Quanto costa la formazione?
Premessa
Un errore frequente è ritenere sinonimi i termini prezzo e costo.
Non è così.
Il prezzo del mio corso online sulla Prima Visita è di solo 160€, molto basso perché il suo obiettivo non è il reddito, è farmi conoscere.
Perché con un prezzo così ridotto ad ogni incontro online invece di una dozzina di studi non ne partecipano cento?
Le possibili risposte sono due
- Sono un cattivo formatore, naaaah
- Il prezzo è accessibile a tutti, il suo costo no, prevede un investimento.
Cosa si intende per costo
Ne propongo due definizioni, la prima quella classica economica, la seconda riguarda le emozioni, spesso determinanti nella scelta.
Il prezzo è il puro valore economico di una transizione: mi piace la Nutella? Ok il suo prezzo è di circa 7€ al chilo.
Ho un riunito fermo tu e mi serve un tecnico? Il suo prezzo varia dai 40/ 50€ all’ora (perché è un servizio, quindi ha prezzo variabile a seconda di chi lo propone).
Basta questo per decidere dove comprare la Nutella o che tecnico chiamare, quello da 40 o quello da 50€?
No perché al prezzo si aggiunge il costo.
La domanda è quasi retorica, ma considerando che il primo tecnico passerà tra due giorni ed il secondo tra un’ora qual è il più conveniente?
Quello con il costo minore, in questo caso costo è:
- Tariffa oraria tecnico +
- Tempo di inutilizzo del riunito +
- Tempo segreteria per telefonare e rimandare appuntamenti +
- ASO parzialmente improduttiva
A cui va aggiunto almeno questo costo emotivo:
- Cliente che subisce un disagio
In sostanza costa meno il tecnico che ci risolve per primo il problema, non quello con il prezzo orario più basso.
Perché la formazione è un costo?
Continuiamo con l’esempio del corso sulla Prima Visita, abbiamo visto che il prezzo è irrilevante, ora vediamo i costi economici e soprattutto emotivi.
Il principale costo economico è che se la segretaria o il titolare sono in formazione non lavorano e quindi non producono fatturato.
Tra l’altro il corso ho scelto di svolgerlo durante l’orario di lavoro, per un semplice motivo:
O la formazione è considerata un impegno lavorativo o non funziona.
La formazione non va intesa come un piacevole momento culturale fine a se stesso, serve per apprendere metodi che poi applichi. Durante la sua frequenza devi porre impegno ed attenzione: è lavoro.
In realtà per l'ottica di un manager le 2 + 2 ore che compongono il corso online per la gran parte degli studi sono un costo relativo e a volte fittizio.
Qui però entriamo nel gestione del tempo e delle risorse, altro argomento cruciale da esaminare nella consulenza.
Il costo del tempo
Ho scritto un post in merito al tempo ed alla tremenda affermazione “non ho tempo”, spiegando che è frase utilizzata solamente nelle aziende o negli studi non ben organizzati.
Per un buon manager “non ho tempo” è un indubbio indicatore di inefficienza organizzativa.
Credimi con una buona organizzazione non liberi dei minuti, ma guadagni ore produttive.
A tal proposito è significativa la principale domanda che mi fanno usualmente durante il corso:
“Gaetano tu consigli che in prima visita ci sia sempre la segretaria/ DOM al fianco del nuovo cliente, per tutta l’ora circa che tale visita dura. Non è una esagerazione?”
In cui la parola esagerazione significa realmente: secondo me costa troppo tenerla lì dietro il cliente.
La domanda corretta dovrebbe invece essere:
“Ho fatto passaparola interno, ho fatto marketing web, ho aspettato un colpo di fortuna, in qualche modo è arrivato in studio un cliente nuovo. Cosa mi costa se gli faccio la prima visita gratuita e poi questi non accetta il preventivo?”
La risposta risulta spontanea: butto via tempo, risorse e quindi denaro.
Durante la prima visita dobbiamo fare tutto il possibile per legare a noi il possibile nuovo paziente e la DOM è la punta di diamante che propone e concretizza tutta l’attività dello studio.
Deve essere brava a concludere più preventivi possibili.
Almeno l’80/85% di quelli presentati.
(Dato statistico che non trovo mai raggiunto dove la segretaria è tanto brava, ma nessuno le ha insegnato a proporre il preventivo con la giusta tecnica professionale).
La formazione è guadagno
Abbiamo visto che costa iscriversi al corso sulla Prima Visita (a tutti i corsi) perché utilizziamo tempo che non è direttamente produttivo, dobbiamo spostare appuntamenti e, aggiungo adesso, soprattutto fare una scelta oltre l’abitudine.
Perché il vero costo è partecipare ad un corso e poi non cambiare minimamente la routine.

È questo l’handicap maggiore che ogni proposta formativa deve superare: l’abitudine.
Per fortuna o purtroppo l’abitudine garantisce dei risultati, forse aumentabili e anche di molto, ma in qualche modo funziona.
Almeno fino a che non ci rende insoddisfatti.
Nel caso tu sia insoddisfatto del rapporto pazienti che entrano e clienti che eseguono le prestazioni, puoi risolvere questa inefficienza solo con la formazione.
Il guadagno nel partecipare al corso prima visita, per esempio, è potente e distribuito nei suoi quattro moduli.
- ACCOGLIENZA: gli studi sulla comunicazione sono concordi nell’affermare che il primo contatto con un nuovo paziente/ cliente incide profondamente sulla impressione che si fa di noi. Renderlo una bella esperienza è basilare.

- VISITA CLINICA: il solo cambiare il come si presentano al paziente le terapie aumenta di molto l’autorevolezza del clinico e la fiducia che ne deriva. Vi è una profonda differenza nella percezione del paziente e nel risultato della visita quando tutto lo studio è convincente, a partire dal clinico. (Ci faccio apposta un successivo corso ).

- TRANSAZIONE: è ovviamente la fase più redditizia, imparare a chiudere più preventivi rende allo studio moltissimo fatturato aggiuntivo, una semplice tabella lo espone chiaramente. Stessi pazienti che entrano, risultato molto migliore ove le transazioni sono eseguite in modo professionale.

- MANTENIMENTO tutti conoscono l’espressione passaparola, pochi però ammettono che è raramente uno stimolo spontaneo. Diventa molto più efficace quando è organizzato. Quando si agisce per stimolarlo. Lo ribadisco: intervenire sul passaparola, con metodo professionale, è sempre il primo passo con cui iniziare a fare marketing: il meno costoso, il tanto efficace.
Investi su di te
La formazione in generale è un momento di scelta in cui si ricercano soluzioni migliori di quelle ad oggi insoddisfacenti.
Non ho usata casualmente come esempio, nella formazione extra clinica io partirei sempre dalla prima visita, che è il momento catartico in cui lo studio presenta la sua competenza: va gestita in modo impeccabile.
Il costo della formazione è ampiamente ricompensato dai suoi ricavi, per questo viene definito come investimento: spendo per ricevere molto di più.
Ovviamente questo vale per la buona formazione, che ha un parametro fondamentale: il relatore.
- Un buon relatore non è quello che insegna per mestiere, ma quello che insegna la sua concreta esperienza: il saper fare.
(Guarda il suo CV su LinkedIn e se non c'è il curriculum qualcosa non torna)
- Un buon relatore è quello che è in grado di seguirti nella consulenza privata, che concretizza con te e nel tuo studio il suo dire.
(La formazione stimola il desiderio di cambiamento, un coach lo realizza)
- Un buon relatore è quello che ti piace ascoltare, non perché è bravo a comunicare, ma perché ne percepisci il valore
(Cerca in lui affinità emotiva, senti di averne fiducia, credimi è fondamentale)
Concludendo
Distinguere tra prezzo e costo è il metodo migliore per assicurarsi un risparmio economico.
Distinguere tra costo ed investimento, come per i corsi di formazione, è passare da un idea di risparmio a quella molto più redditizia di guadagno.
Guadagna di più chi è bravo, guadagna molto di più chi ha un team competente e formato.
Grazie per avere letto questo post, chiama se sei insoddisfatto di qualche aspetto operativo nel tuo studio.
Il primo colloquio non lo fatturo, serve solo a conoscerci
Gaetano
PS
Avviso per i teorici della materia: lo so che potevo usare termini e definizioni più scientifiche e che non ho citato il terzo elemento della triade: il valore.
Il post ha obiettivo diverso: stimolare il desiderio di capire meglio cosa si intende per professionalità anche nell'area extra clinica.
Non sono la matita appuntita, ma quella che lavora.
Sono monotono, invero
Dico sempre le stesse cose.
Rileggendo e revisionando i vari post prodotti negli anni, ho avuto per un momento una brutta sensazione: quella di essere mal invecchiato perché ripeto sempre le stesse cose.
Stavo leggendo quelli dedicati alla formazione e quasi in ognuno, con parole diverse, ripeto con costanza:
- Non ti serve una segretaria che esegue, ma un manager che pensa!
- Dove vai se il tuo team non ha competenza professionale su come si comunica efficacemente?
- Perché spendi migliaia di euro in nuove attrezzature e nulla di niente in formazione manageriale del tuo personale extra clinico?
- Per favore, per piacere, per pietà, per tuo guadagno enorme: almeno la prima visita falla gestire con professionalità
Ok che di questi post sulla formazione manageriale ne produco uno al mese, intervallati da quelli sul management, marketing etc., ma leggerli in sequenza è stato straniante.
Poi però mi sono tristemente rincuorato pensando alle ultime consulenze fatte.
Quasi tutte erano capaci, eppure quasi nessuna delle segretarie incontrate aveva mai fatto formazione, l’imperativo neppur troppo nascosto era: vedi di arrangiarti.
Parlavo con possibili campioni, senza allenamento ne tecnica, che rendevano neppure il 50% del potenziale.
Ho avuto quindi conferma di due cose:
- Non sono rincojonito e questa è buona notizia.
- Faccio bene a ripetere le cose, un giorno saranno normalità
- Fino ad ora resto bravo ed innovativo
Sono monotono
Parlo di Dental Office Manager dal 2015, mi guardavano come un matto.
Ora tutti gli studi organizzati hanno capito il valore della delega manageriale e tra “colleghi” e sottoscritto siamo ormai in tanti a fornire loro della formazione.
A gestire il delicato passaggio tra segretaria e manager.
(PS un'altra cosa che ripeto spesso è: controlla i curricula di chi si propone come esperto, il 90% sono sbarbati teorici che mai hanno lavorato in aziende strutturate, di norma hanno fatto solo un po' di esperienza web, eppure anche loro insegnano).
Io non consiglio teoria, insegno come si fa.

Accetta la mia esperienza: nulla è potente come la presenza fianco a fianco nel tuo studio, i post ed i libri sono utili, ma funzionano soprattutto in due casi:
- Come stimolo a fare per chi non ha esperienza
- Come apprezzate “ciliegine” per chi già è competente in materia
La vera torta, la potente formazione
la offre solo la formazione individuale.
In conclusione
Vuoi essere più sereno, con un migliore e attrattivo clima aziendale?
Chiamami per fare del tuo uno
Vuoi avere un'organizzazione efficiente che ti lasci fare il clinico in tranquillità?
Allora sappi che l'abitudine è una brutta bestia, agisci subito.
Non continuare a leggere i miei post, apprezzare la mia competenza e continuare a lavorare come anni fa: inizia a dare un minimo di formazione al tuo team.
Il come lo vediamo insieme, se ti va, chiamarmi ti costa nulla.
Fallo adesso, mandami un messaggio per fissare primo incontro telefonico.
Accetto scommesse! Lo apprezzerai
Gaetano
Un coach a breve
Avrei voluto titolare il post:
un coach è per sempre,
perché un bravo maestro ti resta dentro, ma poteva apparire affermazione troppo celebrativa, dato che anch'io mi occupo di coaching manageriale.
Allora ho cambiato sempre con la parola breve, perché l'obiettivo primario di un buon coach non è accompagnarti per sempre: è fornirti strumenti e competenza per iniziare a camminare autonomamente.
La formazione
Nella formazione convivono i corsi di gruppo e il coaching personale, sono due realtà complementari.
Dal 2015, quando ho iniziato a scrivere su necessità e reddittività nell’avere un manager in studio/ azienda molte cose sono cambiate.
Oggi vi è un ampia scelta di corsi formazione per imprenditori odontoiatrici e Dental Office Manager, alcuni utili molti assai vaghi e generici, con ampia scelta di docenti a presentare quanto concerne l'organizzazione manageriale dello studio e l’agire evoluto di una segretaria, con particolare riguardo nel suo passaggio a DOM (Dental Office Manager).
(Sull’argomento “transazione” leggi questo post specifico).
Io invece sono una mosca bianca, un concreto manager aziendale, che con Ideadana propone pochi selezionati corsi, ma soprattutto effettua nello studio odontoiatrico lo step successivo: il coaching individuale per effettuare il passaggio
da teoria a redditizia pratica.
Per decenni ho abbinato alla mia funzione primaria di manager quella di formatore, per genuina passione nella didattica, ed ho ben chiaro che i corsi sono formazione culturale, non operativa.
Indispensabile intendiamoci, perché se non sai cosa fare, il tuo agire è senza frutto, però poi la segretaria che torna in studio con decine di nuove nozioni incorre in due grandi ostacoli che ne frenano la reale efficacia, il fecondo cambiamento.
- Primo: difficoltà nell’impostazione di un metodo adeguato alla singola realtà dello studio e
- Secondo: la complessa acquisizione dell'autorevolezza necessaria per programmarne la attuazione e gestione.
Perché per impostare un metodo devi variare le abitudini tue e di chi ti circonda, intervenendo in comfort zone consolidate.
Ancor più difficile da conquistare è l’autorevolezza, specie se al corso il titolare non ha partecipato e diventa il primo da convincere al miglioramento o cambiamento della prassi quotidiana.
Come ricorda questa vignetta, che uso con frequenza perché coglie una verità giornaliera, l’agire per consuetudini impedisce una valutazione corretta sulla loro efficacia.
Brutta bestia l’abitudine, ci crea una illusoria idea di massima efficienza ormai raggiunta.

Il coach
Il mio compito principale consiste nell’addestrare il potenziale manager per renderlo autonomo nel gestire con professionale autonomia tutta l’area extra clinica.
(Lasciando al titolare tempo e piacere nel agire da clinico, nonché liberandolo dall’incombenza manageriale del fare odierno per dedicarsi proficuamente a quella imprenditoriale del progettare il futuro).
Il mio intervento quindi è primariamente nell’impostare un’organizzazione manageriale.
Formalizzando gli obiettivi previsti dal titolare, stabilendo procedure operative per il team, dimostrandone l’utilizzo proficuo, creando o fornendo gli strumenti operativi per accelerare, semplificare e rendere efficiente l’operare.
Operando come un sarto per la realizzazione di un perfetto abito su misura.
Questa attività l’ho definita consulenza strategica breve, nel link la spiego in dettaglio qui la sintetizzo:
Risolviamo assieme i problemi di ora mentre tu impari a superare da solo quelli futuri.
Pongo solo un appunto in più sulla parola breve.
Uno studio odontoiatrico viaggia mediamente con un volume d'affari tra i 300 mila euro ed il milione.
È tecnicamente una piccola azienda, non ci vuole molto ad organizzarla, se sai come agire professionalmente.
(Io lo so, l'ho fatto in aziende e studi).
Per questo la mia consulenza è di norma breve perché nel 90% dei casi si raggiunge l’autonomia in pochi mesi.
Nel caso volessi parlare con me, dopo esserti informato sulla mia esperienza manageriale consultando il mio profilo LinkedIn, chiamami sono sempre molto disponibile all'ascolto.
Gaetano
Presto che è tardi
Il problema
La soluzione peggiore per risolvere un problema è procrastinarlo.
Rimandarlo, posticiparlo, metterlo in una lista di cosa da fare senza dar loro una scala di priorità, di urgenza e di importanza.
Uno dei piccoli utili strumenti che con Ideadana regalo durante il corso sulla Prima Visita è la matrice di Eisenhower, che prende il nome dal famoso generale e presidente USA, non idea nuovissima dunque.
Eppure l’uso di questa utile anticaglia sarebbe già un bel passo avanti nel capire che è solo un approccio organizzato e metodico che consente di superare i problemi.
L’esempio che faccio durante il corso di marketing “Generare nuovi clienti” è invece quello dell’elefante che se visto da lontano non offre ancora impressione di grandezza e minaccia, ma che se lasci si avvicini allora dimostra tutta la sua pericolosità.
Poiché l’ironia funziona più di mille parole proietto inoltre una slide con questa vignetta.

La soluzione
Come si fa a spostare il problema elefante?
Se hai letto su internet il semplice utilizzo della matrice di Eisenhower avrai già capito che concettualmente il segreto è nella organizzazione e nella capacità di capire quali sono le priorità.
Per organizzarsi serve metodo, parti utilizzando la matrice e poi se non basta fai altri due passi:
- Chiama un coach competente, per imparare come si risolvono i problemi (e risolvere quelli in corso)
- Formati come manager o meglio ancora formane uno che operi per te
(Anche questo è metodo: prima capire se è conveniente diventare competenti di qualcosa, poi eventualmente delegare il problema e la sua soluzione ad altri).
La capacità di capire le priorità è più complessa perché non è una semplice competenza, che si impara, ma prevede anche una disposizione personale alla analisi… ed alla sincerità.
Analisi perché il cervello, la nostra area razionale, tende ad essere pigro e propone prima la soluzione delle cose facili, per poi affrontare “con calma” quelle difficili.
Non funziona così!
Anzi funziona esattamente al contrario, come in un'altra frase che cito spesso (non per rincojonimento, bensì per la sua bellezza comunicativa).
“Tutti i problemi complessi hanno una soluzione semplice.
Che però è sbagliata”.
I problemi complessi hanno bisogno di soluzioni complesse, di tempo, presto che è tardi, e di impegno per essere risolti.
La sincerità è invece argomento più sottile a spiegarsi, per cui trattandosi di un post scelgo volutamente l’accetta:
“Non raccontare balle al tuo ego”
Di chi se non di te stesso ti puoi fidare?
Accetta i tuoi limiti ed errori se vuoi alzare i primi e minimizzare la pericolosità degli inevitabili abbagli futuri.
Concludendo
Vedi qualche problema elefante in lento e costante avvicinamento?
Stai sicuro che non si ferma, devi pensarci tu preferibilmente quando è una minaccia lontana e gestibile.
E se nella metafora una delle soluzioni è la fuga, nell’ambito personale e lavorativo questa funziona quasi mai.
Il problema elefante non trova nessun mago Silvan a farlo sparire.
Devi risolverlo tu, con metodo, creatività ed impegno.
Parlando di lavoro
Per cui applica la strategia corretta, gestisci il problema che di norma per un titolare di studio odontoiatrico consiste nel trovare o formare un bravo manager.
Manager = colui che gestisce i problemi
Presto che è tardi!
L’evoluzione della tua segretaria in Dental Office Manager era non procrastinabile già 4 o 5 anni fa, oggi in questo momento di crisi non averla è già un minus che costa: fatica, tempo e meno guadagno.
Ti ricordo inoltre la legge economica che afferma:
Nei periodi di crisi la forbice economica si allarga.
Cosa vuol dire?
Che quando scarseggiano soldi e clienti da un lato vi è parte della popolazione che peggiora il suo livello economico, dall’altra vi è invece chi lo migliora.
Concetto storico/economico lungo da spiegare, ma veritiero, anche nel dentale.
Gli studi ed i network organizzati non subiscono alcun contraccolpo dalla crisi, anzi stanno crescendo.
Soffre invece molto chi non è proattivo verso i suoi pazienti, chi aspetta fiducioso nuove entrate senza alcuna azione di marketing o comunicazione per dare credibilità a tale speranza.
L’ultimo “presto che è tardi” è dedicato al mio webinair del prossimo:
2 dicembre, dalle 08.30 alle 09.15
Non preoccuparti se ne vieni a conoscenza solo adesso e quel giorno hai già un impegno: la gestione del tempo per priorità ti offre la soluzione.
Sposta l’appuntamento con il paziente!
O almeno provaci a dire, a fare dire alla tua segretaria invero:
“Cara amica/ amico ho un favore da chiederti. È un problema per te se spostiamo l’appuntamento di venerdì? Mi faresti un gran favore”
Accetto scommesse che in 9 casi su 10 il tutto si risolve fissando tranquillamente un nuovo appuntamento e consentendo a te ed alla tua segretaria di partecipare al webinair, gratuito tra l’altro.
Ci provi?
A presto sentirci e vederci
Gaetano
Dai dai dai
Se ti è partito un sorriso immediato sei uno di noi.
Che quando vede un pesce rosso lo pensa Boris e che si è finalmente goduto anche la quarta stagione della omonima serie. Con gran soddisfazione, livello sempre alto.
Per chi non la conosce, vai in prigione direttamente senza passare dal via, Boris è una serie italiana ambientata nel set televisivo di una telenovela, all’inizio si chiama “Gli occhi del cuore”.
Nella serie si ride e pensa seguendo le peripezie di Renee e della sua troupe, sempre alle prese con problemi organizzativi e di bilancio.
E “dai dai dai” è l’invocazione costante di Renee, il regista: dai che ce la facciamo anche se ci mancano comparse, risorse tecniche e attori bravi.
Cito questa serie perché dietro ogni creazione artistica, questa lo è, vi sono sempre metafore sulla vita, che spesso colgono la realtà con una visione laterale di grande interesse.
Premessa
Non sono un fan della PNL (Programmazione Neuro Linguistica), anche se le riconosco alcuni utili spunti operativi e soprattutto non mi è mai piaciuta la sua banalizzazione in
“Volere è potere”.
Magari bastasse la sola forza di volontà!, quella è indispensabile, ma è illusione che basti a ottenere sempre tutto.
Boris invece ci fa apprezzare il vero e potente strumento del potere: il team.
In modo ironico e coinvolgente dimostra come la sinergia positiva tra le persone del team, la loro collaborazione sprigioni risultati impensabili altrimenti.
Quando insieme si guardano negli occhi i problemi, insieme si trovano soluzioni efficaci ed insieme si sta bene.
Perché la vera cartina di tornasole sull’efficacia del team è proprio qui: nel piacere di essere assieme.

Il team
Non esiste un team composto da elementi che non si apprezzano tra loro che sia, comunque, proficuo nel suo agire.
Ormai l’aria la annuso, un giorno citerò più diffusamente l’importanza che la scienza riconosce all'intuizione, al nostro “sesto senso”, e capisco in poche decine di minuti se in uno studio il team è parola vacua o solida sostanza.
Creare un team non è mai un costo, sarà affermazione banale ma è altamente veritiera, le persone capaci e competenti sono redditizie:
producono più valore del loro costo.
Ovvio che se vuoi persone particolarmente abili le devi pagare, ma non è solo questione di soldi, bensì di capacità organizzative e relazionali.
Organizzative perché ogni team ha bisogno di un leader a guidarlo e di una funzionale struttura a formarlo, intendendo come leader colui che ha competenza ed autorevolezza tali da essere spontaneamente seguito e con il termine struttura un’organizzazione basata su ruoli ed obiettivi.
Eppure su tale argomento mi scontro costantemente con imprenditori che ritengono proficuo investire in CBTC o scanner elettronico e una spesa inutile quella che premia il team.
Lo affermo con massima convinzione professionale, il futuro lo gioca il team.
Che certamente deve usare la tecnologia, nel mio corso online sulla prima visita affermo tout court che questa deve essere digitale. Non se ne può più prescindere.
Però la vera scelta vincente è nel riuscire a spostare su un nuovo e superiore livello il fondamentale rapporto tra medico e paziente.
Per questo serve avere nel team almeno un professionista della comunicazione, io lo definisco Dental Office Manager, in grado di essere la punta di diamante nella gestione dei preventivi e il fulcro divulgativo della comunicazione aziendale.
Non è semplice, ma parliamo comunque di un intervento che ad oggi non mi ha mai richiesto tempi lunghissimi, ho sempre applicato la via strategica breve.
I passi di questo cammino ormai li ho scritti ovunque, li ripeto:
- a) Selezionare una segretaria capace (meglio se già presente in studio)
- b) Formarla come DOM (da segretaria a manager)
- c) Strutturare lo studio passando da staff a team
- d) Operare per obiettivi
In questo modo, operando con metodo e persone di cui ti fidi puoi tornare a fare soprattutto il clinico, perché "dai dai dai" il resto lo abbiamo sistemato.
Gaetano
PS Avvisa la tua segretaria che venerdì 2 dicembre dalle 8.30 alle 9.15 siete impegnati.
Ti attende il webinair gratuito “Da segretaria a DOM”
(Se pensi di non poterti liberare e che non hai tempo leggi quest'altro post: è tempo di priorità).

Gratis è tanta roba
Premessa
Tutti amiamo ricevere regali, sono percepiti come un gesto d’affetto e rallegrano il bimbo che è in noi.
Io pure amo riceverne e ancor di più farne, anche nella vita professionale.
Di regali professionali ne ho prodotti molti, 211 post ad oggi pubblicati sul mio blog, una newsletter su LinkedIn con 93 articoli, 5 webinair (il sesto titolato da Segretaria a Dental office manager è programmato per il 02/12/2022) e centinaia di telefonate a cui ho sempre risposto.
Tutto senza incassare un solo centesimo.
Escludendo l’ipotesi a)
Sono un benefattore dell’umanità
E anche l’ipotesi b)
Sono ricco di famiglia
La ragione di questa mia imponente fornitura di materiale gratuito deriva da una meditata scelta:
Farmi apprezzare come esperto di valore
Chi sono
Sono un esperto in marketing e management, ho diretto aziende che fatturavano milioni di euro, fatta formazione a centinaia di discenti e dal 2015 come libero professionista bla bla bla.
Sono quello che leggi e ascolti di me!
Sono le idee che propongo, le soluzioni che attuo, il metodo manageriale con cui opero e certo l’esperienza, che però in un CV trova solo la sua sintesi, mentre viene compresa appieno se manifestata concretamente.
Altre cose non le regalo, in primis quello che poi si trasforma in guadagno per te: i corsi e le consulenze.
Però offro con generosità un sacco di materiale propedeutico ai corsi, quello che può farti intendere se i miei stile e competenza sono in sintonia con le tue aspettative e desideri.
Gratis non basta
Quasi mai, perché ovviamente quello che può stare racchiuso nelle 600/900 parole di un articolo o un post è inevitabilmente una sintesi intellettuale e non un piano d’azione.
I vantaggi principali di quello che viene definito come Content Marketing, offrire contenuti utili ed interessanti per farsi conoscere ed apprezzare, sono nello stimolo intellettuale e soprattutto emozionale che portano.
Il mio scriverti funziona se tocca una tua insoddisfazione e ti manifesta l’opportunità di essere più felice.
Che è quel mix tra guadagnare di più, lavorare con maggior piacere, poter spostare i tempi da fatica a gioia e finire la giornata con intima soddisfazione.
Pagare conviene
L'ho pagato il mio trainer Marco per impostare una cosa che non sapevo come fare: mettermi in forma!
Così ora mi guardo allo specchio con un piccolo sorriso in più (su questo sono uno che si contenta).
Ho pagato anche i 94 saggi che restano nella mia biblioteca professionale, che senza i libri prestati e più tornati sarebbero assai di più.
(Se ti stupisce questa precisione è perché ho messo metodo anche in questo, durante il lungo lockdown con l’app BookBuddy Pro ho censito tutti i 1.837 libri della mia libreria casalinga, tra cui i 94 di saggistica).
Ho pagato maestri con dovizia e letizia e mai ho rimpianto una scelta che ha di molto contribuito a donarmi una carriera professionale di felicità.
Per questo agli odontoiatri, titolari di studio, consiglio caldamente: investite nella formazione vostra, ma anche in quella del team, individuata la segretaria ideale e fatela diventare un manager.
È il modo migliore e più economico per liberare il vostro tempo ed il vostro animo dalla ormai complessa gestione extra clinica dello studio.
Tutti, ma proprio tutti, gli odontoiatri che ho accompagnato verso una gestione manageriale dello studio hanno aumentano la loro redditività e oggi lavorano con meno angustie e maggiore soddisfazione.
Concludendo
Metti le ali alla tua libera professione, dedicati ad essere felicemente odontoiatra ed oculato imprenditore, il fare quotidiano lascialo ad un manager.
La soluzione ideale è avere in studio una segretaria con capacità adeguata, a cui fornire la competenza metodologica ed operativa, ma ti assicuro che con un buon piano di formazione anche un bravo neofita diventa operativo in pochi mesi.

Con un investimento che si ripaga con:
- a) Aumento nuovi clienti
- b) Aumento prestazioni
- c) Aumento chiusura preventivi
Nel caso tu abbia letto almeno parte dei miei 211 post saprai benissimo che queste affermazioni sono ampiamente documentate, qualora tu sia un nuovo lettore allora benvenuto.
Goditi queste informazioni che nulla ti costano e molto offrono, io fossi in te partirei dalla lettura delle 36 regole.
Guarda il programma ed iscriviti gratuitamente al prossimo webinair
“Da segretaria a dental office manager”,
Assieme alla tua segretaria ovviamente, e continua a rendere ancora più efficiente il tuo studio.
Che sempre un gran bel obiettivo.
Gaetano
PS
Se pensi che il 2 dicembre sia troppo presto, che hai già appuntamenti e che non ce la fai…. Ti consiglio leggere il breve post: “Tempo di priorità”
In due è meglio
Premessa
Uno degli ostacoli frequenti nella efficacia della formazione è la: fuga in avanti.
Ovvero chi partecipa al corso apprende cose nuove e spesso acquisisce originali idee che ovviamente vorrebbe applicare sul lavoro.
Però si scontra con chi, senza aver seguito il percorso che è dietro il nuovo progetto, non lo capisce e lo frena.
Quando è il titolare ad aver frequentato il corso il rischio maggiore è che la soluzione scelta sia quella impositiva:
Da domani si fa così.
Che è affermazione autoritaria e non autorevole, una di quelle che dopo l’impulso inziale, scaturito dall’obbligo, si affloscia velocemente perché non convince ed interessa.
L’effetto è quindi fittizio e limitato, un po’ come le grida di manzoniana memoria.
Quando è invece il discente è la segretaria o la DOM è ancora peggio, perché a volte capita che si trovi in condizione di dare delle indicazioni operative al titolare, diverse da quelle in uso.
E sappiamo che in questo caso gli ostacoli sono due:
- 1. L’abitudine consolidata del titolare
- 2. La sua ritrosia a ricevere ordini
Anche in questo caso addio ai soldi spesi, spesso sono stati un piacevole momento formativo che non si è poi tradotto in realtà.
Che spreco
Esistono però due soluzioni per rendere il corso utile, una semplice e l’altra più difficile.
(Non complessa/impegnativa o altro: proprio difficile!)
- 1. Quella semplice è partecipare in due: titolare e DOM.
Non solo iniziano un cammino insieme, ma la loro sinergia operativa sarà di sprone a tutto il team.
- 2. La difficile prevede l’uso di parole impegnative da pronunciare:
Mi fido di te
Non sei il mio capo solo perché sei il titolare, ma sei anche una persona capace e competente, ti rispetto e mi fido di te: per cui se mi dici che questa è la strada migliore sono al tuo fianco nel seguirla.
Non sei solo un dipendente, sei una persona di fiducia, a cui ho delegato compiti importanti e si mi dici che per il bene dello studio è meglio cambiare: mi fido di te, dimmi cosa dobbiamo fare assieme.
Il regalo per te
Il prossimo 2 dicembre ti regalo un webinair di 45 minuti in cui già il titolo indica come l’ideale sia la partecipazione comune di titolare e segretaria:
“Da segretaria a dental office manager”
E ti svelo anche il sottotitolo: Con il capo che diventa leader
Se vuoi maggiori informazioni, scarica il programma o contattami tramite il link al mio sito, chiamami direttamente, o interpella Ideadana che lo organizza.
Gaetano
PS
Poi se dovessi indicarti quali sono i primi due corsi che consiglio, l'iniziale è sempre quello sulla:
Perché genera clienti, mentre il secondo per utilità reputo sia:
Che è il corso personalizzato che faccio all’interno del singolo studio, con tutti, ma tutti, i componenti del team: dall’ASO ai clinici.
Perché la buona capacità di comunicazione è la prima cosa che notano i pazienti e basta una persona che non la applica per rovinare tanto utile lavoro.
Perché in due è meglio, ma se ci siete tutti è perfetto.
Gaetano
Tempo di priorità
Premessa
Qualche tempo fa ho scritto un intero post sull’argomento:
Questo post è invece una risposta aperta a color che guardando l’agenda mi dicono:
“Gaetano per liberarmi e partecipare ai tuoi corsi o webinair ho bisogno di un mese, due mesi, tre anni di preavviso”.
Per usare un francesismo: balle.
Non manca il tempo, ma la motivazione.
E quella arriva solo dopo che si è scontenti di come vanno le cose. Per cui se sei soddisfatto del tuo lavoro e del suo trend puoi anche non leggere questo post.
Nel caso invece davvero tu sia convinto che manchi il tempo, allora sappi che è solo questione di programmazione. Quella che, se ti convinci durante il prossimo webinair, inizierò ad insegnare alla tua segretaria.
Perché a volte basta solo cambiare strumento per fare tutto meglio e più velocemente.

Cogli l’occasione
Venerdì 2 dicembre dalle 8.30 alla 9.15 terrò un webinair gratuito a cui sono invitati segretaria e titolare dello studio.
Apri la tua agenda e libera subito 45 minuti.
Avvisa anche la segretaria, deve assistere anche lei, perché il webinair si titola:
“Da segretaria a Dental Office Manager”
e fornirà informazioni utili per gestire meglio l’organizzazione e l’efficienza extra clinica dello studio.
Che significa lavorare meglio ed aumentare il reddito.
Garantisco sul suo interesse e dato che io la parola la mantengo: ti conviene partecipare.
Fai risolvere dalla tua segretaria il problema minimale, spostare un appuntamento che probabilmente già hai in agenda.

Una struttura organizzata è flessibile e soprattutto sa operare per priorità.
Scegli questa priorità
Avvisa la tua segretaria del perché ti servono liberi questi 45 minuti e del fatto che la vuoi al tuo fianco in questa occasione, vedrai che saprà riorganizzare tutto al meglio.
Spostate il paziente, partecipate al webinair, se avete tempo da investire leggete prima il mio post che ha lo stesso titolo del webinair:
“Da segretaria a Dental Office Manager”.
Sono certo che dopo aver partecipato mi ringrazierai, perché aggiungere competenza alle capacità naturali delle persone porta sempre lo stesso risultato: un miglioramento netto delle prestazioni.
Falla felice,
fatti un regalo.
Ti aspetto online venerdì 5 dicembre ore 08.30, contattami con questo link o presso Ideadana per ricevere l'invito gratuito.
Scrivilo in agenda, a presto
Gaetano
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Quanta fatica inutile
Uno dei punti cardine del mio webinair “Da segretaria a DOM” è l’affermazione che non esiste una struttura organizzata senza un buon software gestionale a fornire dati.
Oggi è ancora ieri.
Purtroppo la realtà è che poco più del 55% degli studi odontoiatrici possiede un software gestionale.
E che questo è normalmente utilizzato solo per le funzioni basiche, quasi mai per gli aspetti organizzativi e per avere dati statistici.
Per la maggioranza degli studi il software deve fare solo tre cose:
- Avere un’agenda
- Una bella scheda clinica
- Gestire l’amministrazione.
Per fare una similitudine si possiede un Iphone e lo si utilizza come un vecchio Nokia 3310.
Credere che ancor oggi sia sufficiente quello che bastava 22 anni fa è un errore clamoroso: di quelli che portano al declino costante.
Nei ricordi il Nokia era meraviglioso e con la batteria eterna, ma nei fatti ci potevi solo telefonare e mandare messaggi, sicuro che oggi un cellulare così ti basterebbe?
Oggi deve essere oggi.
Non è affermazione tautologica, ma un metodo d’azione: uno studio odontoiatrico non è più il luogo dove i pazienti vengono spontaneamente, aspettano il loro turno e poi pagano.
Hanno molte più esigenze e la parte extra clinica, la gestione oculata e professionale dei pazienti, delle prestazioni, del fatturato sono elementi indispensabili per garantire salute e futuro al tuo studio, alla tua impresa.
Lo so bene.
Il primo passo di ogni mia consulenza è sempre: la diagnosi dello status quo.
Diagnosi che troppo spesso è una faticosa salita verso la ricerca e l’elaborazione di alcuni dati basici: sui clienti, sulle prestazioni eseguite, sulla redditività dei clinici.
Su quello che un buon coach deve conoscere per capire lo stato dell’arte economico ed organizzativo dello studio.
E poter intervenire per migliorarlo assieme.

Purtroppo in questa diagnosi trovano soltanto risposte spannometriche, a sensazione, alcune domande basiche come:
- Quanti clienti attivi hai?
- Quanti nuovi ogni settimana?
- Come è diviso il volume d’affari tra i diversi clinici?
- Quali sono le tue prestazioni cardini e quanto pesano sul totale?
E sono casi eccezionali gli studi che conoscono dati leggermente più sofisticati come:
- Percentuale e importo della chiusura preventivi
- Volume del portafoglio ordini
Per citare solo due degli approfondimenti che forniscono informazioni sulla capacità dello studio nel produrre nuove prestazioni: nell’operare per il proprio futuro.
Non è una colpa del titolare: quasi sempre è un odontoiatra, non è quello il suo lavoro.
Neppure rimprovero la segretaria: chi le hai mai fornito indicazioni o competenza in merito?
Fai girare le ruote
Però resta un errore formidabile non intervenire, non cambiare le cose, dirsi “sono troppo occupato” senza vedere la tanta fatica ed i pochi risultati che ottieni.
E se pensi che tutto andrà al meglio anche senza avere bisogno di competenze specifiche uso la mia solita capacità diplomatica per dirti:
Ti illudi e sbagli!
Hai avuto fortuna, abilità o amore che ti hanno fatto scegliere l’odontoiatria, una professione comunque ancora redditizia: adesso devi gestire la tua libera professione con metodo ed acume.
Quando operi sei un professionista stimato per la sua competenza e ben sai come siano stati soprattutto gli studi successivi alla laurea a portarti a questo livello.
Devi diventare un professionista anche come imprenditore!
Fai il primo passo, dotati di un manager per tutto il FARE extra clinico dello studio: fai crescere la tua segretaria a DOM.
Oppure inseriscilo ex novo questo “braccio destro operativo”, valutiamo qual è la strada migliore.
Due i tuoi vantaggi di questa potente scelta imprenditoriale:
- Più tempo per fare il clinico
- Maggiore redditività dello studio
Te lo metto per iscritto che ti stupirà scoprire come poche selezionate leve possano agire così profondamente nel migliorare e potenziare tutta la tua organizzazione.

Libera la tua agenda
Dai quest’ultimo incarico alla tua segretaria:
Liberare 45 minuti venerdì 2 dicembre dalle 8.30 alle 9.15!
Dal lunedì successivo potrai iniziare con lei il proficuo cammino per farla crescere come un bravo manager al tuo fianco.
Non lasciarti soffocare dall’abitudine del solito tra tran quotidiano, il tuo studio, tu meritate di più.
Chiamami o iscriviti direttamente al webinair, anzi iscrivetevi perché l’ideale è la partecipazione combinata.
A presto vederci
Gaetano
Vieni al webinair?
Non vi è alcun dubbio: la ruota è partita.
Mi osservavano come un extra terrestre quando nel 2015 ho iniziato a parlare e scrivere di struttura manageriale nello studio, di organizzazione aziendale per l’area extra clinica e della necessità che questa fosse presidiata da un manager competente.
La ruota è partita.
Oggi ho costanti richieste di formazione manageriale per la segretaria, per potenziarla in quel ruolo che per primo o tra i primi ho definito Dental Office Manager.
Una persona che esce dal ruolo di semplice esecutrice per passare a quello propositivo di manager: colui che gestisce.
Per questo oggi ti ripropongo un mio post del 2021 e ti faccio un regalo.
Il post si intitola:
E spiega diffusamente cosa serve per effettuare il passaggio da segretaria a DOM.
Il regalo è un webinair gratuito.
Che potenzia i contenuti del post e ti illustra i vantaggi concreti nell’avere un manager competente che ti consente di dedicarti prioritariamente alla parte clinica.
Con la sicurezza che quella economica e commerciale è in buone mani, anzi ottime.
Perché come scriveva un noto megalomane, con ottime ragioni per esserlo:

Non vi è alcun dubbio, ormai molti studi, stimo almeno il 30% hanno fatto partire la ruota e stanno correndo.
Cogliendo soddisfazioni personali ed economiche rilevanti.
Ti aspetto al webinair gratuito?
Si terrà il venerdì 2 dicembre, durerà circa 45 minuti, dalle 8.30
Uno studio che vuole organizzarsi non ha problemi a spostare un appuntamento.
E lo spiego bene in questo post sulle priorità.

Contattami o scrivimi un messaggio con la tua adesione, grazie
Gaetano