Marketing da strada

Vuoi fare davvero marketing, quello che produce risultati?

Comincia dal facile, dal marketing di strada, da cosa vede per primo chi passa di fronte a te.

(Per il difficile chiama un professionista, rende sempre molto di più, come dimostra il guerrilla marketing di copertina).

Premessa

Troppe volte i piani marketing dei dentisti, quelli autodidatti, iniziano dalla fine, dalla lead generation sul web, anziché dall’inizio, dalla pre-parazione alla visita, che si esplicita nella domanda:

come mi sto presentando ai miei potenziali pazienti?

Si pongono l’obiettivo: devo procurarmi nuovi pazienti, senza prima prepararsi ad accoglierli, riceverli, gestirli efficacemente.

Pensando sia tutto facile:
non lo è.

Per motivi di privacy non posso qui riprodurre i mille errori e i tanti orrori che mi amareggiano solo osservando le targhe esterne di molti studi.

Esimi professionisti che mai si recherebbero vestiti con incuria ad un appuntamento, si presentano professionalmente senza alcuna attenzione per l’immagine che li rappresenta.

Queste le ho viste tutte, a Verona!

  • Targhe con una sola parola, in grande: dentista. Hai proprio nulla da aggiungere?
  • Targhe in ottone, alluminio o similaria macchiate e consumate dal tempo. Ho controllato, Sidol od affini costano pochi euro: fallo usare.
  • Targhe con loghi antiquati. Davvero, ti rappresenta bene un dentino sorridente? O il tuo nome con una scritta piena di svolazzi ottocenteschi?

Troppe volte ho frenato il desiderio di entrare e dire al titolare dello studio: perdona l’ardire ma…

  • Hai cambiato orari? Cambia la targa non appiccicarci i nuovi orari con un pezzetto di plastica
  • E’ arrivato un nuovo clinico? Idem come sopra: non fare un “tacon peso del buco”

Prendi dal portafoglio 100€ e inizia la più semplice degli azioni di marketing rinnova la targa esterna del tuo studio.

E inizia a pensare che se inviti qualcuno a casa tua, se ci tieni, devi curare anche l’aspetto la forma con cui ti presenti.

A cominciare dal logo.

La non cura

La non cura della forma è la prima percezione di te che hanno i clienti, soprattutto quelli nuovi.

Non lamentarti se poi i vari DentalPro intercettano potenziali clienti anche con l’attenzione scrupolosa alla forma: targa, vetrina e reception.

La cura inizia da qui, da una sala d’attesa d’accoglienza dignitosa, un bagno pulito e con sanitari che non risalgono agli anni ’50 e soprattutto da come tu ed il tuo team comunicate.

Comunicare meglio

Il primo assioma della comunicazione è molto semplice “non si può non comunicare”, la sua declinazione è:

quando comunichi, fallo al meglio.

Ti costa poco in termini economici ed ha una potente valenza.

Vuoi passare da una comunicazione che non controlli ad una efficace?

Chiamami ed organizziamo nel tuo studio un intervento formativo ad hoc.

L’ho definito “Studio con-vincente”, è riservato a tutti i componenti del tuo team e offre il la ad un modo migliore, professionale e redditizio per avere clienti più soddisfatti e per gestire meglio le prime visite.

Sentiamoci, così vediamo come può esserti utile

Gaetano

PS

Se neppure ti ricordi l’ultima volta che hai cambiato il marchio, o proprio non ce l’hai, contatta Dana Bonomi è molto brava e competente nel creare una bella immagine coordinata.

Se non hai soldi da spendere per diventare più attraente, almeno sistema la targa, il problema inizia da li: dalla poca attenzione a come ti vedono gli altri.


Comunicare è un assioma

Perché il team, clinici inclusi, deve sapere anche comunicare?

Tra le domande retoriche questa è nella top ten, quasi mai l'impegnarsi a comunicare bene è tra le priorità che si pone il titolare di uno studio odontoiatrico.

Partiamo da un presupposto: la comunicazione efficace/ persuasiva/ TUcentrica è uno degli strumenti migliori ed efficienti per mantenere potente il legame con i pazienti storici ed innescare il desiderio di proseguire il rapporto nei clienti nuovi.

Ho scritto un sacco di post su cos’è la comunicazione, questo non vuole essere didattico, ma operativo.

Ricordando come premessa il primo assioma della scuola di Palo Alto:

Non si può non comunicare

Quindi la domanda iniziare dovrebbe essere formulata più correttamente in:

Perché è importante che il mio team sappia comunicare bene e correttamente?

Con la risposta conseguente che è:

Perché l’alternativa è deleteria per i rapporti e per gli affari.

Rapporti

Un ambiente medico è basato sulla fiducia che il professionista riesce ad ottenere dai suoi pazienti. Tale fiducia è inizialmente sempre basata su una scelta emotiva che solo in seguito sarà mediata dalla ragione.

Come scrivo nel mio ultimo libro la sequenza di acquisto è: Feel-Choose-Think.

Desideri - Scegli - Motivi razionalmente

Per questo la comunicazione TUcentrica è fondamentale, con le sue duplici modalità:

  • Di comprensione del paziente da un lato, necessità e desideri
  • Di sviluppo della attrattività verso lo studio dall’altro.

Si dice che una catena è forte quanto il suo anello più debole, ebbene quello che dovrebbe essere l’anello fondamentale, il clinico, a volte non riesce ad esprimere la sua capacità ed il suo talento. Privando il team della pietra miliare su cui costruire un rapporto duraturo con il paziente.

La soluzione è apparentemente semplice:

Tutti devono saper comunicare correttamente i valori dello studio.

Il corso di comunicazione che con Ideadana realizzo nei singoli studi per il singolo team diventa quindi il passo fondamentale nella convinzione che il bene globale dello studio dipende anche dalle singole capacità di comunicazione.

Per questo il corso è sempre preceduto da un incontro preventivo con il titolare e diventa prodomo di un successivo eventuale intervento di coaching per gestire al meglio le singole individualità.

Scelta che spesso si rivela la migliore per iniziare a fare veramente di un staff un team.

In cui il termine staff definisce un gruppo di persone che operano a supporto di un capo, con l'obiettivo di eseguire bene il compito il compito assegnato.

Il termine team definisce invece una squadra, che ha sì un suo capitano, ma in cui ognuno gestisce il proprio ruolo tra autonomia e coordinazione sinergica.

Uno staff deve far segnare il capitano,

un team vincere la sfida.

(Spiego in molti post le differenze tra i vari ruoli all'interno dello studio, tra cui in questo, che si titola:

"Frodo ha bisogno di Sam").

i need somebody
Keyboard - Enter key replace with a RED HELP Key

L’aspetto economico

Prima ho usato una parola molto forte: affari. Possiamo definire lo stesso concetto con il termine business od utilizzare altri sinonimi, ma chi sceglie la libera professione deve porre attenzione anche sul lato economico della sua attività.

È di evidenza comune che l’arrivo di un nuovo paziente, quando non lasciato al caso, è un processo lungo ed economicamente costoso: anche il semplice passaparola spontaneo in realtà deriva da una consolidata capacità di comunicare dello studio.

La mancanza di un adeguato numero di nuovi clienti, linfa vitale dello studio, ha due cause principali:

  • La mancanza di qualità percepita
  • La mancanza di comunicazione convincente/ TUcentrica

Nel primo caso ho aggiunto un aggettivo “percepita” perché se uno studio odontoiatrico non realizza una buona qualità clinica è inutile che pensi alla comunicazione od al marketing in generale: prima deve risolvere il suo problema basilare.

La mia esperienza però non vede generalmente come un problema la qualità medica , mentre lo è spesso la qualità percepita.

Anche qui i fattori primari sono usualmente due:

  1. Il medico che non sa trasmettere competenza e fiducia, con mancanza di autorevolezza
  2. La successiva assenza di un manager esperto nel comunicare, il DOM

Per questo corsi e consulenze coinvolgono l’intero team, clinico ed extra clinico: l’uno non può fare a meno del valore dell’altro.

Per questo anche nel corso sulla Prima Visita, momento cruciale per lo studio, è altamente raccomandata la presenza di DOM e clinico.

La comunicazione è una sinergia che tutti coinvolge per esprimere un messaggio potente verso l’esterno

Ho risposto alla domanda iniziale?

Per quesiti più personali contattami direttamente

Gaetano


Terza regola marketing

Alcuni argomenti sono decisamente sottovalutati, come l'importanza di un'ottima capacità di comunicazione professionale, eppure sono quelli che costruiscono la prima differenza.

Questo argomento sarà addirittura oggetto di una nuova serie di post/ regole che inizieranno dopo queste 36 dedicate al management complessivo di uno studio odontoiatrico.

Comunicare bene è alla base del successo

REGOLA MARKETING

La prima regola del marketing afferma «definisci le linee guida»: decidi formalmente come vuoi procedere per migliorare immagine e sostanza del tuo studio presso clienti attuali e potenziali.

La seconda ricorda l’importanza del «dotarsi di un’immagine coordinata» perché il vestito conta e come appari è la prima cosa che viene osservata.

Possiamo essere belli in immagine, ma un rapporto duraturo prevede soprattutto la capacità di comunicare in modo convincente, di creare una relazione.

Questo deve essere un obiettivo da parte di tutto il team, siano il DOM e gli addetti all’area extra clinica, siano ASO e clinici, perché anche come si presentano le cure rappresenta una area fondamentale del rapporto con il paziente.

(Ne parlo nel modulo "visita clinica" del corso Prima Visita).

La comunicazione parte dall'ascolto del paziente e non usa l'udito, ma cuore e cervello.

Cuore per entrare in sintonia con i sentimenti del paziente, cervello per concretizzare una soluzione ai suoi desideri.

Il comunicare in modo professionale aggiunge competenza alle naturali capacità personali e si impara.

COME AGIRE

A) DOM clinico principale devono sapere come gestire con metodo la prima visita, ci dedico un corso apposta di 2+2 ore online (il mio bestseller)

B) Tutto il team, segretarie- aso- clinici deve conoscere e condividere le regole base della comunicazione, per questo il mio specifico corso è «aziendale» nel singolo studio, previo incontro con titolare per tararlo sulle esigenze precipue del team

C) Se non puoi permetterti corsi per il tuo team chiedimi i titoli di qualche libro utile alla bisogna, comunicare in modo professionale è una competenza fondamentale da acquisire

D) Se non puoi permetterti corsi per il tuo team preoccupati molto e chiamami, è a rischio il futuro stesso del tuo studio

Contattami in via amichevole che ne parliamo.

Gaetano


Cos'è l'immagine coordinata

Premessa

La tua immagine deve essere coordinata per essere coerente.

Un’immagine coerente presuppone che la sua forma rifletta la tua sostanza.

Quello che noi desideriamo sempre da una persona, da un’azienda, da un amico è avere certezza sul suo comportamento.

Esagerando potremmo affermare:

sulla sua etica personale.

L’incongruenza crea il dubbio e quindi la perdita di fiducia: perché si comporta così? In maniera diversa da come mi aspettavo?

L’immagine che noi proiettiamo ed ancor di più quella che gli altri recepiscono è fondamentale nel creare e mantenere un rapporto duraturo.

È invece una criticità notevole se risulta difforme da come la credo, se mi illudo di proiettare un’immagine si capacità, successo, competenza, amore etc. ed invece il paziente la percepisce vecchia, non curata né attrattiva.

Ho chiesto a Daniela Dana Bonomi, esperta di immagine coordinata, un ausilio per spiegare cosa forma questa benedetta IMMAGINE. Riporto il suo commento:

Tutti abbiamo un’immagine percepita dagli altri, involontaria o gestita, la domanda da porsi per il titolare di uno studio odontoiatrico è:

“Questa immagine mi rispecchia, rispecchia quello che è diventato il mio studio?

Sono adeguato od utilizzo ancora i biglietti da visita che avevo 20 anni fa e i depliant sono fotocopie sempre peggiori di quelli di un tempo?”

Questo tipo di immagine non trasmette verso l’esterno l’immagine di uno studio di valore.

Spesso incontro studi che abbinano un’immagine grafica ed estetica scadente ad investimenti intelligenti ed onerosi in tecnologie e formazione.

Non comunicando la loro vera eccellenza.

Questo concetto è fondamentale:

Il primo passo è sempre dotarsi di un logo che identifichi la realtà dello studio e che la distingua.

Nel mio sito ne trovi alcuni esempi, il logo è il messaggio incisivo iniziale (mix non casuale di grafica, colori, stile, simbolo ecc..) da li segue il coordinamento di tutte le altre declinazioni della tua immagine.

Significa, ad esempio, che se ho un logo verde e viola non troverò all’interno dello studio pareti gialle, altrimenti non v’è sintonia ne richiamo alla immagine.

Dalla targa sul portone, esplicativa/ pulita/ moderna, alla sala accoglienza, tutto deve trasmettere un messaggio, il primo, il più importante:

Sei nel posto giusto, ci curiamo di te!

La sala accoglienza è il tuo biglietto da visita più importante.

(Non sala attesa, dove tu paziente aspetti i miei comodi, bensì sala accoglienza dove io già inizio a curarmi di te).

E’ il primo luogo per comunicare al tuo paziente/ cliente i servizi unici che offri.

Potrai mostrare un video o delle slide realizzate sapientemente, esporre ordinatamente delle brochure ben fatte o delle locandine … l’importante è che il tuo messaggio sia coordinato e ridondante.

Coordinare tutto (anche i colori dei camici) serve a creare un ricordo, che può essere trasmesso a parenti ed amici producendo un passaparola corretto.

Hai mai fatto quel gioco in cui ci si mette tutti in fila, la prima persona dice a bassa voce nell’orecchio del vicino una frase e non può ripeterla, a sua volta lui la ripete nell’orecchio del vicino e così via, alla fine la frase viene detta ad alta voce dall’ultimo della fila e risulta spesso senza senso e completamente travisata?

Ecco l’importanza dell’immagine coordinata: consentire un ricordo e un messaggio chiaro, rispondente alla realtà e facilmente trasmissibile.

Coordinare significa dare ordine coerenza sicurezza continuità ed opportunità.

Concludo io il ragionamento di Daniela con un’affermazione molto diretta: l’immagine di valore non la crea un miocuggino inesperto (come direbbe Elio), bensì uno specialista.

Anche la sola realizzazione di un logo non deve sembrare un puro atto creativo, Daniela ci impegna dei giorni interi: per capire chi è il cliente e che tipo di messaggio deve affermare il logo (sono verde/viola molto evidente perché è uno studio nuovo e sconosciuto? Ho un nome di fantasia o utilizzo il cognome del clinico perché già questo è un brand? Esistono nomi simili nelle vicinanze? È un nome disponibile per il sito o già occupato?)

E questi sono gli elementi più banali, quelli che conosco anch’io.

In questo tempo in cui è sempre più difficile distinguersi ricordati che prima di fidarsi di te, della tua sostanza e capacità clinica, un nuovo paziente ti esamina: iniziando dal web, proseguendo dalla sala accoglienza, fino al welcome pack che accompagna e sublima il preventivo.

(Tutti argomenti svolti anche nel corso Prima Visita).

Vuoi un ottimo consiglio? Visita il sito di Daniela, IdeaDana, e poi chiamala, datti un’immagine che dica al mondo quanto vali!

Gaetano


Il postino dentale sincero

Dimmi la verità

Hai pianto guardando Titanic? Quando lui la saluta scivolando nel gelo?

Provato paura di Jack Nicholson mentre impugna l'ascia in Shining?

Commosso per la storia d'amore decisamente improbabile che sta alla base di Avatar?

"Io ti vedo"

Ti ha fatto emozionare?

A me succede sempre, goccioloni agli occhi, tensione allo stomaco, la voglia di tenerezza mentre sullo schermo scorrono immagini che puntano al cuore.

E' tutto finto, sono attori!

Eppure è emozionante.

Quando faccio i miei corsi di comunicazione all'interno degli studi odontoiatrici, proietto sempre il famoso screenshot di Titanic: loro due a braccia aperte e gli sguardi innamorati.

E chiedo innocentemente: è una coppia che si ama?

La risposta dei partecipanti la immagini già, come la loro perplessità quando ricordo che no non è amore, è solo un sentimento recitato da attori.

Che non significa mentire, bensì cercare una terza via tra il bianco della verità sempre ed il nero della bugia egoistica.

Ogni giorno fingiamo

Dire ad una donna "sei la più bella del mondo" quando forse la Castà o Charlize Theron potrebbero eguagliarla è una bugia?

Crederle quando afferma che assomiglio a George Clooney è stupido oppure significa capire che questo è un messaggio d'amore?

Lo scandire un sincero

"buongiorno e ben arrivato"

all'arrivo di ogni paziente, anche a quello non propriamente nella nostra top ten dei simpaticoni può essere una forzatura all'istinto, che diventa però positiva quando ha come obiettivo il TUcentrismo.

Salta tutto il seguito del post se sei stufo di sentirmi parlare di marketing TUcentrismo, concetto che è alla base della mia strategia di marketing, sorvola sul prossimo paragrafo se hai letto il mio libro o sei già tra coloro che hanno frequentato i miei corsi , che organizza IdeaDana, e cercano di operare ogni giorno con questa "metodologia emozionale".

Non fingiamo se agiamo per il TU

Anzi, diamo a noi stessi una metodologia operativa faticosa all'inizio e poi molto potente nei risultati e di grande vantaggio per il nostro interlocutore.

Il TUcentrismo è un atteggiamento che parte da una scelta logica di metodo per planare infine nell'area delle emozioni.

La scelta logica deriva dalla comprensione che:

ognuno di noi è intimamente egocentrico, anche il nostro cliente

Per cui è meglio operare avendo bene a mente i suoi desideri e non i nostri, per risultare di suo interesse e farlo felice.

L'area delle emozioni ci ricorda che:

sforzarsi per superare il nostro egocentrismo per ricercare la soluzione ai desideri altrui è il modo migliore per comprenderlo e la base di una relazione migliore e più profonda.

Il manifestare interesse assoluto nei confronti del cliente è importante e foriero di emozioni, in special modo quando si è assieme.

Per questo la prima visita è un passaggio fondamentale nella creazione di un rapporto emozionale con il cliente, per questo va preparata in modo accurato sia sotto gli aspetti tecnici sia quelli emozionali e per questo, infine la sensazione che dobbiamo lasciare è di sincera "cura" della sua persona.

In conclusione

Come gli attori lavorano duramente per entrare nel personaggio ed essere credibili, lo studio odontoiatrico deve operare con costanza e premura per darsi un sincero "modello" di comportamento TUcentrico.

Che suscita emozione e crea un positivo rapporto con il paziente.

La competenza tecnica, basilare, è ormai diffusa e non basta più a creare differenziazione; anche le attrezzature innovative, come il Cone Beam, l'impronta ottica od il LASER, devono essere non solo strumenti operativi, ma ancor più segnali emotivi di attenzione verso il pazienti.

Aziende all'avanguardia nel servizio, come Doctor Smile, lo hanno capito ed alla fine dei loro corsi inseriscono anche l'aspetto marketing, perché non è solo uno strumento operativo, ma anche comunicativo.

Last but not the least.

Il team non è più un semplice accessorio alla bravura del medico, ma diventa parte integrante del servizio fornito: che sempre più deve diventare memorabile.

Un emozione da ricordare ed a cui tornare

Grazie per la lettura ed a presto vederci

Gaetano


Il postino dentale - visita

Fatti un sorriso

Vivere con il sorriso, è l'obiettivo che da tanto tempo mi propongo in prima persona:

sorridi Gaetano che tristezza serve a nulla

è anche il fil rouge alla mia carriera, praticamente svolta sempre in ambito dentale: a fianco di quei dispensatori di sorrisi che sono, o dovrebbero essere i dentisti.

Quelli che ancora fanno male al loro pazienti, ma solo nelle barzellette e in qualche angusto studio, che muore un po' ogni giorno. Perché nuovi clienti non lo visitano.

Un'ora dal dentista? Eterna e dolorosa!

Perché mai dobbiamo accettare come immodificabile questo assunto?

Perché chi può regalare sorrisi dovrebbe offrire dolore?

E' fantasia il pensare che la vista dal dentista debba diventare un momento lieto, senza dolore e con la soddisfazione di scoprirsi più sani e belli?

giusy albanese

Regala un sorriso

Quando si usa la parola regalo sembra che l'etica medica si inalberi in massima rapidità, però almeno un paio di cose possiamo regalarle: Tempo & Sentimento

Tempo.

Il tempo è un costo, tra l'altro non rimborsabile., usiamolo bene.

Anche quando pensiamo di fare un regalo, con la prima visita gratuita, dobbiamo considerare che il cleinte ragiona così:

Una visita che non fornisce tutte le informazioni utili a farmi decidere se e come devo curarmi della mia bocca, nel senso più lato, è stata per me un costo.

Anche se era gratis: ho preso un permesso dal lavoro, abbandonato il mio ufficio, insomma dentista hai avuto cattiva "cura" di me nell'ora che ti ho dedicato.

Conta il risultato che LUI ha ottenuto, non il tempo che hai speso tu o le azioni che hai fatto.

Per questo dico/ ripeto/ ribadisco costantemente l'importanza della prima visita: ci ho fatto un corso online apposta, è fondamentale sia attrattiva ed efficace.

Quando parlo di marketing TUcentrico è su questa piccola basilare rivoluzione nell'approccio che si fonda tutta la conseguente strategia operativa.

L'obiettivo non è ne curare il dente, ne curarsi del paziente: è nel realizzare una condivisione di sentimenti.

Credimi non è filosdofia, ma un punto molto concreto da raggiungere l'entrare in rapporto emotivo con il paziente.

E' un obiettivo che poi si trasforma nell'oltre l'85% di preventivi conclusi.

Io sono un manager:
contano i numeri.

Che non tanto stranamente nascono dai sentimenti, come insegna da tempo la psico-economia.

Sentimento.

Noi quando andiamo ad un consulto medico ragioniamo con il nostro cervello limbico, che non è quello delle "ragione", ma quello delle emozioni.

E' il sentimento che ci farà considerare l'ora "spesa" dal dentista come una saggia idea o una perdita di tempo.

E' il come siamo accolti e curati nei sentimenti che ci induce ad accettare il preventivo, ben più della cifra esposta.

La procedura più importante, lunga, complessa, che devi seguire nel tuo studio non è quella sulla sterilizzazione o come si prepara lo studio per l'implantologia: è quella su come si gestisce la prima visita del paziente.

(quella che ho formalizzato per lo studio più "bravo" è di 8 pagine)

Perché è così "difficile"?

Perché sulla prima visita ho impostato addirittura un corso online di 2+2 ore, in diretta?

Perché non basta leggere ed imparare una procedura per renderla efficace.

E' indispensabile sia il punto d'arrivo di un autentico, tucentrico metodo di azione verso il paziente.

Che anche se non lo dice se ne accorge di chi finge.

Una bella ora

E' quella in cui esci dalla visita e pensi, nei casi migliori anche dici: caspita così non mi aveva "curato" nessuno.

Una bella ora è quella in cui, durante la cura, il paziente non sente dolore.

Scegli tu se avviene perché hai usato la sedazione, la siringa elettronica o il laser: l'importante è che il paziente vede che hai operato per "curare" la sua paura.

Insomma oltre che curare il tuo paziente curati di lui.

Il suo benessere e la sua felicità si trasformeranno in benessere e felicità anche per il tuo studio.

Garantito, funziona

A presto vederci

Gaetano


Comunica allegramente

Comunicazione e Marketing. Coppia di fatto.

La comunicazione diventa convincente.

Ricordi il blog precedente? Si intitolava “dentisti e marketing odontoiatrico? Un disastro.”

Il titolo prendeva spunto sa una espressione riferita da troppi amici del settore commerciale e che non condivido.

Riguardo al marketing in odontoiatria nel blog io affermavo convinto che:

“Tu odontoiatra-medico-imprenditore fai già marketing odontoiatrico, il dubbio è solo: posso farlo meglio? La risposta è ovvia: si, con un esperto al tuo fianco.”

Affermazione che credo sia ampiamente condivisibile. Inoltre ricordavo che:

“Il marketing odontoiatrico però non è teoria! Il marketing è dare valore aggiunto e valore vuol dire guadagno aggiunto, se il marketing non ti fa guadagnare è perché non lo hai applicato bene. E applicarlo bene è una professione, difficile tra l’altro.”

Parlando con imprenditori e commerciali queste sono affermazioni ovvie, la loro perplessità consiste nella reale capacità volontà dei medici odontoiatri a non subire il mercato, ma esserne dei protagonisti.

Essere protagonisti però implica una strategia globale che considera la comunicazione convincente come uno dei pilastri fondamentali verso il successo.

La mia iniziativa di insegnare Comunicazione Convincente ai medici ed al team ha suscitato una reazione molto vivace

“ma figurati! Di quello proprio se ne ...interessa a nessuno”.

E invece, come nel divertente film Frankenstein Junior, sorrido tranquillo e lo esprimo chiaro e forte:

Si. Può. Fare!

Io sono certo che sia imprescindibile il comunicare in modo convincente.. Anzi deve!, è inevitabile per la tua sopravvivenza in un mondo in cui ormai l’offerta supera la domanda.

Io sono convinto che tu odontoiatra-medico-imprenditore nel tuo profondo sia d’accordo con me, che tu sappia e voglia:

Essere convincente, avere un team convincente; sapere proporre meglio i vantaggi che offri ai tuoi pazienti; che farsi curare da te sarà per loro un'ottima scelta.

Possiamo chiudere gli occhi o prendere atto che la crescita dei network odontoiatrici dipende anche dal fatto che si sanno proporre!

Che usano la comunicazione convincente in modo professionale e hanno al loro interno dei veri e propri commerciali a proporre i servizi dello studio: le definiscono Clinic Manager o come da anni sto suggerendo: Dental Office Manager.

Sono convinto che anche tu voglia:

  • aumentare la percentuale di chiusura dei tuoi preventivi.

(È un argomento svolto anche nei miei corsi di marketing in odontoiatria. Capire il risultato delle tue prestazioni è indispensabile se vuoi ottimizzarlo. La comunicazione convincente e il suo corollario interno "tecniche di negoziazione" è un metodo efficace per riuscirci).

Non è facile, ma nemmeno impossibile. Ti posso aiutare molto se vuoi. Scegli come:

A presto sentirci

Gaetano