Premessa
La tua immagine deve essere coordinata per essere coerente.
Un’immagine coerente presuppone che la sua forma rifletta la tua sostanza.
Quello che noi desideriamo sempre da una persona, da un’azienda, da un amico è avere certezza sul suo comportamento.
Esagerando potremmo affermare:
sulla sua etica personale.
L’incongruenza crea il dubbio e quindi la perdita di fiducia: perché si comporta così? In maniera diversa da come mi aspettavo?
L’immagine che noi proiettiamo ed ancor di più quella che gli altri recepiscono è fondamentale nel creare e mantenere un rapporto duraturo.
È invece una criticità notevole se risulta difforme da come la credo, se mi illudo di proiettare un’immagine si capacità, successo, competenza, amore etc. ed invece il paziente la percepisce vecchia, non curata né attrattiva.
Ho chiesto a Daniela Dana Bonomi, esperta di immagine coordinata, un ausilio per spiegare cosa forma questa benedetta IMMAGINE. Riporto il suo commento:
Tutti abbiamo un’immagine percepita dagli altri, involontaria o gestita, la domanda da porsi per il titolare di uno studio odontoiatrico è:
“Questa immagine mi rispecchia, rispecchia quello che è diventato il mio studio?
Sono adeguato od utilizzo ancora i biglietti da visita che avevo 20 anni fa e i depliant sono fotocopie sempre peggiori di quelli di un tempo?”
Questo tipo di immagine non trasmette verso l’esterno l’immagine di uno studio di valore.
Spesso incontro studi che abbinano un’immagine grafica ed estetica scadente ad investimenti intelligenti ed onerosi in tecnologie e formazione.
Non comunicando la loro vera eccellenza.
Questo concetto è fondamentale:
Il primo passo è sempre dotarsi di un logo che identifichi la realtà dello studio e che la distingua.
Nel mio sito ne trovi alcuni esempi, il logo è il messaggio incisivo iniziale (mix non casuale di grafica, colori, stile, simbolo ecc..) da li segue il coordinamento di tutte le altre declinazioni della tua immagine.
Significa, ad esempio, che se ho un logo verde e viola non troverò all’interno dello studio pareti gialle, altrimenti non v’è sintonia ne richiamo alla immagine.
Dalla targa sul portone, esplicativa/ pulita/ moderna, alla sala accoglienza, tutto deve trasmettere un messaggio, il primo, il più importante:
Sei nel posto giusto, ci curiamo di te!
La sala accoglienza è il tuo biglietto da visita più importante.
(Non sala attesa, dove tu paziente aspetti i miei comodi, bensì sala accoglienza dove io già inizio a curarmi di te).
E’ il primo luogo per comunicare al tuo paziente/ cliente i servizi unici che offri.
Potrai mostrare un video o delle slide realizzate sapientemente, esporre ordinatamente delle brochure ben fatte o delle locandine … l’importante è che il tuo messaggio sia coordinato e ridondante.
Coordinare tutto (anche i colori dei camici) serve a creare un ricordo, che può essere trasmesso a parenti ed amici producendo un passaparola corretto.
Hai mai fatto quel gioco in cui ci si mette tutti in fila, la prima persona dice a bassa voce nell’orecchio del vicino una frase e non può ripeterla, a sua volta lui la ripete nell’orecchio del vicino e così via, alla fine la frase viene detta ad alta voce dall’ultimo della fila e risulta spesso senza senso e completamente travisata?
Ecco l’importanza dell’immagine coordinata: consentire un ricordo e un messaggio chiaro, rispondente alla realtà e facilmente trasmissibile.
Coordinare significa dare ordine coerenza sicurezza continuità ed opportunità.
Concludo io il ragionamento di Daniela con un’affermazione molto diretta: l’immagine di valore non la crea un miocuggino inesperto (come direbbe Elio), bensì uno specialista.
Anche la sola realizzazione di un logo non deve sembrare un puro atto creativo, Daniela ci impegna dei giorni interi: per capire chi è il cliente e che tipo di messaggio deve affermare il logo (sono verde/viola molto evidente perché è uno studio nuovo e sconosciuto? Ho un nome di fantasia o utilizzo il cognome del clinico perché già questo è un brand? Esistono nomi simili nelle vicinanze? È un nome disponibile per il sito o già occupato?)
E questi sono gli elementi più banali, quelli che conosco anch’io.
In questo tempo in cui è sempre più difficile distinguersi ricordati che prima di fidarsi di te, della tua sostanza e capacità clinica, un nuovo paziente ti esamina: iniziando dal web, proseguendo dalla sala accoglienza, fino al welcome pack che accompagna e sublima il preventivo.
(Tutti argomenti svolti anche nel corso Prima Visita).
Vuoi un ottimo consiglio? Visita il sito di Daniela, IdeaDana, e poi chiamala, datti un’immagine che dica al mondo quanto vali!
Gaetano