Scelta di vita, la mia
Ieri
Era quasi giovane e bello quando il 30 aprile del 2009 ho preso una decisione assai importante, dopo 26 anni di bei momenti, dopo avere contribuito ad un imprinting di forte innovazione, ho trascorso il mio ultimo giorno in Revello spa, per rimettermi in gioco ed andare a dirigere una ambiziosa start up.
Con molti che mi davano del matto ad abbandonare il posto sicuro, in cui ero secondo solo ai due titolari e che mi garantiva un futuro comunque tranquillo.
Fu una scelta di vita importante e meditata, di un manager cinquantenne che non ci stava a lasciarsi invecchiare continuando a fare le solite cose nel solito modo.
Che al declino fisico ed intellettuale provava a dire: io vita lieta me la gioco ancora e col fischio che declino!
Oggi
Oggi dopo nuovi anni di quelli buoni nel lavoro e negli affetti, il caso od il fato mi hanno portato a prendere un’altra importante decisione: dare più tempo al bambino che fui ed all'uomo che vorrei fosse ricordato.
Tempo per leggere, tempo
per scrivere, tempo per viaggiare senza più l’assillo del lavoro a scandirne i
tempi.
Tempo.
Questo è il grande regalo che mi faccio, quel tempo che è in discesa, ma non per questo deve trasformarsi in giorni vuoti, a vivere stancamente sui successi del passato.
Da domani passerò più tempo con me, con i miei cari e chi mi vorrà vicino.
Scrivendo in giro per il web, forse pubblicando nuove poesie e dedicandomi ad un nuovo libro di marketing, basato su argomenti banali come:
“sesso, sport, politica, religione e marketing TUcentrico”,
Leggendo romanzi, saggi o fumetti secondo l’ispirazione del momento, tornando a giocare a golf oppure imparando l'antica arte delle bocce.
Andando in moto o su per i monti e le valli d'or, ma anche dedicandomi ai progetti che mi piacciano davvero, perché fortunatamente il mio mestiere è piacere e non ancora stanca abitudine.
Metto però in pensione l’ansia del fatturato: per il lavoro desidero solo limitate consulenze pochi "clienti di valore" e dedicarmi ai corsi, che IdeaDana mi organizza con passione.
Momenti magici in cui donare senza ritegno il lieve sapere che vita mi ha dato.
Ci si sente, che a scrivere continuo, ci si vede se ti va e speriamo ancora per molto.
Confido che sarà con letizia e possibilmente con un buon bicchiere di vino a concludere l’incontro.
Che la vita ti sia lieta, che lo sia il tempo che ci aspetta e che quella piccola sottovalutata cosuccia che si chiama “amore” continui a riempire di se ma anche di sé il tempo e la nostra vita.
A presto
PS
Mi hai riconosciuto nella foto? Ma quant'ero.... simpatico?
Il postino competente
La prima cosa bella
Sarà la sorte maligna, il caso fortuito, la sfiga che ci vede benissimo, ma dove operano degli incompetenti dopo un po' va tutto alla malora.
Se mi conosci sai che sono discretamente esperto del dentale, da molti anni il mio "diletto" consiste in formazione e consulenze specifiche per gli odontoiatri.
I problemi e le necessità di uno studio li conosco bene, a partire dalla frase introduttiva di troppi miei primi colloqui:
una volta guadagnavo bene
adesso lavoro di più e guadagno nulla
Il perché lo sai se hai fatto una sincera diagnosi della situazione.
Anche le mie consulenze, come le tue, hanno una cosa in comune: si parte dalla diagnosi della situazione attuale.
Che per me comincia sempre e comunque da:
esame e valutazione delle persone:
dal team
Te lo garantisco, la prima cosa bella che puoi fare per la felicità del tuo studio e del tuo fegato è scegliere le persone giuste e privarti allegramente degli incompetenti.
Con due o tre piccoli particolari a rendere stimolante la cosa:
- Che le persone capaci sono difficili da trovare
- Che un bravo collaboratore va pagato bene, se no ti lascia
- Che la competenza va formata dal tempo
Per cui come ripeto a costo di stufare: il primo investimento, quello più produttivo fallo sulle persone.
Ad iniziare dal DOM, Dental Office Manager, la figura che ti diventerà indispensabile per tornare a fare lietamente il clinico.
In uno studio ben organizzato il personale non è un costo: è una preziosa risorsa.
Capacità e competenza: la differenza
La mia bravissima collega Sara Doneddu, che conduce corsi su come potenziare le risorse umane mi perdonerà per la sintesi che utilizzo su tale argomento.
Capacità e competenza sono due concetti assai diversi, partiamo dalla capacità che la Treccani definisce come:
Idoneità, abilità, attitudine che una o più persone hanno di intendere o di fare qualche cosa, di svolgere una funzione, di riuscire nella realizzazione di un compito
Ognuno di noi ha capacità diverse: in un team a contatto con il "pubblico" non può ad esempio mancare una dote comunicativa di base che coinvolga tutto il team.
(Il mio corso dedicato al singolo team dello studio si chiama: Studio Con-vincente)
La capacità non la si insegna, la si può però potenziare: Ronaldo è un campione, però continua ad allenarsi un sacco per fare rendere al massimo le sue naturali capacità.
Invece competenza, sempre per la Treccani, è:
Capacità, per cultura o esperienza, di parlare, discutere, esprimere giudizi su determinati argomenti
Cultura ed esperienza sono i buoni maestri, per cui la competenza ha un grande vantaggio: si può insegnare.
Ricordando sempre che però necessita avere idee ed obiettivi chiari da porsi.
Ed il primo che consiglio sempre è affronatre con metodo le PRIMA VISITA.
Data l'importanza dell'argomento ho realizzato anche un corso apposito, in collaborazione con IdeaDana.
Chi sono gli incompetenti
Essenzialmente chi non ha cultura ed esperienza nell'incarico che deve svolgere.
I peggiori sono coloro che all'incompetenza unisco la stupidità: che non si rendono conto dei loro errori o addirittura si reputano bravi nonostante i risultati siano negativi.
Questa è nella mia personale top ten delle frasi stupide.
Il problema nell'avere degli incompetenti in studio è ben riassunto in questa citazione di Carlo Maria Cipolla, cambia la parola stupido con incompetente ed è ancora perfetta:
Una persona stupida è chi causa un danno ad un'altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita
La sfiga ci vede benissimo
E dovresti cominciare a farlo anche tu ed agire di conseguenza:
- Elimina gli incompetenti dal tuo team.
- Assumi persone capaci e formale bene.
- Pagale meglio, in soldi ed attenzione, rendono di più.
Perché è assolutamente vero che solo un team che funziona bene crea il volano positivo indispensabile per la tua attività.
Grazie per l'attenzione ed ottimo futuro a te
PS
Per te, la tua DOM ed il team ho un programma di formazione molto ben strutturato, ne vuoi parlare?