Ogni anno in occasione del mio compleanno mi regalo un post in cui prevalgono considerazioni personali e sentimenti.
Quest’anno ho tolto la data dalle informazioni di Facebook, ma gli anni crescono egualmente.
Prefazione
Sono un tipo strano, uomo in età da pensione con ancora la voglia inesausta di nuovi orizzonti.
Nel lavoro e nella vita non ci ho mai provato a vivere del passato, invero di quello non mi accontento mai.
Amo fare cose nuove, nella professione e nella vita privata, salgo su per i monti sudando sotto l’imbragatura o ascolto The Supreme, e i Beatles, per capire il mondo, i suoi luoghi e soprattutto la gente.
Mi piace insegnare senza riserve ai più giovani, non voglio portare con me un sapere senza futuro, finché il cervello ed il cuore restano collegati ci provo ad essere piccolo maestro di una qualche utilità.
Vita
Un tale, persona saggia che non ricordo, ha detto all’incirca che noi non siamo il nostro lavoro, quello lo facciamo solamente. A me pare poter aggiungere che il nostro vero noi siano essenzialmente i sentimenti ed i sorrisi che lasciamo in eredità a chi ci frequenta e ricorda.
Per questo ho amato ed amo il mio lavoro, ma ben più le persone che mi ha fatto incontrare.
Della triade amore successo e potere l’ultimo l’ho scelto quasi mai, il secondo a volte è stato lieta non perseguita scoperta: di certo ho cercato di amare.
Fortunato davvero in questo, sono stato amato molto, più di quanto meritassi e le mani battono liete i tasti dei ricordi, a cui si lascia andare la scrittura del mio mister Hyde, il meno conosciuto, quello che gli amici conoscono come Gaio.
In quello leggere e scrivere poesie che mi fa da sempre compagnia, a raccontare lo scorrere della mia vita, i suoi dolori e le tante felicità.
Chiudo qui
Poiché la tendenza del post vira verso l’eccessiva apertura ai sentimenti, invece che svoltare verso la seconda stella a destra, cammino usuale di Gaio, torno sul sentiero maestro che ci unisce: tu amico che mi leggi in questo vasto social.
Davvero! Fa ridere la lista dei quasi 5.000 amici che mi propone Marc, per uno che non ha mai avuti troppi amici veri, ma qualcuno si soffermerà su questo scritto ed a lui va il ringraziamento per il pensiero che mi ha dedicato.
Gli amici, chi mi vuol bene li aspetto altrove che l’amicizia vera lo sappiamo vive lontano dai like, non è neppure nello scrivere: è nel fare.
Una telefonata, un abbraccio, un bacio o anche una pacca sulla spalla di quelle che però ti guardi negli occhi, questo sarà cuore che si stupisce e regala un battito forte e speciale.
Poi, chi mi vuol bene lo sa, risponderò agli auguri con ritrosia, in fondo sono un po’ rustego, come mio padre.
Ci si capisce con poco
quando il sentimento è sincero.
Buona giornata a te, buona settimana mese vita, vivila e non rincorrerla, specialmente se sei giovane e pensi di avere un sacco di tempo avanti.
Sono giovane ancora anch’io e lo specchio è solo una realtà parziale, perché quella che “si fugge tuttavia” è la vita futura che vorresti vivere con gli occhi colmi d’esperienza e il cuore che invece di quella ne ha mai abbastanza.
Grazie per gli auguri, grazie per avermi voluto bene, grazie a chi mi ha amato ed ama, grazie un sacco se sono tra quelli con cui un po’ di tempo lo passeresti volentieri.
Appuntamento al prossimo anno.
Cerchiamo di non mancare.
Gaetano