Ho conosciuto il professor Alberto Di Blasio per il suo invito cortese: tenere una docenza sul marketing in odontoiatria, durante il Master di Estetica Periorale di II° livello che dirige a Parma.
In realtà Alberto è un luminare della ortodonzia -che insegna da anni a Parma- con una casistica di oltre 7.000 casi risolti, è inoltre autore di alcuni libri che sono di testo in varie università e nel suo curriculum sono presenti oltre 90 pubblicazioni. Di ortodonzia se ne intende!
Essendo io il felice genitore di Gaia – giovine adolescente- ho chiesto spudoratamente alcuni consigli al professor Di Blasio, che poi si sono trasformati in questa intervista sull'ortodonzia. Sono domande di un padre, che di certo saranno utili a tutti i genitori.
Buongiorno professor Di Blasio, la prima domanda è semplice:
A che età è meglio fare il primo controllo ortodontico?
In presenza di patologie complesse la prima visita va fatta prestissimo, a volte anche alla nascita. Nei casi “normali” sarebbe bene comunque vedere i bimbi verso i 4-5 anni. Non è frequente dover intervenire così presto, tuttavia il vantaggio di scoprire precocemente eventuali anomalie dentali o della crescita del viso è a volte cruciale. Quando poi non vi dovesse essere motivo per un trattamento così precoce, lo specialista sarà ben lieto di programmare soltanto controlli regolari di crescita.Bisogna partire così presto con l’ortodonzia?
Dipende dal tipo di problematica. Ai miei studenti ricordo spesso una frase di R. Ricketts –un luminare della moderna ortodonzia- che consiglia:Per cui: una visita precoce è sempre consigliabile. A volte diventa la programmazione di una cura futura ma spesso è solo un controllo rassicurante.“Prima esegui la cura e più il viso si adatterà ai tuoi ideali, più tardi lo fai e più sarai tu a doverti adattare ai problemi del viso del tuo paziente”
Possono quindi passare degli anni prima di iniziare la cura?
Certo! In molti casi ci pensa “mamma natura” e quello che poteva sembrare un problema si risolve da se. Tuttavia meglio tenerlo sotto controllo: lo specialista in ortognatodonzia sa bene quali sono i problemi che tendono a risolversi da soli e quali invece possono peggiorare con la crescita. Può quindi spiegare bene ai genitori la situazione reale e fornire loro le indicazioni su come agire in futuro: se e quando fare un ulteriore controllo ortodontico.In cosa consiste il primo controllo?
Nel mio studio - Centro Medico Di Blasio a Parma- la visita consiste nella compilazione di una cartella clinica, alla quale segue un colloquio approfondito per comprendere la storia del paziente ed eventuali trattamenti precedenti, se è un caso complesso inviatomi da un collega. Segue la visita facciale e quella del cavo orale che permettono di capire se esiste qualche problema che vada ulteriormente approfondito tramite esami radiografici. Quando si reputa utile si stabilisce un secondo appuntamento, in cui vengono rilevate le impronte delle arcate dentali, le foto facciali e dentali e le radiografie necessarie (in genere la “panoramica” del cavo orale e la teleradiografia, visione radiologica dell'intero viso). Sulla base di questi dati lo specialista fonda la diagnosi, le previsioni di crescita del viso ed infine redige un piano di cura che viene illustrato al paziente (o ai genitori).Direi che la diagnosi è fondamentale?
La diagnosi è il 90% del mio lavoro. Una diagnosi errata porta anche il medico più attento a non poter risolvere i problemi dei propri pazienti. Una diagnosi corretta offre già da se ampie possibilità di risolvere ottimamente il caso.Domanda maliziosa, ma come faccio a capire se la diagnosi è corretta?
Purtroppo è solo una questione di fiducia, una cura ortodontica dura anni ed i risultati si intravedono e consolidano solo con il tempo. Vi sono però vari modi per capire se la tua fiducia è ben riposta. Primo: scegli sempre di affidare tuo figlio ad uno specialista in ortognatodonzia! Poi informati, chiedi a chi è stato già curato da lui in passato, controlla il suo curriculum professionale e didattico –oggi internet fornisce tantissime notizie in merito- e cerca di capire come opera. Un esempio di metodologia di lavoro è il “codice etico” che ho voluto per il mio centro.L’ortodontista è uno specialista “speciale”?
Si, legalmente ogni odontoiatria può effettuare delle cure ortodontiche, ma solo l’ortodonzia e la chirurgia orale prevedono ulteriori tre anni di specializzazione post laurea. Infatti la materia è troppo complessa per potersi esaurire nel corso di laurea in odontoiatria. Anche nella mia attività universitaria, durante questo percorso di studi, insegno la metodologia di diagnosi e in generale di terapia. Tuttavia il neolaureato non è ancora in grado di gestire concretamente un caso prima di aver ulteriormente approfondito in senso teorico e pratico la materia.Allora è semplice: basta guardare se ha appeso il diploma di specializzazione?
Quasi, perché io parlo di diploma ufficiale –quello universitario- di specializzazione triennale non di attestati di frequenza che purtroppo alcune aziende private concedono con solo pochi giorni di corso. Aggiungerei anche che un professionista, anche se specializzato, non raggiunge la piena maturità clinica prima di 10-15 anni dalla specializzazione proprio a causa della complessità della materia. Infatti le tecniche che occorre conoscere sono molteplici e ognuna richiede alcuni anni di apprendimento. Per esempio non è raro che io utilizzi tecniche differenti all'arcata superiore e inferiore o addirittura in aree diverse della stessa arcata. Questo agire prevede lunghi studi e competenza.Ulteriore domanda maliziosa, ma la tecnica Invisalign non risolve tutto?
Per “tecnica Invisalign” si intende l’utilizzo di mascherine invisibili in sequenza per ottenere movimenti ortodontici progressivi. In ortodonzia ogni tecnica ha pregi e difetti e lo abbiamo già detto, lo specialista deve conoscerli per poterli proporre quando vantaggioso e sconsigliare in caso contrario. Questa tecnica, assieme alla cosiddetta “linguale”, ha il vantaggio di essere molto rispettosa dell’estetica del paziente, ma come tutte le altre va consigliata solo in casi precisi: quando sia adeguata a risolvere completamente il problema per il quale la persona ricorre al medico.ISoluzione facile e semplice, all'apparenza!
Certo, ma come ho letto nel tuo libro:A volte esistono soluzioni ortodontiche semplici per problemi complessi, ma purtroppo questo accade di rado. Anch'io a volte consiglio le “mascherine”, quando non ho particolari difficoltà da risolvere, ma ovviamente molto meno nei i bambini e più spesso negli adulti.Ogni problema complesso ha una risposta semplice. Che spesso è sbagliata.
Ortodonzia anche per adulti?
Si certo, per gli adulti l'ortodonzia è scelta terapeutica che spesso non è motivata da esigenze funzionali ma ha soprattutto ambizioni estetiche. Penso che la motivazione estetica sia assolutamente legittima, anche se spesso il paziente quasi avverte il pudore di richiedere al medico “la bellezza”, come se il medico dovesse risolvere solo “la malattia”. Così non deve essere: se un inestetismo viene vissuto con disagio questo va, quando possibile, assolutamente rimosso per permettere alla persona una piena situazione di benessere psicologico oltre che fisico.Questa affermazione mi piace molto!
Lo immagino, tu come consulente marketing di Poiesis –l’associazione scientifica che riunisce gli odontoiatri che effettuano l’estetica periorale- ed io come direttore dell’unico Master in Italia in estetica periorale, siamo oggettivamente degli innovatori. Nel Centro Medico Di Blasio – che dirigo a Parma- quasi sempre l’ortodonzia per adulti è completata dall'intervento medico-estetico sul viso. Che ovviamente effettua uno specialista apposito, un docente presso il Master universitario. Grazie professore peccato che Parma sia un po’ lontana da Verona ma i consigli che mi hai dato sono preziosi davvero. Grazie a te, fortunatamente tua figlia non ha grandi interventi da effettuare, guarda invece questa foto. A volte gli interventi sono veramente complessi, questo ad esempio è un caso di una paziente inviata da un collega di altra città, come spesso mi capita. La mia casistica, molto densa di casi gravi provenienti da tutta Italia, non è quella di un normale specialista, però devo confessarti che è molto stimolante risolverli. Oggi questa ragazza ha una dentatura funzionale ed un viso armonico, il caso è felicemente risolto. Woow, direi di sì: ha ragioni ottime per essere felice! Grazie ancora per l'intervista Alberto e congratulazioni sincere. Per contattare il professor AlbertoDi Blasio o conoscerlo meglio dai un occhiata nel suo sito - molto professionale- dove spiega un sacco di cose in ortodonzia, da cos'è una malocclusione a cosa fare quando vi è un forte “affollamento” dei denti in tuo figlio. Informazioni chiare e semplici, in cui si vede la vera competenza (io diffido sempre da chi usa paroloni). Altre informazioni sulla mia specialità –il marketing- le trovi invece nei post del mio sito o acquistando il libro:L’ho scritto e pensato per un neofita, però ambizioso, con il desiderio di capire cosa significa davvero la parola marketing e come applicarlo gli possa essere utile.Marketing per iniziare a farlo