Sessant'anni = vecchio?

A sessant'anni ci mettiamo in panchina?

A parere dello stato italiano no, sei giovane sino a quando ti ritiene ancora in grado di lavorare e produrre efficacemente. Per cui niente pensione finché non hai consumati un altro po' di anni!

A ricordare come erano i nostri genitori forse sì, ma oggi non esistono più nonne dai capelli bianchi, sono tutte in palestra, ed anche i maschietti paiono ben più in forma di un tempo.

A vedere alcuni dati che riguardano il settore dentale la risposta invece sembrerebbe: non ancora, ma comincia a pensare al futuro del tuo studio, anche senza di te.

Il passaggio generazionale in uno studio è un problema complesso, a cui ho già dedicato tre post, in questo articolo ti ricordo solo il dato iniziale da cui ho preso spunto:

Gli odontoiatri ultrasessantenni sono il 63% degli iscritti all’albo

Perché questo articolo?

Scrivo questo articolo qualche giorno prima di una delle tante conferenze, su come "Iniziare a fare marketing”, che mi invitano a fare in Italia e so già che, come al solito, buona parte della platea sarà, inevitabilmente, mia coetanea. La differenza è questa volta, nonostante il fatidico “nemo profeta in patria” l’incontro si svolge per la prima volta in provincia di Verona, a Villafranca. (NDR era un incontro organizzato da Essetre).

Presumibilmente in sala riconoscerò medici che ho incontrato come giovani, volonterosi odontoiatri e che ora sono diventati affermati professionisti. Specialmente con loro il paragone al passato diventerà inevitabile. Di come sono cambiato, di come sono cambiati, di come si sta trasformando il settore dentale.

Parlerò loro di marketing, di come attrarre i clienti, quella cosa strana che tocca fare oggi -perché da soli non arrivano più- e di come l’essere anche imprenditore odontoiatrico sia diventato complesso ed impegnativo.

Cioè dirò esattamente cose che già vivono nella quotidianità, probabilmente con ansia.

Il bello è che potrò aiutarli a diminuire l'ansia ed aumentare i risultati.

Parlerò loro di un concetto fondante nel marketing, di come “se fai le stesse cose ottieni gli stessi risultati” e chiederò infine: chi ha voglia di continuare ad essere “vivo” e vincente?

cincente con il cuntent marketing

Vivere l'esperienza

Il fisico, poche balle, non è quello di una volta, né lo è la mente.

Però se il primo aspetto è uno svantaggio oggettivo, il secondo è invece una fantastica opportunità.

Io non sono mai stato bravo come adesso e so che questo è un qualcosa che condividerò con molti miei coetanei. Sessantenni ed oltre che invece di rimanere in casa, seduti in poltrona a bersi una camomilla - o lietamente un whiskey- hanno dedicato un’altra serata a mettersi in discussione.

A capire come la bella impresa che hanno creato nella vita possa crescere e vivere ancora con la loro guida e poi proseguire in modo autonomo, grazie alla loro abilità, competenza e previdenza.

Abilità nell'interpretare il futuro, competenza nel guidarlo e previdenza nel trovare un erede a cui affidare con fiducia l'impegno di una vita.

Come spesso accade incontrerò odontoiatri che credono nei giovani, ma anche nel fatto che i nostri giovani dovranno dimostrare di essere migliori di noi, se vogliono prendere il timone.

Perché non è ancora tempo di ritirarsi in campagna ad allevare galline.

E tu, vuoi lasciare che l'impegno di una vita si esaurisca insieme ai vecchi clienti?

Accettare che DentalPro & Co. siano il futuro e tu sia considerato il passato?

Lasciare che un neolaureato si consideri più bravo di te solo perché ha un sito e scrive ogni giorno sui social?

Non credo proprio, non dedicheresti tempo nel leggere queste riflessioni che ci accomunano.

Anzi l'opportunità di ora è nel potersi dedicare alla professione con una visione meno legata al risultato personale, più indirizzata al proprio piacere professionale.

Ne vuoi parlare assieme?

Chiamami, sentiamoci al telefono o invitami nel tuo studio (NDR l'articolo è del 2017 oggi possiamo usare Zoom o simili), per capire come i tuoi talenti possano dare nuova vitalità al tuo agire e soprattutto al tuo desiderio di essere ancora e sempre un odontoiatria di quelli speciali.

Quelli che vincono.

A presto

Gaetano