Premessa
Lo ripeto spesso: io sono un uomo azienda, cresciuto a pane e risultati da raggiungere.
Per cui i numeri per me sono basilari, fonte di informazione e componente fondamentale degli obiettivi:
NB Sono queste le caratteristiche che distinguono un obiettivo da uno sogno, deve essere:
- Concreto
- Raggiungibile
- Incentivante
- Tempificato
Però come diceva un tale:
In questo post spiego come sia importante sapere riconoscere i numeri importanti e sia altresì dannoso considerarli un fine e non mezzo.
Due campioni a confronto
Hanno entrambi vinto una coppa del mondo: ergo sono dei campioni, ma quale di più
Era più forte Balotelli o Totti?
Poiché è questione da esperti di calcio, possiamo rispondere quasi tutti 😉
Prevedo che un sondaggio affermerebbe che era più forte Totti, anche per la quota di simpatia umana che pende dalla sua parte.
Però, però….
Chi ha vinto di più Totti o Balotelli?
Non considerando il pareggio del titolo mondiale in comune, i numeri sono clamorosamente dalla parte di Balotelli, con Totti che vanta 1 solo scudetto con la Roma mentre Balotelli ne ha vinti 3 in Italia con l’Inter ed ha vinto 1 scudetto ed 1 Champion in Inghilterra con il Manchester.
Allora il duello lo ha vinto Balotelli o Totti?
Credo che una massiccia maggioranza propenderebbe che nonostante i numeri il maggior talento sportivo sia stato quello che ha vinto meno.
Perché allora i numeri imbrogliano?
Perché non bastano i numeri nel formulare un giudizio ne sono la base, ma non la unica essenza.
La base perché se paragoniamo chi ha vinto un campionato del mondo a giocatori che la nazionale non l’hanno neppure sognato molto probabilmente vedremo precise statistiche sul loro rendimento a giustificare tale fatto.
Non l’essenza perché questa riveste l’importanza del team in cui giochi, le scelte di vita, gli obiettivi che ti poni. Totti era il re di Roma. Credo sia più felice del suo unico scudetto che non dei molti che poteva conquistare con altre casacche. Non penso abbia grandi rimpianti.
Balotelli, non lo so: sicuramente non ha vissuto per il calcio, ma ha usato il suo indiscusso talento per vivere come preferiva. È un uomo molto ricco circondato da donne stupende, nella vita c’è di peggio.
Cosa c’entra tutto questo con i numeri e ancora di più l’odontoiatria?

I numeri in odontoiatria
Parlavo innanzi dell’importanza dei numeri, ebbene questi solitamente sono ignorati dalla gran parte degli imprenditori odontoiatrici.
Tra corsi e consulenze ne ho conosciuti centinaia e raramente hanno dimestichezza con quelli che sono i numeri fondamentali per capire la salute dello studio.
Anzi, spesso proprio non li hanno ne sanno!
In un ideale dashbord, il cruscotto di controllo a disposizione dell’imprenditore per le analisi globali, dovrebbero essere presenti almeno questi dati:
(Diapo presente anche nel modulo mantenimento, corso sulla Prima Visita)
In buona sostanza devi sapere:
- A) Qual è il volume d’affari e poterlo controllare mentre si sviluppa, non solo analizzarlo a consuntivo.
- B) Conoscere chi sviluppa questo volume, quali clinici, e da cosa è composto, quali prestazioni, per indirizzare al meglio iniziative e risorse.
- C) Devi sapere se arrivano nuovi clienti, e cosa li conduce a te, e se sai essere attrattivo, con elevate percentuali di successo e volume sviluppato.
Con questi dati poi fare management, senza fai tentativi o vivi basandoti sull’intuito. Che è una ottima cosa, ma è sempre meglio controllarlo nei numeri reali.
I dati inutilmente utili
Molti studi invece sono bravi a gestire faticosamente dati poco utili.
Lo spiego diffusamente nelle consulenze, vi sono dati utili che in mancanza di quelli precedenti sono assolutamente inutili: ciliegine su una torta che non c’è.
Come ad esempio la percentuale di copertura delle poltrone o il costo orario delle stesse.
Nel 90% dei casi richiedono un sacco di attività per reperirli e servono a quasi nulla.
Concentra il tuo focus sui numeri importanti: Totti ha vinto meno titoli, ma abbiamo dimostrato che non è questo il parametro di giudizio valido per determinare la qualità intrinseca di un giocatore.
Concentrati su chi e cosa fa la vera differenza e mai mi stancherò mai di ripeterlo:
Forma un DOM competente
In conclusione
Nel caso tu sia un odontoiatra titolare di studio i tuoi incarichi sono precisi: fai il clinico e l’imprenditore, il tuo compito è produrre volume d’affari da un lato e prendere decisioni dall’altro.
Prendile basandoti anche sui dati consuntivi o prospettivi, come il negletto portafoglio ordini.
Guarda la luna, il successo del tuo studio è basato sul team e la qualità delle prestazioni cliniche ed extra cliniche offerte, non il dito dei numeri sterili: questa differenza la conosce bene qualsiasi manager preparato.
Al decidere servi tu, per il fare ti serve un manager, la scelta più conveniente è formarne uno interno, dagli formazione.
La si ottiene dai corsi e dal coaching diretto: che esamina il fare attuale, progetta quello futuro ed in breve fornisce le competenze per proseguire in autonomia.
Non scegliere il tuo consulente ad mentula canis, prima di convocarlo guarda il suo curriculum, dopo averlo ascoltato fidati del tuo istinto: ti piacerà lavorare con lui per dare una scossa positiva al tuo studio?
Allora vedrai che i numeri ti daranno ragione, quelli importanti.
Gaetano
PS
Una piccola nota, in realtà usando una specifica tecnica di comunicazione io ho sempre posto domande tendenziose, te ne sei accorto?