Parliamo di quella particolare attenzione per ogni sorriso, in tutti i suoi aspetti, a 360 gradi, ricercata all'interno dello studio odontoiatrico, ma che deve essere perseguita anche a domicilio.
Ho chiesto ad una ottima igienista di regalarmi i suoi suggerimenti per avere denti belli e sani, risparmiando soldi dall'odontoiatra.
Parlo della dottoressa Catia Antonelli, laureata in igiene dentale, che collabora con alcuni prestigiosi studi in Brescia, dove inoltre svolge la sua professione anche in autonomia .
È buona regola almeno una volta all’anno sottoporsi ad un controllo odontoiatrico oppure rivolgersi ad un igienista dentale e conseguentemente all’odontoiatra di riferimento.
La personalizzazione degli intervalli dei controlli di igiene professionale è doverosa.

Buongiorno Catia, ci puoi elencare quali sono gli strumenti base per una buona igiene orale?
Gli strumenti base per una efficace igiene orale domiciliare sono lo spazzolino affiancato ad un ausilio per la detersione delle zone interdentali. Aggiungo ancora l’utilizzo di un buon dentifricio, possibilmente remineralizzante e di gusto gradevole. Oggi sul mercato troviamo spazzolini sia manuali che meccanici sempre più perfezionati, tecnologicamente studiati e di altissima qualità. Nella pratica quotidiana è bene farsi suggerire un appropriato tipo di spazzolino dal proprio igienista dentale abilitato, che lo sceglie facendo riferimento non solo alla tipologia di persona (ad es. diverse fasce d’età), ma anche a parametri biometrici del parodonto (spesso, sottile, infiammato, ecc) nonché alla manualità e allo stile di vita di ogni singolo individuo. Gli altri fattori importanti per mantenere una bocca sana e un bel sorriso sono la costanza di ogni giorno, il giusto tempo di spazzolamento e le abitudini alimentari corrette.Quando consigli lo spazzolino elettrico?
Lo spazzolino elettrico ormai è più che dimostrato sia efficace e consigliabile per chiunque perché rimuove la placca batterica in zone difficili con un minimo impegno muscolare da parte di chi lo utilizza. Questo vale sia per lo spazzolino oscillante sia per quello sonico. Lo spazzolino elettrico è un piccolo investimento per chi lo acquista, nel senso che il costo iniziale è certamente superiore a quello di uno manuale e pur suggerendolo spesso, non tutti oggi possono permetterselo, oppure molti acquistano lo spazzolino elettrico ma perdono continuità quando devono rifornirsi di testine nuove. Diviene quindi fondamentale sottolineare come il suo costante utilizzo aiuti a prevenire carie e malattia parodontale in modo scientificamente provato e ad evitare perciò cure odontoiatriche necessarie nel tempo. Soggetti con poca manualità, con una vita frenetica, portatori di impianti e dispositivi ortodontici, soggetti di una determinata fascia di età (vedi adolescenti) e persone molto ben motivate a mantenere sani i loro denti e che vogliono fare qualcosa in più. Questi sono fra i soggetti ai quali suggerire lo spazzolino elettrico.Ci puoi dare qualche consiglio anche sui dentifrici?
Come per lo spazzolino anche per il dentifricio il mio consiglio è di personalizzare la scelta di un prodotto in base alle problematiche cliniche evidenti. A seconda del caso suggerisco le varie possibilità: dentifrici con fluoruro o senza, con idrossiapatite, enzimatico e così via insistendo sulla specificità. In una situazione di salute insisto più sul corretto e costante utilizzo dello spazzolino e lascio che le persone acquistino il dentifricio che più gradiscono. In commercio è disponibile una vastissima gamma di dentifrici altamente formulati per soddisfare ogni esigenza. Evitare certo i più abrasivi e per chi lo ritiene necessario quelli senza parabeni, conservanti, SLs, biossidi ecc.Veniamo al filo interdentale, io non riesco ad usarlo e uso gli scovolini, sbaglio tutto?
Filo interdentale e scovolino sono per me due strumenti complementari, il primo controlla efficacemente la placca cariogena nel punto di contatto dei denti il secondo deterge lo spazio interdentale. La tendenza di tutti è quella di utilizzare lo spazzolino quotidianamente e saltuariamente uno strumento interdentale. Anche per questi strumenti l’importante è la continuità dell’utilizzo, quindi lo strumento deve essere pratico e comodo e solitamente lo concordo basandomi anche sulla dentatura e i suoi spazi.Gli idropulsori sono una soluzione alternativa?
Personalmente scoraggio le persone all’utilizzo dell’idropulsore classico per la probabilità che in presenza di infiammazione gengivale la placca venga spinta nel solco gengivale provocando ulteriori problemi parodontali. So anche che anche in questo campo la tecnologia ha studiato dispositivi molto rispettosi ed efficaci. Ma lo vedremo nel tempo. Certo è che l’idropulsore è facile ad essere utilizzato e la sensazione percepita è di bocca fresca e pulita.E i collutori servono veramente?
Vorrei distinguere i collutori in diverse categorie che hanno differenti, principi attivi come clorexidina, olii essenziali, altri antibatterici, fluoruri ecc. Ogni tipo di collutorio andrebbe consigliato da un professionista del settore e il suo tempo d’utilizzo concordato sulla necessità individuale. Scoraggio l’utilizzo quotidiano e prolungato nel tempo di ogni tipo di collutorio e considero la normale ed equilibrata produzione di saliva molto efficace e insostituibile. Quindi è bene effettuare in ogni persona un’attenta e scrupolosa indagine salivare, a livello quantitativo e qualitativo e ricercare le cause di eventuali anomalie.Grazie Catia, per cui applicando queste tecniche … niente più dentista?
Ciò che ho potuto raccontarvi in queste poche righe è solamente una guida generale da seguire. Nella realtà esistono tanti fattori che rendono insufficienti questi punti fermi, come ad esempio il fumo, le malattie sistemiche, l’ambiente in cui si cresce e tante altre variabili ancora. Solo una piccola percentuale di popolazione va regolarmente dal dentista o dall’igienista e la prevenzione delle malattie del cavo orale nel nostro paese non viene efficacemente concretizzata, quindi c’è ancora tanto tanto da fare.
Ogni quanto è consigliabile effettuare una buona igiene professionale?
È buona regola almeno una volta all’anno sottoporsi ad un controllo odontoiatrico oppure rivolgersi ad un igienista dentale e conseguentemente all’odontoiatra di riferimento.
La personalizzazione degli intervalli dei controlli di igiene professionale è doverosa.
L’ultima domanda te la faccio sottovoce, ma come fanno i low cost a farti spendere così poco per un igiene orale?
Sono convinta che la fase di inizio di un low cost sia spesso un operazione di marketing progettata e preventivata. Proporre la seduta di igiene a costo quasi pari a zero credo sia uno specchietto per attirare clientela. Per questo dico che la prevenzione come necessità e il prendersi cura di ogni persona con una qualità crescente delle prestazioni siano lo zoccolo duro di ogni studio o centro odontoiatrico che usa testa e cuore verso i suoi pazienti.Ciò che per me è più gravemente sottovalutato è il tempo dedicato dagli operatori alla seduta di igiene.Un’ora per l'igiene orale è più che stretta. Parte del tempo deve essere dedicata dialogando e comunicando con il cliente: per motivare, istruire, informare ed insegnare, solo dopo questa fase motivazionale si procede ad effettuare correttamente l’ablazione del tartaro e della placca batterica. Preceduta da una analisi della bocca ed attuata attraverso l'utilizzo di strumenti sia ultrasuonici sia manuali.
Il paziente che si è sottoposto a questo trattamento deve percepire, primo la sua bocca ben pulita e secondo deve essere in grado di mantenerla nel tempo seguendo le indicazioni dello specialista.Spesso non viene fatta attenzione a questo tempo e la seduta di igiene viene proposta in mezz’ora. Insufficiente per fare correttamente un’igiene professionale. Sul costo si potrebbe discutere a lungo. Un buon e semplice consiglio: controlla e accertati sempre che sia un laureato in igiene dentale che si prende cura di te e fidati della sensazione che ti lascia la tua bocca, deve essere di una piacevolezza. Una sensazione che vorrai mantenere e a cui non riuscirai a farne a meno.