Quando si tratta di tagliare i costi il lavoro di un imprenditore è pericolosamente facile.

Assai più complesso è programmare strategie d’investimento.

Specialmente se l’argomento è il TEAM: dimenticando che il primo investimento per qualsiasi imprenditore è creare una squadra forte.

Poi compra lo scanner digitale o fatti il sito web.

Il pregresso

Ho fatto un post su FB che ha suscitato molti commenti. L’ho scritto dopo aver letto per la centesima volta di un ristoratore che non trova personale da assumere.

Il post era semplice e per me sin banale nella sua essenza:

Alla frase “non trovo lavoratori” andrebbe sempre posta la domanda: “quanto li paghi?’”

In realtà le domande sarebbero due:

Quanto li paghi e come li tratti?

Il post l’ho scritto basandomi sull’esperienza dei miei figli: tutti e due hanno lavorato nel settore della ristorazione ed entrambi sono stati ampiamente sfruttati. Che è lezione di vita quando i soldi ti servono per togliersi delle piccole soddisfazioni economiche durante l’università, per loro fortuna, ma è situazione assai grave quando sono il tuo sostentamento.

Ovviamente essendo la maggioranza dei miei lettori operanti nel dentale il post è stato subito mentalmente adattato ad ASO, segretarie, DOM, collaboratori clinici etc., pur essendo nato con altra premessa.

La premessa

L’ovvia premessa è che sempre tra imprenditore e dipendente esistono dei rapporti di forza, che possono indulgere sino allo sfruttamento nel caso l’imprenditore ne abbia molta ed il lavoratore molto poca (pensiamo al fenomeno del caporalato in cui si ricercano persone che sono disposte a subire tutto pur di sopravvivere).

Vince invece il compromesso ove i rapporti di forza siano equilibrati, l’imprenditore offre un lavoro interessante ed il lavoratore sa di avere competenze che meritano di essere pagate perché redditizie.

(NB compromesso è una bella parola significa “promesso insieme” ed è un accordo paritario tra le esigenze ed i desideri di due parti).

Esistono anche situazioni in cui l’imprenditore cerca collaboratori di un alto livello di competenza e non li trova.

Una mia recente consulenza è stata la realizzazione di un sito per un’azienda di progettazione industriale, che non riusciva ad accettare tutti gli incarichi possibili perché non trovava ingegneri meccanici da assumere!

E non era un problema di retribuzione, anzi.

Il team odontoiatrico

Nella tradizionale impostazione dello studio mono professionale, che potremmo anche definire di tipo padronale, il team non esisteva.

Esisteva un medico che per fare il suo lavoro, gestire il suo studio, aveva bisogno di supporti esecutivi, non particolarmente capaci né professionali.

Infatti le ASO imparavano il mestiere ascoltandolo e con l’esperienza, la segretaria spesso neppure esisteva o era compito part time della moglie.

Tutto bene finché il lavoro quotidiano era tanto e la contabilità, la gestione agenda e la cartella clinica erano semplici da gestire.

Oggi non è più così, la complessità è aumentata e anche nello studio odontoiatrico servono competenze specifiche che solo una formazione culturale può offrire.

Non esiste più il turn over diffuso delle ASO, chissene la cambio in un minuto, perché se una ASO brava se ne va i problemi per lo studio ora sono subito evidenti.

Nell’area gestionale e commerciale esiste addirittura il DOM, una figura manageriale, per cui con compiti – costi più elevati, fattore impensabile per il clinico che operava da solo.

Ricordo sempre la differenza tra staff e team: lo staff è al tuo servizio, dipende solo da te; il team è una squadra, in cui ognuno ha il suo ruolo (job description) e relativi obiettivi.

Alcuni suggerimenti

Nelle 36 regole del management (richiedi l’elenco completo) ho inserito anche le 6 sulla gestione del team, ma non ho specificamente parlato in quel contesto della sua retribuzione.

Alcuni consigli qualitativi li elenco in seguito, per i quantitativi possiamo parlarne in privato.

  • Il personale non competente è un freno sempre attivo

Un incapace è un potente ostacolo all’opera degli altri, la rallenta, la indebolisce.

O riesci a cambiarlo dando una formazione adeguata, oppure devi circoscriverlo in un area in cui non possa fare danni o nei casi limite, ahimè eliminarlo.

  • Con chi merita cerca il compromesso

È facile basta non proporre furbate a tuo solo vantaggio, o farle in seguito, e agire in modo onesto da entrambe le parti.

Ok forse non è facile, ma è la scelta redditizia per un rapporto duraturo e di valore.

  • Ricorda sempre che il come tratti le persone è un parametro retributivo

Un dipendente lieto di lavorare per te non ti lascia per guadagnare altrove qualche decina di euro in più, e ti avvisa quando sente che la sua retribuzione non è più corretta. Però di questo dovresti accorgertene prima tu.

  • Se vuoi il meglio devi pagarlo

Il che non è un problema, una brava ASO si ripaga indirettamente facendoti risparmiare tempo e stress, mentre un bravo DOM si ripaga direttamente con i numeri di fatturato extra che produce.

In conclusione

Creare un buon team è alla base del successo di qualsiasi studio.

Un buon team va pagato il giusto, compromesso condiviso, e premiato ove si dimostri eccellente.

Per avere un eccellente team devi creare un’appartenenza di squadra ed un ambiente di lavoro in cui vi sia almeno rispetto. Chi ottiene anche l’affetto ha capito tutto!

La forza di un team, di una squadra impostata per ruoli ed obiettivi, è la base per qualsiasi studio o azienda di successo.

Gaetano

PS

Puoi essere d’accordo con questi concetti applicati da decenni in ogni azienda sana o ritenere che lo studio odontoiatrico sia un’eccezione, ma ti assicuro che non lo è.

Però sono i fatti a dimostrare le teorie: se hai un team solido e competente continua con la tecnica finora usata, che scommetto non è molto differente nella pratica dai concetti espressi in questo post.

Se no chiamami, che è meglio.