Questa è un’arguta storiella inclusa nel volume “Marketing TUcentrico“, il mio secondo libro di marketing.
La morale si evince da se.
C’era una volta qualche tempo fa, un ricco imprenditore milanese che voleva differenziare la sua attività ed entrare nel business del vino, per cui diede l’incarico al suo consulente marketing di trovargli la migliore cantina della Valpolicella, per poterne carpire il segreto.
Una volta individuata, i consulenti marketing se ne intendono sempre di vino, vi si reca, incontra il titolare e gli chiede di poter degustare i suoi vini migliori: Valpolicella, Ripasso e Amarone.
La degustazione risulta eccellente, per cui l’imprenditore con tono angelico chiede “senta, ma lei mi spiega come fa a produrre del vino così straordinario?”.
Il nostro vignaiuolo è bravo e, come tutti quelli veramente bravi, non ha problemi a parlare del suo mestiere, per cui spiega:
“Guardi in realtà è molto semplice.
Lei deve acquistare una bella vigna, in una posizione idonea e con vitigno di riconosciuta qualità, come il Corvina che è alla base del mio Amarone.
Poi deve costruire una buona cantina, anche qui le regole sono semplici, importante è controllare che vi siano all’interno la giusta temperatura e la corretta umidità, vi sono architetti specializzati in questo: il Toni ad esempio è molto bravo.
Il passo successivo è comprare delle buone macchine per lavorare l’uva, meglio le tedesche ma ce ne sono tante anche in Italia, le trova con Google, e soprattutto deve acquistare dei tini veramente ottimi, io li prendo in Francia e preferisco quelli in rovere.
In fine ci aggiunga vent’anni di esperienza enologica e vedrà che il suo vino sarà buono come il mio.”
Ci siamo intesi?
Gaetano