Hai chiaro il tuo obiettivo professionale?
C’era una volta un geniaccio, di quelli che li leggi o ascolti e ti domandi: ma come ha fatto a non avere un successo strepitoso?
Freak Antoni è stato autore di aforismi fulminanti come
“la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo”
o di canzoni come quella che da il titolo a questo blog:
perfetta per iniziare a parlare di obiettivo nel marketing in odontoiatria.
L’obiettivo, è il terzo punto della mia minimale trilogia di post dedicata alle basi del marketing in odontoiatria, iniziata discutendo di:
Mezzo (post su “La parabola del Supertele e il marketing in odontoiatria”)
Risorse (post su “Il Valpolicella, Hemingway e il marketing ”)
Per parlare di obiettivo, che è cosa difficilissima da darsi e da perseguire con metodo, ho ricercato un gancio che ci facesse sentire una voce fuori dal coro, vedere in un ottica surreale quella che è una realtà diffusa: la distonia tra quello che siamo e quello che vorremmo essere.
“Sono un ribelle mamma”, la contraddizione brillante tra l’obiettivo esplicito di essere un ribelle, per cui libero dalle convenzioni, e il proclamarlo alla mamma, che è il massimo di un atteggiamento conformista, per giustificare le proprie azioni.
Nella canzone il verso non torno a casa mamma perché devo stare fuori tutta la notte a fare il ribelle, è una geniale trasposizione del “vorrei ma non posso” e della nostra capacità di illuderci su chi siamo e come ci comportiamo veramente: su quali sono i nostri obiettivi.
All’argomento “obiettivo” ed alla sua fondamentale importanza strategica, dedico molte pagine nel mio libro “Marketing per iniziare a farlo”, perché il fine ultimo di ogni strategia di marketing in odontoiatria, che tu possa decidere, è sempre e solo: raggiungere il previsto obiettivo.
Il metodo deve essere rigoroso
Ne abbiamo parlato nei due post precedenti, diamo per acquisito che i mezzi e le risorse ci sono o li troveremo, anche perché i primi passi verso la definizione di un obiettivo sono i più difficili ma i meno costosi: intervengono nel nostro atteggiamento; incidono nel nostro modo di pensare e sapere agire in modo differente.
Troppo conosciuto e troppo disatteso è questo aforisma di Einstein.
Follia è fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati diversi.
Il mercato cambia con sempre maggiore capacità, è sempre più competitivo e se le cose che prima funzionavano oggi sono inefficaci bisogna cambiare, per essere tra i vincenti.
Per cui faccio un affermazione che spero suoni antipatica a pochi e di stimolo a molti odontoiatri-medici-imprenditori:
“se vi è crisi nel tuo studio è problema dell’imprenditore che lo dirige. Tua”.
Consentimi alcune domande volutamente provocatorie:
-
Come imprenditore hai realizzato delle strategie che consentissero a te, medico-odontoiatra, di lavorare meglio e con maggiore guadagno?
-
Proposto iniziative interne al tuo studio per contrastare la possibile concorrenza dei network odontoiatrici?
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Organizzato tattiche per mantenere tutti i clienti storici e ricercarne di nuovi?
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Le tue azioni negli ultimi 12 mesi sono state efficaci ed hanno dato maggior fatturato e redditività allo studio?
(Anche in tempo di Covid-19 bravi imprenditori hanno tenuto il fatturato!)
Se la risposta all’ultima domanda è SI, allora sei bravo, complimenti. O hai sviluppato scientemente le tue competenze di marketing in odontoiatria o hai scelto un buon coach per apprenderle.
Perché il marketing in generale ed il marketing in odontoiatria che interessa a noi, non sono teoria ma: strategia e tecnica per ottenere un valore aggiunto.
Perché fare marketing in odontoiatria significa capire le strategie vincenti, predisporre le tattiche da eseguire e poi metterle in pratica con metodo, per ottenere il risultato previsto.
La frase
“Sono un ribelle mamma”
deve farci sorridere e fare capire quanto troppo spesso ci auto consoliamo con l’illusione che basti volere una cosa perché questa accada.
Che la competitività del mercato possa essere affrontata facendo le stesse cose di ieri, aspettando che passi un qualcosa che invece sta cambiando il nostro futuro.
Non funziona più così, ieri potevi aspettare i clienti, ma oggi l’offerta di odontoiatri sul mercato supera di gran lunga la domanda.
Devi essere tu a fornire ai clienti il motivo per sceglierti.
Devi scegliere un obiettivo che ti renda differente rispetto alla maggior parte della concorrenza.
Quale obiettivo? Questa è la prima difficile decisione che devi prendere, seduto alla scrivania: inizio ad impostare il marketing nel mio studio?
E se sì, come?
Dedica tutto il tempo che serve a parlare con te stesso, o con un bravo coach, per capire quello che è alla base di tutto il marketing dentale che potrai o vorrai fare.
Che obiettivo mi do nella mia professione?
Una volta definito l’obiettivo, per realizzarlo è indispensabile utilizzare un metodo rigoroso, di offro alcuni suggerimenti operativi.
Il primo suggerimento
è sempre: scrivi gli obiettivi che ti vuoi dare, siano professionali o personali. Poi prendi il foglio ed inizia ad eliminarne uno per volta:
finché non resta il Tuo Solo Obiettivo.
quello che è prioritario, strategico, importante per te: insomma quello che cuore e cervello desiderano.
Il solo raggiungere questo ti farebbe felice? Allora non disperdere le tue forze, ma punta alla meta principale.
Il secondo suggerimento è:
cerca di capire quali sono i tuoi punti di forza, i talenti tuoi e del tuo studio, saranno le architravi delle tue azioni.
I punti di forza possono rivestire vari aspetti, alcuni tecnici legati direttamente alla propria professione, altri che consistono in caratteristiche personali.
Ad esempio puoi essere molto bravo nella conservativa estetica o saper creare molta empatia con i clienti.
Tutti abbiamo qualche punto di forza, dobbiamo capire quali sono quelli precipui: su cui fare affidamento.
Come vedi per adesso i costi sono molto bassi, un paio d’ore del tuo tempo o mezza giornata con un coach, per un’analisi più profonda.
Però credimi stai iniziando la parte più difficile: quella decisionale strategica.
Poi certo deve seguire la tattica, ma questo è solo più complesso.
Di strategia ne parleremo con il prossimo post: “Volli, fortissimamente volli, quasi una strategia”.
Grazie per la visita
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[…] Che è fondamentale darsi un obiettivo […]