La CAO, Bersani e lo zuccone

Lo zuccone sono io, Gaetano Toffali, che oggi temo mi farò un po' di "non amici" tra i dentisti. Accidenti a me ed al vizio della franchezza!

odontoiatria33La colpa di tutto è di un articolo pubblicato su Odontoiatria33 in cui –in sintesi- si afferma che la CAO vuole chiedere l’incostituzionalità della legge Bersani perché in campo medico è ritenuta nociva per la salute dei cittadini. Ovvero, come dice il segretario CAO, la legge lascia spazio a cialtroni che potrebbero mettersi “a pubblicizzare una nuova cura Stamina” con ampio danno per i pazienti.

A tal proposito enuncio alcune premesse che in seguito andrò a motivare. Per quanto concerne l’attività dei medici odontoiatri (che non sono/possono essere più solo dei dentisti) ritengo che:

  • La pubblicità ingannevole sia da punire: come sempre.

  • La pubblicità su manifesti e giornali o televisione di offerte serva molto poco

  • Un medico odontoiatra che nel suo sito o sui social spiega come effettua le cure, fornisce invece un corretto servizio ai pazienti. Si cura di loro.

  • L’odontoiatria non è un attività no profit, è una professione medica  che prevede sia un intima etica, ma anche un ritorno economico

  • Quando i pazienti spendono migliaia di euro hanno ragione a non essere sempre pazienti ed è loro diritto avere spiegazioni sui costi e sui benefici della cura

  • Un paziente che spende migliaia di euro per curarsi è anche un cliente, basta ipocrisie

Baso queste convinzioni sulla mia profonda conoscenza del mercato dentale e degli odontoiatri. Li conosco fin dagli anni ‘80 ed ancora oggi li visito ed ascolto costantemente.

Bersani dunque.

Ricordiamo per fare chiarezza che, per quanto riguarda l’odontoiatria, gli effetti del articolo 2 del decreto Bersani sono stati essenzialmente:

  • abolizione delle tariffe fisse o minime

  • abolizione del divieto di pubblicità

Del primo importante punto non discute più nessuno, mentre  il secondo è l'oggetto del contendere, anche se è comunque possibile solo secondo criteri di trasparenza e veridicità del messaggio il cui rispetto è verificato dall'ordine.”

L’ordine dei medici può quindi intervenire e fare punire ogni pubblicità ambigua o ingannevole.

Il casus belli.

Il casus belli citato dal CAO è il sito www.parodontite.it

Ti suggerisco di visitarlo e stabilire da solo se fa informazione o pubblicità ingannevole.

Noterai che in realtà questo è il sito dell’Excellence Dental Network, creato da un tuo collega toscano, un medico odontoiatra.  Che dovrebbe operare in scienza e coscienza.

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Propone delle cure che danneggiano il paziente? L’ordine può denunciarlo. Propone delle cure diverse dalle tradizionali, enfatizzando l’uso del laser? Lo abbiamo detto, quello che conta è la scienza e coscienza di chi opera. Esimi studiosi come il professor Gianluigi Caccianiga nei loro corsi documentano risultati importanti ottenuti utilizzando il Laser, leggi l’intervista all'immaginazione che mi ha concesso il professore o esamina i suoi casi risolti, è un relatore molto attivo.

Gli approcci nuovi, possono diventare il sale del miglioramento terapeutico e, ad esempio, forse anche tu, come molti tuoi colleghi, usi con successo il botulino sul massetere, è diventata una terapia abituale per il bruxismo anche se non ancora prevista tra le indicazioni ufficiali.

Che fare?

Il mondo cambia a velocità esponenziale, possiamo fare battaglie in difesa o giocare per vincere.

Certamente è da accettare e gestire il fatto che: sia i pazienti, sia i clienti sono oggi molto più informati del passato. E' un dato.

Oggi hai però a tua disposizione un arma potentissima: se sei bravo puoi farlo sapere a tantissimi, il web è un passaparola virtuale molto potente.

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L’invito caloroso è questo: diventa sempre più bravo come medico odontoiatra – se negli anni ’80 avevi poco più di 19.000 colleghi oggi i tuoi competitor sono ben più del doppio-  ed inizia a capire che il lato imprenditoriale della tua professione c’è ed è importante considerarlo, per assicurarsi un piacevole e redditizio futuro.

Ci sono se vuoi parlarne con me.

Con il libro, con i corsi e soprattutto di persona. Sentiamoci, vediamoci, a te basta un’ora per fare una buona prima visita? Anche a me.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]


cosa mi tocca fare

DDL concorrenza: parliamo del Fatto o di fatti?

fattoIl Fatto Quotidiano -il giornale diretto da Marco Travaglio e noto per le sue inchieste giornalistiche – ha pubblicato il 25-01-16 un articolo dal titolo inequivocabilmente critico:

I dentisti remano contro il mercato

A cosa si riferisce l’articolo? A sei emendamenti praticamente identici, presentati in Senato per modificare il DDL concorrenza approvato dalla Camera.

Tali emendamenti –dal 46/26 al 46/31- prevedono che:

I soci di società operanti nel settore odontoiatrico, per almeno due terzi del capitale sociale e dei diritti di voto, devono essere iscritti all'Albo degli odontoiatri.

Questo in pratica significa: signori imprenditori che possedete dei network, cortesemente o chiudete baracca e burattini o li cedete per due terzi a degli odontoiatri.

Intervento teoricamente rivoluzionario. Vediamo cosa affermano in proposito: il Fatto, l’ANDI, l’AIO nonché Keystone e il sottoscritto.

Il Fatto Quotidiano.

Parla di lobby a cura dell’ANDI, i sei emendamenti sono oggettivamente quasi identici e provengono da senatori di aree politiche molto differenti: Pd, Ncd, Pdl, M5s e Gruppo Misto.

Boccia gli emendamenti come:

Una regola, evidentemente, anti-concorrenziale e finalizzata esclusivamente alla tutela del portafogli di una categoria professionale.

Afferma che sono un danno per i pazienti.

E’ infatti, pacifico che la qualità dell’assistenza che cittadini ed utenti possano ricevere in una clinica odontoiatrica non è funzione di chi la possiede ma, esclusivamente, della sua organizzazione e, naturalmente, della professionalità del personale che vi opera.

Insomma un articolo estremamente critico.

Che ha suscitato molte reazioni, in particolare da parte delle società che rappresentano i medici odontoiatri.

logo andiL’ANDI in primis.

È su posizioni diametralmente opposte e le ribatte con suo presidente dottor Gianfranco Prada.

Cosa afferma in sostanza l’ANDI?

Che gli emendamenti sul DDL concorrenza sono una tutela per i pazienti:

“Gli emendamenti proposti non fanno altro che estendere le tutele che i cittadini oggi hanno rivolgendosi per le cure ad un dentista libero professionista, anche a coloro che scelgono di farsi curare in una clinica odontoiatrica organizzata come società di capitale.”

In sintesi: un’azienda, che opera per il profitto, non può tutelare il paziente come invece un medico, che opera con scienza e coscienza e deve rispettare precise regole deontologiche.

Posizione simile a quella espressa dall’altra associazione degli odontoiatri italiani: l’AIO

aioL’AIO condivide

Chi esprime il parere AIO è il loro presidente dell’Emilia Romagna, dottor Cesare Brugiapaglia.

Cosa afferma l’AIO?

In toni assai meno diplomatici la posizione espressa dall’AIO è sostanzialmente simile a quella dell’ANDI, ovvero:

“Mentre il primo scopo di un libero professionista è quello di rendere delle prestazioni secondo scienza e coscienza, l'esercizio in forma di impresa ha, come primo fine, il lucro. Ovvero, si cerca un profitto, prima ancora di prendere in considerazione le reali esigenze terapeutiche dei pazienti.

Aggiungendo che la concorrenza dei network non ha portato ai pazienti reali benefici economici, ma solo un calo qualitativo delle cure erogate.

imagesKeystone ed una analisi accurata.

In Italia vi sono ormai molti network operanti: le stime parlano di oltre 500 cliniche ad oggi ed una previsione di 2.000 nel prossimo futuro.

Un’analisi molto precisa e scrupolosa in merito è stata presentata -su Odontoiatria33- dalla società Keystone, che effettua molte ricerche di marketing in ambito odontoiatrico, .

I dati parlano di forte crescita del numero di studi associati a qualche network, ma la realtà che emerge dai dati Keystone è verificabile da qualsiasi professionista nella sua esperienza quotidiana:

Gli studi dentistici appartenenti alle catene non spostano grandi masse di pazienti ma fanno un "rumore assordante".

Quasi sempre, nelle mie consulenze, quando analizzo il come e perché vi sia stata una perdita di fatturato. la sensazione da parte dell'odontoiatra è che sia imputabile alla concorrenza di network o catene low cost -non sempre sono la stessa cosa- ma questa teoria viene sempre notevolmente ridimensionata dai dati che analizzo e la ragione è spesso altrove.

Il mio parere sincero

Il termine sincero l’ho inserito perché invece di fornirti queste informazioni oggettive e mantenermi neutrale, correrò il rischio di scontentare un possibile futuro cliente, esprimendo con franchezza un parere professionale.

Come prima cosa ipotizziamo l'inverosimile, che il DDL diventi legge. Quindi domani sono illegali le oltre 500 cliniche italiane appartenenti a circa 23  network!

Questo sarà un problema solo per una parte di loro a dire il vero, perché molte sono state create da medici odontoiatri che hanno scelto ed intrapreso una precipua attività imprenditoriale.

Inoltre dubito fortemente che l’Italia possa diventare il primo paese occidentale che fa chiudere Vitaldent; Dentalcoop o simili, aziende da decine di milioni di fatturato e qualche migliaio di addetti, tra cui si stima almeno 1.000 odontoiatri.

Ammettiamo comunque che l’ipotesi si realizzi. Dubito che le società proprietarie delle cliniche liberino i loro locali per poi buttare attrezzature e riuniti in una discarica, certamente le vorranno vendere.

Chi le compra?

Quanti sono i liberi professionisti medici odontoiatrici desiderosi di acquistare l’avviamento di una nuova attività locale con almeno 4 studi investendo cifre si presume considerevoli?

E nel caso: non sarebbe logica e condivisibile la loro ricerca di un ritorno del massiccio investimento effettuato?

Chi cambierebbe il personale, i medici, i listini, correndo il rischio di allontanare parte della clientela attuale? Nessuno.

Permettimi la brusca franchezza:

Un odontoiatra che apre uno studio e non si pone il problema della sua sopravvivenza futura non è un medico bravo ed etico: è un imprenditore che fallisce.

Nella scelta ci una libera professione il corretto profitto è da ricercarsi, se vuoi essere veramente utile ai tuoi pazienti.

Solo il giusto profitto ti consente di avere risorse per aggiornarti in formazione e di acquistare i migliori prodotti ed in attrezzature, o no?

Un bravo medico non deve essere un cattivo imprenditore.

Al contrario è un medico saggio se ha capito che la corretta redditività è un bene da perseguire ed attiva i meccanismi necessari a raggiungerla e consolidarla.

Utilizzando un francesismo quando un mio cliente inizia a parlarmi di concorrenza, di network, di Croazia usualmente rispondo: ma che te ne frega importa? Parafrasando una famosa citazione di John Kennedy:

Non dirmi cosa fanno loro:

Dimmi cosa fai tu per essere diverso e migliore.

Chi vince non lo fa perché gioca solo in difesa, ma perché realizza qualcosa di più del suo avversario: un gol, un canestro, un idea o una nuova cura.

Esci dalla logica del: cosa posso fare per difendermi? Entra in quella che dice:

In cosa sono bravo? Come e con cosa posso vincere?

Conosco decine di medici odontoiatri vincenti, quasi tutti gli odontoiatri imprenditori che mi consultano hanno studi di successo e non mi chiamano perché sono in crisi, ma perché sono bravi e vogliono continuare a mantenersi tali e addirittura migliorare.

Con l'ausilio di un coach esperto a capire i loro talenti.

Mi chiedono consigli su come formare meglio il loro staff, non come ridurlo.

Come inserire nuove tecnologie digitali o nuove attività terapeutiche.

Perché non cambia se operi come network, S.r.l. o singolo odontoiatra, la realtà è quella di sempre:

se non lo "curi" bene il cliente da te non torna; neppure se hai i prezzi bassi.

Che il cliente desideri attenzione è realtà di sempre, a cui oggi si è aggiunta una nuova richiesta di servizi, il cliente è sempre meglio abituato -suo diritto- ed ha innalzato il livello di esigenza.

Vuole orari flessibili, servizi completi, rapidità, efficacia, insomma quello che tu stesso chiedi ad ogni tuo fornire di prodotti o servizi.

Si informa su internet su chi sei e cosa fai prima di chiamarti.

Nelle mie consulenze agli odontoiatri la cosa piacevole per entrambi è che il medico/imprenditore queste cose le ha ben capite, gli serve solo una mano per attuarle.

Nel 80% dei casi quelle che mettiamo in atto sono iniziative che non stravolgono lo studio - enorme e pericolosa baggianata- ma semplicemente lo ritarano. Per questo gli interventi che effettuo sono spesso molto concreti e concentrati nel tempo: per mia scelta di metodo e perché sufficienti agli obiettivi del medico: credimi ad un professionista non serve spendere per il marketing decine di migliaia di euro.

Non a caso definisco la mia consulenza come: Marketing Strategico Breve.

Per fornirti un dato statistico: sette giornate di coaching sono quasi sempre sufficienti per imprimere allo studio la svolta desiderata.

Non è un DDL che migliorerà la tua vita professionale o che ti porterà più clientela, bensì lo sfruttare appieno il tuo talento, con un abile coach ad assisterti se vuoi.

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sorpresa dental Trey

Schein acquista Dental Trey: il mercato cambia e tu?

Il 3 novembre 2015 è uscito un comunicato Dental Trey che ratifica una voce già sul mercato da tempo: la maggioranza dell’azienda viene acquisita dal gruppo Henry Schein, il numero uno al mondo nella distribuzione dentale.

Questo è l’incipit della comunicazione che ha fatto Dental Trey:

“Dental Trey è lieta di annunciare che ha firmato un accordo per entrare a far parte di Henry Schein Inc., il più grande fornitore al mondo di prodotti e servizi sanitari per il settore dentale, veterinario e medicale. Alla definitiva chiusura della transazione, la società deterrà una partecipazione di maggioranza in Dental Trey insieme alla famiglia, nelle persone di Silvia e Roberta Coli. 

Dental Trey, mantenendo l’identità aziendale che la contraddistingue, continuerà ad operare con il proprio marchio, i suoi 100 agenti e specialisti su tutto il territorio nazionale, con continuità nei servizi e preservando il rapporto che la lega ai suoi stimati clienti.”

Dopo avere letto la conferma della notizia anche da parte di Henry Schein, di slancio ho redatto questo post, in cui ribadisco le considerazioni sul mercato dentale che espongo nei miei corsi e consulenze; concetti che trovano sempre più conferme nella realtà.

Il mercato cambia e tu?

Mercato distributori.

Quando ho iniziato ad operare nel settore la gran parte delle aziende distributrici, come Dental Trey, erano solo a valenza provinciale o regionale, oggi sul mercato vi sono sei aziende a livello nazionale, che da sole gestiscono circa il 70% delle vendite in Italia.

Fino al 2004 erano solo aziende italiane, mentre ora il leader di mercato è una multinazionale USA.

La concentrazione delle aziende non è una ipotesi, è una realtà anche nel dentale.

Studi odontoiatrici

Gli studi odontoiatrici di vent'anni fa erano composti da 2 massimo 3 sale operative e network era una parola sconosciuta.

Nel 2014 il network odontoiatrico Vitaldent, proprietà spagnola, ha fatturato in Italia più di 100 milioni di euro e la DentalCoop, gruppo italiano in forte crescita, ha superato i 60 milioni di euro.

Possiamo affermare che nel 2015 operano in Italia almeno 20 network.

Il mercato cambia e tu?

La concentrazione riguarda anche gli studi odontoiatrici.

Si stima che nel 2025 in Italia saranno circa 8.000 gli studi odontoiatrici che, da soli, copriranno il 70% del fatturato globale.

Gli altri saranno costretti verso un mercato a bassa redditività o dovranno posizionarsi come studi altamente specializzati in una branca specifica.

Anche l’attività corrente negli studi odontoiatrici sta cambiando.

Ti è noto che già oggi il mercato della estetica periorale nei tessuti molli è stato approcciato da circa il 10% degli studi odontoiatrici italiani?

Mentre dirigevo Sympla ho realizzato oltre 200 corsi di formazione con ECM di ANDI e contributo scientifico e formativo di Poiesis.poiesis.nuovo.logo

Poiesis è la società scientifica dedicata a quella nuova cultura odontoiatrica che “nasce dal sorriso” ed è attiva in Europa nel proporre una costante formazione tecnica e culturale per la cura dei tessuti periorali molli.

Da esperto di marketing te lo confermo:

la prevenzione e l’estetica orale e periorale saranno le aree di business più profittevoli per l’odontoiatra, quelle con i maggiori guadagni.

Il mercato cambia e tu?

Parliamo delle tue prospettive?

Ipotesi prospettiche: Il tuo futuro professionale dipende dalla prossime strategie di marketing che metterai in atto:

  • Hai uno studio affermato? Bene, hai ancora qualche anno di guadagno, se in decremento o in aumento dipende dalle tue decisioni strategiche di oggi

  • Hai uno studio affermato, con degli eredi previsti? Chiama me o un altro bravo consulente a darti consigli e attività, ma inizia ad agire presto, il futuro corre

  • Hai uno studio in cerca di espansione? Devi diventare anche imprenditore, non vi sono alternative redditizie.

  • Hai un progetto preciso di marketing? Congratulazioni probabilmente sarai tra gli 8.000 studi odontoiatrici di grande profitto

Contattami per una consulenza One-To-One.

Il momento delle decisioni diventa più complesso ogni anno che passa e l’area imprenditoriale e strategica sta assumendo maggiore rilevanza.

Vuoi controllare la tua attuale strategia imprenditoriale o darle una forte spinta verso il successo?

Contattami per iscriverti al corso di marketing.

Per capire se sono in sintonia con le tue aspettative, sfoglia il mio sito o leggi gli altri miei post, a partire dal primo: Dentisti e marketing? Un disastro.

Contattami per capire come correre più veloce e impostare assieme un futuro sereno e redditizio.

Il mercato cambia e tu?

Perché vincere è possibile.

Dal prossimo venerdì pubblicherò dei post speciali. Con un gioco di parole li ho chiamati le interviste immaginarie.

Sono interviste a degli amici, medici odontoiatri, che hanno usato l’immaginazione per fare qualcosa di unico nel mercato odontoiatrico.

I primi due saranno Ezio Costa e Paolo Andriolo, se sei curioso di capire perché sono speciali vai a vedere i loro siti Clinica Ezio Costa e Centro Andriolo, e poi leggi nelle mie prossime interviste la filosofia su cui si sono basati per realizzare il loro concreto sogno.

Il mercato cambia, contattami per essere tra i suoi protagonisti.

Pscaffe dentisti

Congratulazioni a Henry Schein e soprattutto auguri di cuore ai dipendenti e agli agenti Dental Trey, che il vostro futuro sia sereno.

Vi offro un metaforico caffè.


Buon compleanno Gaetano

Mi chiamo Gaetano Toffali, il 24 ottobre compio gli anni e ho deciso di farmi un regalo.

L'unico giovane pompiere che mi piace: mio nipote Memi.

Un paterno sfogo personale, verso quei giovani che non sanno più osare il futuro.

Un tempo si diceva:

Incendiari da giovani e pompieri da vecchi

Intendendo che da giovane hai voglia di cambiamento, di cogliere rischi, di agire; mentre l’età matura porta al desiderio di conservare, quello che si è raggiunto.

Io sono un manager strano, perché innovazione, cambiamento, creatività, differenziazione, sono ancora tra i capisaldi del mio agire professionale e mi cadono le braccia a parlare con troppi giovani manager vecchi.

Che hanno come unico obiettivo il raggiungere il budget prefissato, applicando sempre e solo i due strumenti meno efficaci:

spremere chi produce e tagliare i costi

Sicuro che non esiste un'altra via oltre a quella affollatissima che percorrono tutti?

Sicuro che l’obiettivo sia copiare la concorrenza se rincorri, o cercare solo di mantenere il distacco, se sei provvisoriamente davanti?

Sicuro che aprire lo sguardo all'orizzonte non proponga anche strade diverse, migliori e più rapide?

uomo spremuto

Cambia il verbo spremere in formare e vedrai la differenza produttiva, tra un bravo e motivato collaboratore e chi ogni giorno perde un pezzo di sorriso.

Taglia tutti i costi inutili, hai ragione il grasso è superfluo; ma attento a non confondere grasso con muscolo: sarebbe errore drammatico.

Caro giovane manager che fai benissimo i conti sui costi, quante volte ti sei fermato ad immaginare un’azione differente, per un'idea di ricavi nuova e diversa?

Vi sono dotte teorie in proposito: dalla

“strategia dell’oceano blu”

passando per il

“sur-petere con il pensiero laterale”

per citare le due mie preferite, l’essenza però è la stessa: se non sei differente dagli altri, perché dovrei scegliere te invece che il più conveniente?

Guardati in giro: quante aziende leader di mercato vedi che hanno puntato solo sulla banalità del abbassare i prezzi o tagliare i costi?

Il tuo smartphone è Alcatel? E la tua macchina è una Logan?

Difficile, esistono, vendono ma hanno basse quote di mercato. Anche se sono certo siano buoni prodotti, nessuno fa più prodotti scadenti, non sono loro i leader.

Apri una possibilità al cerino della innovazione e del marketing creativo, sii diverso per essere migliore!

Questo non è un vero post, definiamolo uno sfogo e un abbraccio, rude, a chi ha ancora trent’anni o giù di lì e vuole diventare un manager di successo.

Accetta la difficile bellezza del tuo ruolo: il manager decide, opera, gestisce; traducilo come vuoi ma quello che non fa è stare fermo a difendere una barricata ogni giorno più debole.

Lo so è una banalità nella forma, ma ancora una potente verità, dire che:

Il mondo si muove e chi mantiene le proprie posizioni in realtà sta andando indietro.

Hop hop, forza sii differente, offri ai clienti qualcosa di inaspettatamente bello, o almeno provaci.

Cambia prima di essere costretto a farlo.  (Jack Welch)

Post scriptum

Un consiglio infine a te amico odontoiatra che hai uno studio avviato e che ben funziona: cambia!

Il cambiamento ha bisogno di risorse, di tempo e di tranquillità interiore.

E' adesso, che le cose vanno bene, il momento giusto per cambiare e puntare alle tue ambizioni e alla tua felicità.

Anticipa il futuro, sei già davanti agli altri? Bene mantieni il distacco e se vuoi confrontarti con un sognatore concreto, contattami.

Hai provato sintonia leggendo questo post?  Conosciamoci meglio.

Chiedimi informazioni sulle mie consulenze di Marketing Strategico Breve.

FUNZIONA.

"Alcuni cambiamenti sono così lenti che non te ne accorgi, altri sono così veloci che non si accorgono di te" (A.Brilliant)

Sii parte del cambiamento, sii il suo motore.

A presto sentirci,

Gaetano


caffè di Gaetano Toffali

Dentsply acquista Sirona: ma quanto mi costi?

Stamattina sorseggiavo il mio caffè quando ho letto questa notizia sulle pagine economiche:

“Il gruppo Dentsply International azienda leader nel settore dentale ha annunciato l'acquisto della Sirona Dental Systems  per 5,56 miliardi di dollari.

Con l'obiettivo di creare il leader mondiale nel settore da 3,8 miliardi di dollari in fatturato. In base a questa offerta gli azionisti Sirona riceveranno 1,8142 azioni Dentsply per ogni azione posseduta.

Al termine dell'operazione gli azionisti Dentsply deterranno il 58% del nuovo gruppo.”

Hai idea di cosa siano tremiliardiottocentomilioni di dollari?

Io no, francamente, mi fermo a molti zeri prima.

Comunque congratulazioni a Dentsply, che nel settore dentale era già azienda di riferimento ed anche a Sirona, marchio di eccellente immagine e realtà.

Posato il caffè mi è venuto spontaneo scrivere subito questo post, sia come informazione sia come consiglio.

Il consiglio è per  tutti gli operatori in ambito dentale, che sono ancora convinti di operare in una nicchia di mercato: diventate forti.

Siate aziende oppure odontoiatri, il mercato è ancora ricco ed attrae sempre più i grossi investitori.

Ricordiamo ogni giorno come un mantra che conviene anche a noi investire: su noi stessi prima di tutto.

Nelle nostre capacità tecniche ed imprenditoriali, che sono sempre un binomio.

Un'azienda che non punta sullo sviluppo e sulla formazione dei suoi uomini, i venditori in prima linea sopratutto, dovrà confrontarsi solo con le dinamiche del prezzo, in cui il più piccolo parte svantaggiato.

Un odontoiatra che non persegue seriamente anche gli aspetti imprenditoriali della sua professione avrà problematiche simili con la diffusione di network odontoiatrici che sul marketing e sulla comunicazione sviluppano precise strategie.

Per vincere o diventi grande o il più bravo dei piccoli, dice una massima che forse ho appena inventato.

In chiusura di post, viene spontanea la battuta: spero che gli azionisti di Dentsply abbiano utilizzato per l’acquisto la vecchia regola:

Se proprio dovete spendere, cercate almeno di non usare i vostri soldi.

Grazie per la lettura e la condivisione di questo post, ne trovi altri interessanti sul sito.

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