Logistica per neofiti ambiziosi
Premessa
Grazie per essere qui, mi auguro che la lettura di questo post ti sia utile e dilettevole.
Siamo giunti al terzo post dedicato al management e continuiamo a parlare di Budget e dei suoi componenti.
Abbiamo premesso che non ci vogliamo limitare a fare compilare un budget previsionale, dal nostro commercialista o dal nostro sistema gestionale, ma che questo diventa la base di partenza per fare management: dirigere la nostra attività professionale. Che possiamo anche definire correttamente impresa.
(Consentimi la battuta, per un odontoiatra gestire bene il suo studio è davvero un'impresa).
Nel post precedente abbiamo già evidenziato i vari componenti che compongono, a macro livello, il budget.

Ci siamo inizialmente soffermati sui primi due, l’aspetto finanza e quello degli acquisti. Iniziamo questo nuovo intervento parlando di logistica.
La logistica
Come spiega bene Wikipedia, che si merita tutto il piccolo contributo annuo che le verso, logistica è:
l'insieme delle attività organizzative, gestionali e strategiche che governano nell'azienda i flussi di materiali e delle relative informazioni dalle origini presso i fornitori fino alla consegna dei prodotti finiti ai clienti e al servizio post-vendita.
Per quanto ci riguarda restringiamo il campo e definiamo come logistica quell'insieme di attività che ti consentono di avere sempre a disposizione i prodotti che ti servono, nel modo più semplice e proficuo.
Questo perché il valore del magazzino è una importante variabile nel tuo budget: sia dal punto di vista fiscale, te lo spiega il commercialista, sia da quello economico.
Partiamo con due premesse apparentemente banali, ma che hanno bisogno di attenzione per dare i loro frutti:
- Non ti conviene avere magazzino.
- Valuta il rapporto costi/ benefici dell'avere un addetto alla logistica
Ne deduciamo che per abbattere il valore del magazzino ti conviene avere un sistema di analisi e controllo e che, per non avere una persona che spende ore, questo sistema deve essere semplice. Anche considerando il fatto che tutto sommato non parliamo di magazzini così complessi.
Iniziamo con una considerazione sulle tecniche di gestione del magazzino: usa la semplicità.
Nel caso tu abbia uno studio mono professionale, con 2 o 3 operatori, il mio consiglio è di non perdersi dietro i programmi gestionali per la gestione del magazzino, con tutti i loro bellissimi carichi e scarichi. Sono adatti solo a realtà complesse e prevedono personale dedicato e soprattutto preparato.
Come dicono gli americani, nei sistemi informativi vige la regola garbage in- garbage out. Se inserisci spazzatura ne esce spazzatura, immetti dati sbagliati e corri il rischio di avere in magazzino 1 siringa virtuale di composito e invece nulla di reale con cui fare l'otturazione.
Scaricare ogni fresa o strumento canalare che usi è lavoro improbo, con ampie possibilità di errore.
Signori informatici non arrabbiatevi, sono convinto che ogni odontoiatra debba avere un sistema gestionale in studio, assolutamente! Non è più pensabile non solo non avere agenda e contabilità, ma soprattutto dati mensili su come le nostre previsioni di budget siano o no rispettate.
Sul numero di clienti attivi e non; di preventivi accettati o in sospeso; le percentuali di accettazione, quali sono le aree in crescita, la base insomma!
I dati servono e solo un sistema gestionale, buono, te li fornisce e con immediatezza.
Sulla gestione del magazzino però preferisco, almeno come primo step iniziale, consigliare la tecnica, semplice ma efficace di:
minimo due e ricordati l’elastico.

Un elastico basta
In cosa consiste questa "sofisticata" tecnica?
Prima controlla il tuo magazzino e scoprirai che grazie al tuo buon senso hai almeno due prodotti di tutto quello che usi di norma: due siringhe A3,5 di composito, due putty e due ribasanti per le impronte etc. Questo è un bene, perché ti evita sia il problema di restare senza prodotto, sia criticità non previste quando lo apri (si è seccato etc).
Adesso viene la parte difficile di questo sistema manual/gestionale: la tua assistente deve posizionare un elastico su 1 o più confezioni per ogni prodotto: su 1 siringa di A3,5 su 1 putty etc. La quantità dipende dal consumo settimanale del prodotto (non fare il just in time, rischio inutile per risparmio miserrimo).
Questa semplice precauzione informerà la tua assistente: appena toglie l'elastico sa che è in quantità critica. La ritieni una tecnica banale? Hai ragione, ma è semplice e funziona in realtà semplici come quella di uno studio mono professionale.
Diventando la base su cui innestare un processo d’acquisto che tenga sempre basso il magazzino e non ti crei scompensi.
Ovvio che, come sempre, bisogna poi attivare il caro vecchio buon senso.
Ribadiamolo: la regola di base vale solo per i prodotti di cui consumi massimo un pezzo al mese, per prodotti come gli impianti 4x11 probabilmente l’elastico ne legherà gli ultimi 5 e per i guanti non userai elastico ma un evidente post-it appiccicato sull'ultimo scatolone da 10 pz.
Il bello di questo semplice metodo è nei due vantaggi che ha: è facilmente delegabile ad una assistente ed è funzionale.
La prima volta richiederà un po’ di impegno per decidere quant'è la scorta necessaria per ogni singolo prodotto, ma poi la sua gestione è molto intuitiva.
Nel caso la tua gestione sia più complessa puoi sempre usare un apposito programma gestionale, il mio consiglio è però: fai una valutazione economica, se il tuo acquisto di materiale di consumo è inferiore ai 2.000 € mensili (sempre implantologia a parte) non ti conviene spendere energie, ti costerebbe troppo.
Hai una situazione molto più complessa?
Usa i fornitori: sono gratis!
I migliori fornitori ti possono offrire, gratuitamente, una grosso aiuto per gestire i tuoi acquisti e il tuo magazzino, è il loro mestiere.
La buona gestione della logistica per un distributore è fondamentale, non stupirti, ma per questo di te sanno molto.
I migliori ti possono dire istantaneamente, per ogni prodotto che consumi, quanti ne hai ordinati all'anno o al mese. Nonché quanti ordini complessivi hai fatto sul singolo prodotto e con che tempistica media. Dati che ti sono utili per tarare al meglio gli acquisti, perlomeno sui prodotti più costosi o con maggiore rotazione, informazioni complesse che per te sarebbe complesso procurarti, ma che per un fornitore sono normali.
Chiedigli questi dati.
Anche per questo una buona impostazione logistica suggerisce di utilizzare meno fornitori possibili, tanto lo abbiamo visto nel post precedente, non cambia molto. Quando puoi risparmiare fallo, ci mancherebbe, ma ricorda che il tuo risparmio è molto maggiore in altre aree di costo.
Dati statistici ci dicono che, mediamente, il prodotto di consumo -implantologia esclusa- è solo il 7% delle tue spese complessive.

Hai dati molto diversi? Chiamami! C'è qualcosa che non torna.
Le scorte di magazzino
Con questa prima ottimizzazione del magazzino ottieni subito due benefici:
- Scoprire tutti i prodotti che sono in eccesso
- Eliminare le scorte eccessive
Questo però non deve inficiare il tuo obiettivo di base: avere sempre tutto quello che serve, con almeno una settimana di scorta.
Anche se la grande industria, in cui una riduzione di magazzino ha un forte impatto economico, ha realizzato varie metodiche per gestire al meglio le scorte di magazzino, come il Just in time, tu non rischiare di rimanere senza un prodotto.
Stai sempre lievemente abbondante e usa bene le regole operative del fornitore.
Ormai quasi tutti i distributori dentali emettono una fattura a fine mese, sfrutta a tuo favore questo elemento e inserisci nell'agenda della tua assistente:
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Ogni primo lunedì del mese fare controllo magazzino e aumentare le scorte
Perché puoi aumentare le scorte ad inizio mese? La ragione è evidente: sia l’acquisto del primo del mese sia quello del 27 saranno fatturati assieme. Quindi ordinare prima non è un costo in più per te.
Inoltre quasi tutti i distributori hanno ormai stabilito cifre molto ridotte su cui effettuano la spedizione gratuita, puoi quindi programmare un comodo ordine settimanale, sempre senza alcun costo aggiuntivo.

Il prossimo post
Non bastano certo poche righe a risolvere la gestione della tua logistica, ma sono certo che tu abbia trovato alcuni utili consigli da recepire.
Inizia a porti il problema del magazzino, del suo approvvigionamento e del suo volume in modo più metodico e ne avrai subito anche dei benefici economici.
Comincia a considerare il tuo fornitore di prodotti come un partner che ti può aiutare e ne avrai un beneficio gestionale.
Poi, nel prossimo post, ci porremo una domanda non da poco: ma il mio team è preparato ad aiutarmi nella mia strategia di miglioramento?
Quello del team, tecnicamente delle risorse umane, è uno degli aspetti fondamentali per la crescita e la redditività del tuo studio.
Come al solito cercherò di restare molto pratico e non proporti soluzioni applicabili solo in aziende con decine di dipendenti.
Alcune regole cardine le dovremo però mettere in atto: la prima è la realizzazione di una Job description per ogni dipendente, o addirittura di un concetto un po' più raffinato che è la Work description.
Non perdere il prossimo post, grazie per avermi accompagnato sino a qui, a presto
Gaetano
Accendi il motore
Cos'è il budget?
Il budget è lo strumento chiave per gestire al meglio il motore, le prestazioni della tua impresa.
Secondo la definizione che trovi su Wikipedia:
Il budget o bilancio di previsione è un documento contabile che generalmente gli enti pubblici e privati sono tenuti a redigere, in cui vengono stabiliti gli atti di previsione relativi a un futuro bilancio, al fine di conseguire un determinato risultato.
Tradotto significa: siccome a fine anno devi presentare un bilancio allo stato, a gennaio inizia a prevedere come andrà a finire.
Corretto, ma questo è solo il budget relativo alla stesura del bilancio, allo stato serve, ma a te porta vantaggi?
Alcuni sì, il tuo commercialista fa il suo compito, per cui guarda al passato e inserisce nel nuovo budget i dati “presunti”, che ti fanno perlomeno capire una cosa: se non cambia nulla questa sarà la situazione anche in futuro.
Il fatto è che le cose cambiano, sempre. Possono peggiorare, soprattutto se non le gestisci, o migliorare: cambiando in meglio per una tua scelta nuova e diversa.
Questo budget economico che ti prepara il commercialista ha però due grossi limiti:
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Fotografa il passato, che è altra cosa rispetto al futuro
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Non offre ne idee ne azioni, per cambiare la situazione
E se tu esamini questo budget pensando: ma non mi va bene! L'anno prossimo voglio guadagnare di più!, sappi che è relativo l'aiuto che ti può dare il commercialista, il suo contributo più rilevante e specifico sarà in consigli su come gestire al meglio la tassazione.
Le componenti di un budget sono però molte ed ognuna ha bisogno di cura, analisi e decisioni: strategiche e operative.
Punta su di te.
Fortunatamente hai un amico fidato, che ti può aiutare in modo molto più incisivo a realizzare i tuoi desideri: sei tu.
Che puoi passare da avere un semplice budget economico al gestire un ben più potente budget gestionale.
Prendere gli elementi economici di base, che ti fornisce il tuo andamento storico, per elaborare un budget in cui, come direttore generale della tua azienda, ne analizzi i vari componenti e per ognuno stabilisci variazioni ed obiettivi che vuoi perseguire o dare come incarico al tuo team.
Partendo prima da quelli qualitativi, passando poi a quelli quantitativi.
La qualità prima della quantità?
Si. E' questo l'approccio corretto per l'impostazione di un budget, prima si decide la strategia poi si analizza cosa serve per realizzarla.
Questa analisi strategica è certamente indispensabile, in special modo nella preparazione di un budget per uno studio odontoiatrico. Che è un'attività professionale, ma con una fondamentale valenza medica.
Io definisco lo studio odontoiatrico come: un centro medico, con implicazioni imprenditoriali.
Il che lo rende diverso ed unico nell'atteggiamento marketing che deve avere e proporre. Tant'è che, dopo molti anni di specializzazione nel settore dentale, l’ho definito come Marketing TUcentrico.
Un marketing al cui centro è la cura del paziente.
(Il che non significa che non debba essere redditizio, anzi, in seguito parleremo di come la redditività del tuo studio sarà un vantaggio anche per il paziente).
È importante il budget?
Certo è basilare, solo con un esame completo e formale dei costi e dei ricavi presunti, tu puoi indirizzare le tue azioni nel modo corretto; per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Dire: quest’anno devo abbassare le spese di 10.000€ oppure devo aumentare il mio fatturato di 50.000€ non è però fare un budget o impostare una strategia, a questo livello sono solo buone intenzioni o peggio illusioni.
Il budget prevede, non ha certezze, ma quando è opera dell’imprenditore, nella sua previsione inserisce anche i fattori, le idee, le azioni ed iniziative utili o indispensabili per concretizzare i propri obiettivi. E porre le basi al loro raggiungimento.
Un budget errato è comunque controllabile, può essere revisionato e, se le sue differenze dalla realtà diventano significative, consente comunque di capire in quali delle sue componenti si sta sbagliando.
Il non fare alcun budget gestionale invece non ti dà alcuna informazione utile per intervenire, ne ti consente di attuare le necessarie tarature.
O, ancora peggio, ti induce ad intervenire solo sulle voci di spesa, le apparentemente più facili da gestire.
Ricorda però che un budget, nella sua estrema sintesi, è formato da due colonne: Uscite ed Entrate, spesa e guadagno.
La colonna a destra, quella delle entrate, è dove si fa la differenza e dove più è richiesta la tua capacità imprenditoriale.
Iniziamo
Le primi azioni di budget da fare, basandosi sulla analisi dei dati consuntivi passati, sono quindi:
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esaminare le varie voci di costo, per ridurle se possibile
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esaminare le voci di entrata, per capire come aumentarle
In questo post partiamo da quella meno complessa, una delle voci di costo che si possono ridurre a livello di budget:
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Acquisti
nel prossimo esamineremo le altre due maggiori fonti di costo, dal punto di vista imprenditoriale:
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Logistica
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Risorse Umane
proseguendo quindi con quelle che non puntano a farti risparmiare, ma che possono invece farti guadagnare di più.
Entreremo in quello che è il mio compito principale come consulente e coach.
Desideri trasformare il budget che ti fornisce il tuo commercialista in un budget manageriale?
La voce Finanza la salto a piè pari, nelle sue leve più forti è un argomento troppo personalizzato, che va esaminato in eventuale colloquio privato.
Ti do solo alcuni consigli basici, che mi auguro siano già parte delle tue decisioni operative:
Primo: non cercare il nero, nel lungo termine non ne vale la pena. (Sei svenuto?)
Secondo: conviene pagare subito e ottenere condizioni migliori, piuttosto che tenere il denaro in banca.
Anche per quanto riguarda gli acquisti non diventare matto a controllare tutti i cataloghi dei depositi italiani o stranieri, non ne vale la spesa.
Vai a controllare l’incidenza che ha avuto finora il costo dei soli prodotti nel monte spese totale della la tua attività (escludendo l’implantologia che è una variabile troppo personalizzata). Noterai che sono al massimo il 6-7% dei costi totali.
Poca roba, da controllare ma non prioritaria. Nel caso siano molto maggiori invece c’è qualcosa che non torna!
Ottimizzare gli acquisti
Qual è il mio consiglio per ottimizzare gli acquisti in uno studio odontoiatrico?
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Primo gestire meglio la logistica, in pratica il tuo magazzino,
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Secondo selezionare due fornitori generalisti, di cui almeno uno a carattere nazionale, e fare con loro una bella trattativa su prezzi e condizioni di vendita, una volta all'anno. Poi controllare a campione prezzi e condizioni generali ogni paio di mesi, per essere sicuri che rispettino i patti e restino convenienti.
Continuare a cercare prezzi migliori cambiando fornitore non conviene. O vi dedichi appositamente una persona (analizzando se il suo costo non superi il beneficio) o vi dedichi il tuo tempo. Tempo di un medico professionista, che rende certamente molto di più se investito in altre attività.
Stai già facendo così? Bene il tuo buon senso si è attivato nel modo corretto.
Cambia molto quando invece si parla di piccole o grandi attrezzature, dalla nuova autoclave all'inserimento di un Cone Beam. Qui entrano in gioco valori più complessi e particolari come:
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la competenza dell’azienda nel fornire soluzioni corrette
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il servizio di assistenza tecnica, istallazione e manutenzione
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il servizio di successiva scolarizzazione per te e per il team
Stiamo ipotizzando acquisti che incidono molto a livello di budget e vanno perciò esaminati con cura.
Per questo, dopo tanti anni di esperienza commerciale nel settore dentale, ho inserito tra i servizi, che puoi chiedere ad IdeaDana con cui collaboro, anche quello di “broker per i grandi acquisti”. In quel'ambito direi che sono un duro.
Il prossimo post
Consigli operativi ve ne sono già molti in questo post, nel prossimo ti regalerò idee per alcune azioni efficaci nella gestione della tua logistica e del magazzino.
Svilupperemo inoltre l'argomento delle risorse umane, fondamentale nell'economia e nell'efficienza di qualsiasi impresa.
Tanto più quando questa è uno studio medico.
Grazie per l'attenzione, a presto
Gaetano
Resto papera o divento Re?
Il titolo del post.
Rileggendo “L’anello di re Salomone” , dove Konrad Lorenz presenta la sua teoria dell’imprinting, ho pensato una volta di più a come l'omologazione si stia imponendo anche nella nostra vita.
E di conseguenza nel nostro lavoro. Tutti a fare le stesse cose.
E di come accettare tale situazione, come inevitabile, sia un grave errore.
Nella mia attività di coach concetti come diversificazione, immaginazione, ricerca del felicità tramite i talenti personali, sono usuali e li considero la base propedeutica ad ogni vero miglioramento o ancor più cambiamento.
È però un percorso lungo quello che, quasi sempre, inizia con clienti che mi chiedono:
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Gaetano dammi gli strumenti giusti per migliorare
quando invece il mio intervento deve portare al più articolato ma produttivo:
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Aiutami a capire cosa voglio veramente dal mio lavoro, così possiamo agire con un obiettivo preciso.
Eppure non dico nulla di originale, è citatissimo quel proverbio cinese, alcuni lo attribuiscono a Confucio, che dice:
Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno; insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita.
Ti va di iniziare, con questo post, a porre alcune basi di management aziendale?
Inizio percorrendo il percorso breve, quello didattico che cerca di fornire informazioni utili a tutti, se pur generiche..
Per cui, aspettando il tuo invito per un colloquio personale, parliamo delle cose meno complesse a farsi: di strumenti operativi, come il controllo di gestione.
Il controllo di gestione
Il controllo di gestione ed il marketing sono due componenti di quell'attività aziendale che racchiudiamo nel termine Management.
Per parlarne seguiremo il seguente schema:
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Cosa intendiamo per management aziendale?
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Da cos'è composto il management?
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Il management in uno studio odontoiatrico
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Il ruolo del manager e quello dell’imprenditore
In questo primo post impostiamo i termini generali dell'argomento, nei post seguenti invece svilupperemo i temi legati alle varie componenti del management: dall'amministrazione, alle risorse umane; dalla logistica alla customer care.
Per condividere quali sono gli strumenti utili per una buona gestione imprenditoriale del tuo studio e consentirti di capire quali di questi è prioritario, nel tuo caso specifico.
Con una piccola premessa quasi filosofica a cui tengo molto: gli strumenti sono indispensabili, ma alla base vi è sempre l’individuo che li usa.
Con la sua capacità ed unicità.
Capacità che emergono e si consolidano se sono in armonia con i desideri.
Unicità che è l’espressione sociale del nostro essere individui, speciali.
Desideri ed unicità che sono alla base del mio concetto di un marketing etico, che ho chiamato:
Premessa
Dopo avere lavorato per aziende del settore dentale, come Revello e SIMIT/ Sympla, i recenti anni della mia vita professionale li ho dedicati soprattutto a dialogare e collaborare direttamente con i medici odontoiatri: in primis quelli “immaginifici” che volevano cambiare o migliorare il loro futuro. E che ci sono riusciti.
Nel mio biglietto di visita ho esplicitato di cosa mi occupo.
Lavoro per il tuo futuro, iniziando a cambiare il presente.
Marketing: intervengo sul tuo aspetto imprenditoriale. Nel rispetto etico del tuo essere medico.
Coach: ti aiuto ad imparare come dirigere al meglio il tuo studio
Problem Solver: nel frattempo i problemi vanno risolti. Per cui li risolvo assieme a te.
Lo hai capito, per me occuparmi del management dello studio odontoiatrico è secondario.
Non perché non sia indispensabile, lo è!, ma nel senso di: è la seconda cosa da fare.
Prima capiamo quello che vuoi, poi viene la parte tecnica: utilizzare quegli strumenti che ben conosco, che per anni ho utilizzato in azienda e che compongono l'attività di management, per impostarlo con successo anche nel tuo studio.
Non parliamo di fumo, meglio l'arrosto
Il medico odontoiatra è abituato ad una metodica operativa in cui il fare è la soluzione alla cura.
Hai un problema? Faccio questo e quest'altro e lo risolvo.
Questo approccio funziona bene quando è chiaro il processo di causa ed effetto: hai una carie ergo hai smalto e/o dentina compromessi.
I clienti che mi hanno conosciuto per i post, per il libro, per i corsi o ancora meglio durante un incontro personale, sanno bene che la loro professione è cambiata, che la gente non ha quasi più bisogno di dentisti, mentre ne ha ancora moltissimo di medici odontoiatri.
Di medici che ascoltano e capiscono la persona, prima di agire. Curare la carie è solo la base di partenza, curarsi del suo cavo orale e della persona è molto di più. Lo dice anche il dizionario Treccani: cura è un interessamento solerte e premuroso.
Frase che sembra offra fumo e non concretezza, per chi pensa che tutto si risolva con il fare.
Tutt'altro. Il fare è importantissimo, è vero.
Come lo è il controllarne i risultati. Un buon controllo di gestione del tuo studio toglie gli errori in atto ed imposta un attività funzionale.
Questa però è solo la base di partenza.
Facciamo un esempio e se prima abbiamo parlato di fumo, adesso inseriamo metaforicamente anche l’arrosto.
Ci sfama un arrosto precotto? Si certamente ma....
Ti basta davvero avere un arrosto precotto da inserire nel forno: metti questa temperatura, imposta questo tempo, accompagnalo con del vino rosso, mangia che ti nutre?
Ok mangi, sopravvivi e fuor di metafora se applichi le regole generali di una buona gestione aziendale il tuo studio ne trarrà comunque beneficio.
Ma quanto è meglio imparare l’arte per cuocere il TUO unico e saporito menù?
Quello è l'obiettivo a cui puntare, il massimo, per te e per i tuoi clienti.
Uscendo di metafora ed usando la pura logica, probabilmente fai parte anche tu della 70% degli studi odontoiatrici italiani che ha un attività simile a questa:
- studio mono professionale
- 2/3 assistenti e impiegate
- 2 + 1 sale operative
- Fatturato inferiore ai 500.000€ l’anno
Tecnicamente, se questi sono dati simili ai tuoi, sei in pratica una piccola azienda.
In cui la logica che funziona meglio non è quella di: PRIMA intervenire sui costi, che comunque sono relativi, ma quella di PRIMA incrementare il guadagno.
Ti aiuta allora il controllo di gestione? Sì, sempre, ma ancora di più se abbinato al marketing.
Che guarda al passato per progettare il futuro.
Cosa intendiamo per management aziendale?
In italiano possiamo tradurlo con direzione aziendale.
La serie di attività che consentono di guidare bene un’azienda. Uso il termine guidare rifacendomi anche all'etimo inglese.
Che inizia con man –uomo- a cui segue age –storia, esperienza. Nasce come ampliamento di significato da: colui che aveva imparato “to manage/ a maneggiare” i cavalli.
Ogni azienda, ogni studio odontoiatrico, inizialmente ha quasi sempre un capo solo, che tiene in mano le redini aziendali.
Man mano che queste crescono in numero e non sono più gestibili in prima persona, il capo deve intraprendere un’azione ardua.
Trovare qualcuno che lo sostituisca in qualcuno dei settori specifici in cui è composta l’azienda e di cui prima si era occupato personalmente.
Questa prima decisione è in realtà la scelta strategica per passare da una gestione “padronale” ad una gestione “manageriale”.
Il che non vuol dire che la gestione diretta, quella che definiamo padronale non funzioni, bensì che il capo migliore del mondo finché rimane da solo a decidere, pone automaticamente un limite alla sua attività.
Questo limite è accettato od ancor meglio desiderato? Bene.
Il “purtroppo-devo-fare-tutto-io” è invece un freno allo sviluppo che desideri? Allora ti serve un team in linea con le tue aspettative sul futuro.
Altro argomento che affronteremo in dettaglio in un prossimo post, perché lo sai di certo per esperienza: selezionarlo, formarlo, dirigerlo è assai impegnativo.
Quando però hai un collaboratore capace... tutto funziona al meglio, anche la tua salute.
Alcuni articoli interessanti sull'argomento li ho già pubblicati, poi ci sono i miei appositi corsi, se ti possono essere utili.
Da cos'è composto il management?
Lo abbiamo detto: Management è gestire al meglio le risorse aziendali.
Di norma le risorse umane ne sono la variabile determinante per il successo. E le più difficili da gestire, non bastano solo i soldi, serve formazione, controllo etc.
Fidati di me e della mia storia. Ho diretto business da decine di milioni di euro. Ho fatto management e direzione generale. E lo faccio ancora ad ogni inizio consulenza che effettuo dai medici.
Non faccio l’ipocrita, lo so fare bene. Debbo però essere sincero: bastano pochi giorni operativi per sistemare gli aspetti tecnici. Parafrasando il dottor Nardone, noto psicoterapeuta, io lo definisco Intervento Strategico Breve.
Il difficile è condividere che questa è solo la base di partenza, ma che se sono stato chiamato per migliorare le cose... come diceva Einstein:
"non puoi pensare di ottenere risultati diversi, se fai sempre le stesse cose".
Cito spesso a questo proposito anche una frase di Steve Job, che trovo assai potente.
(La cito spesso perché ti sembrerà strano, ma la fatica maggiore è nel fare capire, con i fatti, al cliente che lui è ottimo nell'area clinica, ma in quella extra clinica sono più bravo io).
La struttura efficace di uno studio odontoiatrico mono-professionale è spesso semplice da impostare, per un professionista esperto.
Non è solo questo che ti serve però!
Quindi quello che aggiungo è preparare il medico/imprenditore, al suo ruolo di direttore generale, predisponendo un organigramma per funzioni, in cui sia chiaro che i "cappelli" da portare sono parecchi.
Uno diverso per ogni area d'intervento. Indipendentemente dal numero di persone che se occupa.
(Raramente vi è necessità di nuove assunzioni, spesso vi è quella di stabilire meglio chi fa cosa).
Le aree del management
Le aree principali che compongono una struttura manageriale sono:
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direzione generale
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marketing
-
commerciale
-
risorse umane
-
finanza
-
logistica
Nelle aziende più strutturate si aggiungono delle diramazioni interne: il customer care e l’assistenza tecnica completano la vendita; le pubbliche relazioni e la comunicazione ampliano il marketing etc.
Siamo arrivati lunghi, già a quasi 1.500 parole e direi che sono sufficienti per la prima lettura e rilettura del post (te la consiglio, non è semplice entrare in una logica aziendale).
Nei prossimi post esamineremo i vari componenti del management e come questi si manifestino anche nella gestione di uno studio odontoiatrico.
Seguimi nei gruppi Facebook "non solo dentista" o "Dental office manager Italia" per essere sempre aggiornato.
Grazie ed a presto sentirci o vederci, che è meglio.
Gaetano Toffali
I network non chiudono e l'oceano è blu
È notizia di questi giorni (NDR il post è dell'ottobre 2016) che, dopo le note vicende legali, un fondo finanziario spagnolo ha rilevato la proprietà di Vitaldent.
Per cui la notizia è che Vitaldent non chiude e che anche le sue oltre 100 cliniche italiane continueranno ad operare e probabilmente ampliarsi in numero.
Credevi o meglio speravi in qualcosa di diverso?
Era altamente improbabile, una società che rende buoni utili non chiude, caso mai cambia proprietà. Appunto!
E non hanno chiuso neppure le cliniche fondate da Giovanni Bona, sono solo state vendute ad un altro network ovvero DentalPro.
Anche se in questo caso non è che gli utili fossero evidenti e brillanti. (Perché non basta un’idea per avere successo, bisogna anche essere in grado di renderla redditizia).
Lunga premessa per un'affermazione cruda:
o sei un leader proiettato verso il futuro o non ci sarà alcun aiuto esterno a fornirti nuovi clienti e guadagno.
In questi ultimi anni, da consulente marketing, ho visto molti studi mono professionali affrontare il futuro con successo, tutti con una prerogativa: avevano un capo che credeva nel futuro, un leader alla loro guida.
Alcuni sono cresciuti puntando prevalentemente sulle abilità tecniche del professionista e del suo team– che stranamente accanto ad un bravo leader è sempre di primo livello – altri privilegiando idee innovative e l’immaginazione.
Nessuno tra loro ha dedicato molto tempo ad occuparsi di cosa facevano Vitaldent o simili, essendo meglio occupati a realizzare qualcosa di bello e di nuovo.
Con gioia alcuni li ho aiutati, spesso solamente a far brillare meglio le loro capacità. Che è quello che ogni maestro o coach dovrebbe fare:
aiutare le persone a diventare più brave.
Proponendo ed applicando un marketing etico e non dimenticando mai che per un odontoiatra:
un cliente è prima di tutto un paziente che è in cura dal medico.
Ho dato anche un nome a questa mia idea e pratica di marketing etico:
Marketing TUcentrico perché è solo con l’ascolto e la dedizione agli altri che puoi condividere desideri ed obiettivi. Questo vale sia per me, nei confronti del mio cliente; sia per l’odontoiatra nei confronti del suo paziente.
La cosa bella è che questo marketing rende: gli altri quando ti impegni per loro se ne accorgono e ti sono grati.
Allora ecco che concludo il post con un mio Content Marketing – consiglio gratuito – che spero sarà anche un Cuntent Marketing – ti renda felice se lo segui – è che è certamente TUcentrico:
Lascia perdere Vitaldent ed affini; lascia che facciano come preferiscono i dentisti croati; scordati che i tuoi 10 colleghi nell'arco di un paio di chilometri chiudano, forse aumenteranno.
Dedicati a te.
Scopri i tuoi talenti e punta tutto su questo. Trova il tuo Oceano blu, ovvero l’area in cui sei bravo e solcalo da protagonista.
Non è facile ma neppure impossibile.
Poi lo sai, se ti serve un partner forte puoi chiamarmi, questo mercato lo conosco bene, lo abito da quasi sempre. Vi ho diretto aziende ed organizzazioni, con molto successo.
Adesso sono un uomo fortunato perché faccio quello che nella vita mi diverte di più: insegno, imparo e apro ogni giorno la mente allo stimolo della creatività.
Contattami se vuoi essere più felice nella tua professione, opero nell'HUB dentale creato da IdeaDana a presto
Gaetano