:

l’etica nel marketing è efficace e fare contenti i clienti è sempre vantaggioso.

(Opps, forse ho già anticipato la definizione del mio Marketing TUcentrico. Ci torneremo è il risultato di anni di studi e pratica).

Nel terzo capitolo

Dal punto di vista “contenuto pertinente” in questo capitolo miglioro nettamente, qui sono sicuro che un po’ di Content Marketing lo si riesce a trovare: parlo di problem solving.

Quella cosa strana che fa la gente che invece di criticare ama risolvere, propongo di imparare a fare il mio mestiere.

Parlo di obiettivi, di strategia, di punti di forza, di risorse e Beatles, per cui capitolo succosissimo da leggere e redditizio da attuare.

Nel quarto capitolo

Temo di avere annullato tutto il Content Marketing pertinente che avevo messo precedentemente in cascina: parlo di guerra e di quello che ne scriveva un generale cinese del 6° secolo A.C.

Molto apprezzato da chi legge un sacco di libri di marketing e dintorni - lo ammetto sono dei loro- ma che può apparire lettura assai bizzarra per i non addetti ai lavori.

Vi cito come antipasto la sua definizione forse più famosa, nella mia traduzione preferita:

“Sconfiggere il nemico senza combattere, questa è la massima abilità”.

Il mio personale Cuntent? Marketing trova qui la sua apoteosi: il nemico non esiste, nell'infanzia giochiamo pure con i soldatini ma gli uomini ripudiano la guerra come soluzione dei problemi. Anche nel campo commerciale.

Non solo per etica, è dimostrato dalla Storia che la guerra non è una soluzione efficace.

Nel quinto capitolo

Si parla di creatività e cappelli.quelli che ci ha insegnato ad usare E.De Bono e che tanto utili sono da ricordare.

Che sia o no Content Marketing me n'importa punto -come dicono in Toscana- quello della creatività è un concetto a cui io credo molto e anche di più.

Utilizzare il pensiero creativo, quello che De Bono definisce come pensiero laterale è spesso la differenza tra realizzare un buon lavoro o un qualcosa di speciale. Tenere aperta alla mente e spostare le credenze che la riempiono è utile e piacevole.

In conclusione

I capitoli del libro sono 12 come i libri che me li hanno ispirati, analizzarli tutti in un post risulterebbe eccessivo, per cui ora mi fermo al quinto e arrivo direttamente alla conclusione.

Conclusione: ho fatto un libro sul CuntentMarketing.

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Concetto di cui -per ora- su Wikipedia manca la definizione, per cui la offro direttamente io:

Fai contenti i tuoi clienti dando ottimi contenuti al rapporto che instauri con loro! Fai contenti anche quelli che non sono tuoi clienti dando informazioni interessanti per migliorare la loro vita personale, sociale e lavorativa.

Falli contenti senza chiedere nulla in più. Ci guadagnerai comunque.

Questa ultima affermazione sembra solo speranzosa ma è realtà.

Cuntent, Contento? Mi vuoi conoscere meglio? Il contatto lo trovi qui.

A presto sentirci

Gaetano


Fai contenti i tuoi pazienti

Fai mai delle azioni di Cuntent Marketing?

Il Cuntent? Marketing è un mia idea, che evolve e migliora il concetto espresso con il più noto termine anglosassone: Content Marketing

Prima di arrivare al colpo di genio che mi varrà fama imperitura, esaminiamo cosa si intende con il termine Content Marketing, che sembra invenzione del web, ma che dimostrerò abilmente essere invece vecchio come il cucco (anche se devo ammettere che resta tutt'ora strategia efficace e consigliabile).

Cos'è il Content Marketing?

La cara vecchia buona Wikipedia lo definisce come:

“Il Content Marketing è una tipologia di marketing che prevede la creazione e condivisione di media e contenuti editoriali al fine di acquisire clienti e monetizzare un sito web.

Considerato l'evoluzione dell'inbound marketing, il content marketing ha lo scopo di attrarre utenti tramite la creazione e diffusione di contenuti pertinenti. Tali contenuti non devono per forza avere carattere pubblicitario, ma solo informativo e/o illustrativo.”

libro marketing per iniziare a farloBella definizione, ma con la chiusa finale che mi ha posto in seria crisi.

Evoluzione dell’Inbound Marketing? Ma se negli ultimi anni ho fatto una faticaccia erculea ad applicare tutte le sue moderne strategie per dare valore aggiunto, anche sul web, alla mia professione di Coach & Problem Solver!

Questa è quindi una lettera aperta ai signori colleghi, teorici del Content Marketing per lamentarmi ufficialmente: sto leggendo le bozze del mio prossimo libro “Marketing per iniziare a farlo”, (NDR l'articolo è del 2015, lo trovi tra i quasi bestseller di Amazon) dove parlo di come e perché anche i professionisti, non specificatamente i dentisti, possono e devono fare marketing nella loro attività.

Ho controllato: in 177 pagine il termine “Content Marketing” l’ho scritto solo due volte, mentre il concetto di Cuntent Marketing è omogeneamente diffuso.

E' un marketing TUcentrico che vede gli obiettivi ed i desideri del cliente in massima evidenza.

Opps ma allora cosa ho scritto?

Conclusione: ho scritto un libro sul CuntentMarketing.

Di cui per ora su Wikipedia manca la definizione, arcaici, che ti enuncio direttamente io:

Fai contenti i tuoi clienti dando ottimi contenuti al rapporto che instauri con loro!

Fai contenti anche quelli che non sono tuoi clienti regalando loro informazioni interessanti per migliorare vita personale, sociale e lavorativa.

Falli contenti senza chiedere nulla in più. Ci guadagnerai comunque.

Questa ultima affermazione sembra solo speranzosa, ma è realtà ampiamente condivisa.

All'inizio del post affermavo che il Content Marketing non è un invenzione del web ma pratica sperimentata da anni.

L'esempio più eclatante di Content Marketing non l’hanno realizzato ai tempi del web, ma risale come idea al 1896 e come concretizzazione al 1900!

Parliamo della guida Michelin, nata come guida gratuita per dare ai camionisti indicazioni su dove andare a mangiare.

Non voleva vendere nulla, era un regalo utile per i propri clienti autotrasportatori, tradotto: Content Marketing.

(E direi anche molto CuntentMarketing)

Oggi Michelin ha un brand straconosciuto anche per merito della guida, che è diventata addirittura una notevole area di business.

Che dire del calendario Pirelli? Ha fatto un Content diverso, ma anche quello di enorme successo.

Parliamo del Content Ferrero? Lo sai che i regali degli ovetti Kinder hanno un loro mercato di collezionisti?

Tutte azioni nate senza scopo diretto di lucro ma che hanno creato un immagine di Brand molto forte ed efficace.

Sicuro che tu non possa fare nulla per fare “contenti” i tuoi clienti?

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Gaetano